Eloise - Figlia di una schiava

Capitolo XXV

Per un attimo rimasi senza parole, non sapendo cosa dire. Mi bloccai. Ed ora? Quella sì, che era una scelta difficile. Cosa fai quando ti ritrovi davanti ad un bivio? Non puoi lanciare una monetina ed attendere che la sorte agisca al posto tuo. Bisogna razionalmente analizzare la situazione ed assumersi la responsabilità delle proprie decisioni, con tutte le conseguenze che esse comportano.

Feci saettare lo sguardo su tutti i presenti. Su Françis che mi guardava con attenzione e dispiacere, ancora scosso dalla notizia che gli avevo precedentemente dato; su James che sorrideva soddisfatto, con quel suo solito ghigno dipinto sul viso e per finire su Logan, che era rimasto senza parole, ma voleva, con il suo sorriso, farmi sentire la sua presenza.

Dovevo trovare una soluzione, entrambe le proposte non erano accettabili e inoltre mille domande mi frullavano in testa, attendendo una risposta.

«Eloise è uscita con me, anche se lei scegliesse di rimanere qui, i Royalts capirebbero che io c'entro qualcosa» intervenne Logan, infatti se i miei padroni non mi avessero più trovata a casa il primo ad essere incolpato sarebbe stato sicuramente lui.

«Beh, ti inventarai qualcosa» sbuffò James, infastidito da quel commento come se potesse influenzare la mia decisione. Ogni parola, poteva essere usata a mio vantaggio, cambiando la proposta o aiutandomi a trovare un piano, un'idea migliore. «Non so, puoi sempre dire che tu l'hai riaccompagnata a casa e lei è fuggita.»

«Mi cercheranno per mari e monti, perquisiranno anche la vostra casa» dissi riflettendo bene su ciò che sarebbe successo se io avessi scelto di rimanere.

Ma lui si limitò a sorridere, anche quello non doveva essere un problema. «Devi stare tranquilla, queste sono faccende di cui mi occupo io, personalmente. Adesso sediamoci tutti e riflettiamo insieme sulla mia proposta e sulle possibili conseguenze.»

Lo accontentai, riaccomodandomi sul divano, fra Logan e Françis; di nuovo Ester fu cacciata via e James si pose sulla sua poltrona, doveva appartenere a lui, anche prima si era seduto lì.

«Allora, Eloise» cominciò, prendendo nuovamente la sua pipa. Doveva essere il suo modo di porsi, quello, siccome lo aveva fatto anche prima. «Quando bisogna prendere delle scelte importanti come questa, ci sono diversi modi per farlo. Il primo è l'impulsività, opposto al secondo, la razionalità, se prendi una decisione con impulsività puoi pentirtene per aver seguito solo la prima sensazione; se lo fai con razionalità - e sbagli - puoi pentirtene, certo, ma almeno sarai sicura che la tua scelta è dettata da un lungo ragionamento» in tutti quegli anni io avevo sempre agito con impulsività, essendo una persona di natura impulsiva. Ma in quel caso, era davvero con impulsività che avrei dovuto agire? «E poi, c'è il metodo del caso e il metodo testa-cuore. Il primo è basato tutto su ciò che il destino ha in serbo per noi, non c'è nulla di razionale o di deciso, è tutto dettato dalla fortuna o dalla sfortuna. È come il gioco della monetina, la lanci in aria e aspetti che esca testa oppure croce» questo è il metodo che mai avrei utilizzato, il più stupido ed inutile a parer mio «Per concludere, puoi scegliere se seguire la mente oppure il cuore, il cosiddetto metodo testa-cuore. Noi vampiri seguiamo la mente, se dobbiamo utilizzare questo metodo, ma solitamente agiamo solo con impulsività» una volta concluso il suo discorso, appoggiò la schiena allo schienale della poltrona e sorrise soddisfatto, ancora. Doveva essergli piaciuto ciò che lui stesso aveva detto, io invece ero più confusa di prima.

Da un lato, Françis mi teneva la mano, dall'altro, invece, Logan faceva lo stesso. Quanto avrei voluto che ci fosse Luke al suo posto, anche se probabilmente sarei stata ancora più confusa, ma avrei tanto avuto bisogno di lui. Quando si trattava di questioni così importanti, era l'unico a darmi il supporto necessario per prendere una decisione.