«Non è tornata nemmeno oggi, mio signore, mi dispiace» disse Detlef, rivolgendosi a Luke che sbattè nuovamente i pugni sul tavolo di legno. Erano passate due settimane dalla scomparsa di Eloise, ma lui non aveva ancora perso le speranze, credeva che prima o poi la sua schiavetta personale sarebbe tornata a casa. E allora sì, che avrebbe potuto punirla a modo suo, facendola arrossire con mille baci su tutto il corpo. Aveva costretto Detlef a rimanere tutto il giorno davanti al cancello della Villa, per accertarsi che lei davvero non passasse mai di lì. Non poteva ancora crederci.
Aveva interrogato Logan, era andato a casa sua per scoprire dove il vampiro moro la nascondeva, ma lei non c'era. E lui diceva di averla riportata a casa. Eppure, Luke non riusciva davvero a credere a tutta quella storia.
Il vampiro biondo si abbandonò sul divano, passandosi una mano fra i capelli. Eloise, alla fine, era riuscita a scappare e lui non se lo sarebbe mai perdonato. Non avrebbe mai accettato di aver lasciato andare per davvero l'unica ragazza alla quale fosse mai stato interessato. Con quell'insulsa umana dai capelli castani era stato tutto diverso. Quando la baciava, anche lui provava mille brividi che lo mandavano in estasi; quando facevano l'amore, non si trattava solo di piacere, era tutto un gioco di sguardi e mani intrecciate e corpi dentro corpi e respiri fusi tra di loro; quando stava in sua compagnia, tutto il resto del mondo cessava di esistere e di una cosa era certo: per quella ragazza, avrebbe dato la sua stessa vita.
«Tesoro, non hai una bella cera!» esordì Agatha avvicinandosi al figlio con sguardo fiero «Da quanto non bevi?».
«Non ho fame, mamma» non capiva perché sua madre fosse così assillante. A dire il vero, lui, non l'aveva mai tollerata, ma da quando aveva detto di non volersi impegnare nelle ricerche di Eloise, Luke aveva proprio cominciato ad odiarla. Beh, se dobbiamo dirla tutta, Agatha Royalts non è mai stata una madre esemplare. Ma adesso lui avrebbe soltanto voluto il suo aiuto, ma come al solito lei non capiva. Più che dispiaciuta, sembrava sollevata. Lui era preoccupato.
«Io davvero non capisco» disse ad un tratto, facendo accigliare lo sguardo di suo figlio «Stai per sposarti, mancano pochi mesi e Odette è la fidanzata che tutti desiderano. Non ti manca nulla, eppure sei sempre l'eterno infelice» se non avesse riavuto quella ragazza, sarebbe davvero stato infelice per l'eternità «Perché ti prendi così tanta pena per un'inutile...» non dirlo, mamma, non dirlo pensò il ragazzo «...schiava» concluse lei disgustata. Era da un po' che il biondo aveva cominciato a trattare gli schiavi in maniera diversa, con un certo riguardo. Ma non sua madre. Lei non sapeva nemmeno cosa fosse, un cuore, probabilmente. E così aveva educato anche suo figlio, solo che lui era stato abbastanza maturo da agire di testa propria e da costruirsi una sua identità.
«Sai, madre, preferisco che tu non capisca, che rimanga sempre nell'ignoranza» affermò alzandosi e abbandonando la stanza.
Ma Agatha aveva già capito, le era bastato davvero poco per intuire cosa frullasse nella mente - e nel cuore, se ne possedeva davvero uno - di suo figlio. Agatha non era stupida, oh, no, non lo era affatto.
Per Luke era meglio stare lontano dalla principale fonte del suo dispiacere: sua madre. Ed era certo che lei c'entrasse qualcosa, con la scomparsa di Eloise, chissà perché ma sospettava della stessa persona che lo aveva messo al mondo.
Ma Agatha doveva tremare, quando un vampiro è risoluto non si arrende. E Luke aveva deciso che l'avrebbe trovata, a costo di spostare le montagne e risucchiare l'acqua da tutti i mari.
•••
Due settimane. Erano passate due settimane eppure le mie condizioni presso Villa Brown non erano cambiate affatto. Gli altri schiavi della casa, i maggiordomi, gli chef e più in generale, tutti i dipendenti, che fossero retribuiti oppure no, continuavano a guardarmi con sufficienza, dimostrando nei miei confronti un forte senso di superiorità.
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Eloise - Figlia di una schiava
VampireQuando sei una schiava, nulla è facile. Gestire la tua vita diventa tremendamente complicato, soprattutto quando ti ritrovi a dover prestare i tuoi servigi ad una razza che si ritiene altamente superiore e che, in quanto a forza e potenza, lo è davv...