Capitolo 15

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Ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive... nei corridoi, così come nelle aule, c'era molta frenesia in attesa che suonasse la campanella; quando la udirono, tutti gli studenti iniziarono ad uscire freneticamente dalle aule e l'istituto fu investito da un'aria di festa:

«tu non festeggi?» chiese Viola;

«lo farò quando vedrò i quadri... tieni» rispose Matteo dandole dei fogli;

«Matte ma queste sono le verifiche di Matematica, Latino e Italiano»

«sì me l'hanno date qualche giorno fa»

«ma sono degli ottimi voti, vedrai che andrà bene!»

«ho paura... paura che abbia ragione mio padre»

«non dirlo neanche! io sono sicura che andrà bene»

«ciao ragazzi! io ed Ele andiamo a casa, ma questa è la nostra estate e dovremmo organizzarla al meglio!» disse Lorenzo;

«hai ragione Lore, faremo grandi cose!» concordò Matteo;

Eleonora si avvicinò all'amica sussurrandole all'orecchio «passi molto tempo con Matteo», Viola diede una gomitata all'amica e le rispose a denti stretti «non è come pensi!».

«Bene noi andiamo» affermò Lorenzo;

«ok Lore ci sentiamo presto» disse Matteo;

«Viola ti chiamo dopo!» si accodò Eleonora;

«vado anch'io» disse Viola un po' rattristata;

«che c'è che non va?» chiese Matteo avvicinandosi alla ragazza;

«niente perché?»

«Violettina, dammi retta: con quella faccia sei incapace di mentire... allora che c'è?».

Viola spiegò a Matteo che da quando Eleonora e Lorenzo si erano messi assieme, lei e l'amica non si vedevano più come prima, non facevano neanche più la strada insieme:

«ci conosciamo sin dalla placenta possiamo dire... mi manca un po', tutto qui!»

«scusa e perché non le dici come ti senti?»

«non è una cosa che mi va di farle pesare, lei con me non l'ha mai fatto»

«io queste cose tipicamente femminili non le capisco... a me Lorenzo non manca!»

«per forza non lo capisci, tu sei uno scimmione dal cervello poco evoluto»

«senti chi parla, suor Viola la regina dei drammi»

«cosa stai facendo?» chiese lei;

«mi allontano prima che tu mi colpisca con qualcosa»

«ma per chi mi ha presa?»

«per una ragazza manesca e assolutamente imprevedibile! ci vediamo oggi pomeriggio dietro al porto per l'allenamento?»

«mi piacerebbe, ma in questi giorni sono un po' incasinata... vediamoci fra due o tre giorni... poi ci mettiamo d'accordo, ti chiamo appena mi libero un po'».

Viola e Matteo tornarono a casa e il ragazzo mangiò un panino alla veloce, poi salì le scale e bussò alla porta della camera di Alessandro:

«che c'è Matte?» chiese il fratello maggiore;

«scusa Ale, è solo che volevo chiederti una cosa molto importante»

«molto importante? addirittura e cosa può essere?».

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