Alle sei in punto Viola tornò a casa:
«ciao Viola hai fatto una buona cavalcata?»
«sì nonna grazie, ora vado a farmi una doccia»
«brava, dopo la doccia mi darai una mano»
«veramente io... devo uscire»
«per andare dove?»
«eh... non te l'ho detto prima?»
«veramente no»
«Angela scusa non trovo le pantofole» interruppe Giovanni.
Viola approfittò dell'intervento tempestivo del nonno e salì di sopra, s'infilò sotto la doccia, poi prese l'accappatoio ed entrò in camera sua cominciando a tirare fuori un sacco di vestiti per poi ributtarli uno dopo l'altro sopra il letto; quindi sedette e incominciò a pensare "è ridicolo, perché dovrei farmi tanti problemi?! perché non riesco a scegliere cosa mettermi?! è solo un'uscita fuori con un nuovo amico" ma questi pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta:
«avanti»
«cucciola sei ancora in accappatoio?»
«eh... sì nonno non so cosa mettermi».
Il nonno entrò nella stanza e sedette sul letto accanto alla nipote:
«io penso che un paio di jeans e questa camicetta bianca possano andare bene per il primo appuntamento»
«ma nonno come hai fatto a...»
«sono stato giovane anche io, fino a prova contraria... e poi cerca di rifilare qualche scusa convincente a quell'impicciona di tua nonna»
«ma nonno!» e Giovanni fece l'occhiolino alla nipote e uscì dalla stanza.
Viola seguì il consiglio del nonno: rimise tutti i vestiti a posto e s'infilò i jeans e la camicetta bianca, vi abbinò una giacca sopra, passò un po' di trucco leggero, prese la borsa e scese di sotto dicendo «ciao a tutti ci vediamo dopo».
L'adolescente chiuse la porta, scese le scale esterne e sedette sul dondolo... dopo pochi minuti fu raggiunta da Alessandro:
«ciao Viola»
«ciao Alessandro»
«guarda che potevi aspettare in casa, avrei citofonato: conosco ancora le buone maniere»
«lo so, solo che le donne non dovrebbero mai avere troppo tempo per guardarsi allo specchio»
«sei bellissima»
«grazie».
Viola e Alessandro scesero in Arma, passarono per via Boselli e tagliarono per via Queirolo, fino ad arrivare in passeggiata; Alessandro le parlò di com'era nata la sua passione per la medicina e di quanto gli piacessero i bambini:
«non so, forse l'aver perso mia madre mi ha spinto ancora di più a scegliere medicina»
«mi dispiace... posso solo immaginare cosa si provi»
«già... ma non mi va di rattristarti: tu invece cosa vuoi fare?» e Viola sorrise;
«questa è una bella domanda... non so cosa farò e forse non lo saprò mai» rispose lei;
«non essere così pessimista, questa è una fase transitoria».
I due giovani arrivarono a Costa Balena, dove si poteva godere di una splendida vista sul mare, sia dalla parte di Arma che da quella di Bussana, e appoggiati entrambi alla ringhiera fissarono le onde che s'infrangevano sugli scogli:
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Nient'Altro che Noi
Roman d'amourIn una tranquilla e soleggiata cittadina della riviera ligure, un gruppo di amici e di amiche, un'unica grande compagnia, vive grandi emozioni: spensieratezza, divertimento, ma anche conflitti e difficoltà, sullo sfondo di tante vicende che si intre...