Capitolo 26

179 27 26
                                    

I ragazzi lasciarono il parco acquatico e ritornarono in albergo quando ormai si erano fatte le sei del pomeriggio; quindi, dopo una doccia, si ritrovarono nella hall e tutti insieme si recarono in un ristorante, in cui ordinarono sia dei primi che dei secondi piatti. Il gruppo raccontò a Roberta e Simone della bellissima giornata passata al parco acquatico; poi fu il momento di deliziarsi con il dolce e, terminata la cena, tutti uscirono dal locale per raggiungere Piazza San Niccolò, dove si sarebbe tenuto il concerto di Max Pezzali.

Quando i ragazzi raggiunsero il luogo dell'evento, la piazza era già gremita di gente e tutti loro riuscirono a prendere posto più o meno in quinta fila; ci fu un po' d'intrattenimento, offerto da un'emittente radiofonica, e i ragazzi chiamarono a casa per far sapere che andava tutto bene.

Finalmente alle ventidue e trenta arrivò Max, che scaldò subito la piazza:

«BUONASERA PIETRA!» esordì il cantante sulle note di "Nord sud ovest est" e fu ricambiato dall'urlo e dal calore di tutti i presenti;

«COME VA RAGAZZI TUTTO BENE?» domandò il cantante alla piazza, che rispose con un corale e fragoroso «BENE!!»;

«NE SONO FELICE... TENETEVELI STRETTI I RICORDI DEI VOSTRI ANNI!» disse il cantante e partì la base de "Gli anni".

«STESSA STORIA STESSO POSTO STESSO BAR... STESSA GENTE CHE VIEN DENTRO CONSUMA POI VA, NON LO SO... CHE FACCIO QUI, ESCO UN PO'... E VEDO I FARI DELL'AUTO CHE MI... GUARDANO E SEMBRANO CHIEDERMI CHI CERCHIAMO NOI ...» e Max rivolse il microfono verso la piazza, che cantò:

«GLI ANNI D'ORO DEL GRANDE REAL, GLI ANNI DI HAPPY DAYS E DI RALPH MALPH... GLI ANNI DELLE IMMENSE COMPAGNIE... GLI ANNI IN MOTORINO SEMPRE IN DUE... GLI ANNI DI CHE BELLI ERANO I FILM... GLI ANNI DEI ROY ROGERS COME JEANS... GLI ANNI DI QUALSIASI COSA FAI, GLI ANNI DEL TRANQUILLO SIAM QUI NOOOOI ...» il gruppo di amici era stretto in un abbraccio collettivo e cantava a gran voce.

«SIETE VERAMENTE TANTI IN QUESTA CALDA SERATA DI AGOSTO ED E' PROPRIO IN SERATE COME QUESTA CHE NOI MASCHIETTI, IL SABATO SERA, FACCIAMO CHILOMETRI CON LA MACCHINA IN CERCA DI UNA DOLCE COMPAGNIA» spiegò Max e partì la base di "Rotta per casa di Dio":

«SI ERA DETTO OTTO E MEZZA PUNTUALI AL BAR, PERO' LO SAPEVAMO GIA'... CHE TRA UNA CAZZATA E L'ALTRA C'E' CISCO CHE, PASSA IN BAGNO UN'ETERNITA'... TUTTI IN MACCHINA LA FESTA E' LONTANA E POI LA' LE TIPE CI ASPETTANO... OH RAGAZZI TRANQUI QUESTA E' UNA BOTTA SICURA, BASTA CHE NON CI PERDIAMO... SOLO VOI RAGAZZI!» esclamò Max e i ragazzi in piazza iniziarono a saltare abbracciati gli uni agli altri e ad alzare le mani al cielo.

«ROTTA PER CASA DI DIO, STIAMO VOLANDO ALLA FESTA... ROTTA PER CASA DI DIO E SIAM GIA' LA' CON LA TESTA... E LE TROVEREMO GIA' SULLA PORTA E POI, CON IL TACCO ALTO E LA GONNA CORTA E NOI, CON IL GROPPO IN GOLA E IL CUORE CHE BATTE, LE FAREMO BALLARE PER TUTTA LA NOTTE».

«E ORA PIETRA, SE CI SPEGONO LE LUCI DELLA PIAZZA E TUTTI VOI PRENDETE I VOSTRI CELLULARI, VORREI VEDERLI ACCESI E RIVOLTI AL CIELO» e partì la base di "Come mai":

«LE NOTTI NON FINISCONO ALL'ALBA NELLA VIA, LE PORTO A CASA INSIEME A ME, NE FACCIO MELODIA E POI MI TROVO A SCRIVERE CHILOMETRI DI LETTERE, SPERANDO DI VEDERTI ANCORA QUI ... ORA VOI!» disse il cantante rivolgendo il microfono al pubblico, che si era preso per mano con le braccia rivolte al cielo, cantando a gran voce;

«INUTILE PARLARNE SAI, NON CAPIRESTI MAI, SEGUIRTI FINO ALL'ALBA E POI VEDERE DOVE VAI, MI SENTO UN PO' BAMBINO MA LO SO CON TE NON FINIRA' IL SOGNO DI SENTIRSI DENTRO A UN FILM... E POI ALL'IMPROVVISO, SEI ARRIVATA TU, NON SO' CHI L'HA DECISO, M'HAI PRESO SEMPRE PIU', UNA QUOTIDIANA GUERRA CON LA RAZIONALITA', MA VA BENE PURCHE' SERVA, PER FARMI USCIRE... COME MAI, MA CHI SARAI, PER FARE QUESTO A ME, NOTTI INTERE AD ASPETTARTI, AD ASPETTARE TE ...» poi, dopo quell'emozionante brano, in Piazza San Niccolò si passò a cantare a gran voce "Hanno ucciso l'uomo ragno" e "Sei un mito".

Nient'Altro che NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora