Prologo

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Non sono mai stata omofoba. Gli omosessuali mi sono sempre sembrate persone normalissime. Anche se, all'inizio, era strano per me vedere gay o lesbiche in giro per strada. Ma di certo non mi davano fastidio.
Quando ero alle elementari guardavo spesso le bambine, i bambini non mi interessavano. Magari dicevo 'si, è carino', ma finiva lì. Invece le bambine mi piacevano proprio: i loro occhi, i loro sorrisi, il loro modo di abbracciare, così diverso da quello dei bambini. Ovviamente non pensavo 'oh, ma guarda, forse sono lesbica'. No, certo che no. Quasi non ne conoscevo il significato. A volte pensavo che forse non ero normale, dato che tutte le bambine parlavano di quanto erano belli certi bambini e di quante cotte avevano per loro. A me invece non interessavano, o almeno non particolarmente. Avevo anche molta difficoltà a interagire con loro. Non riuscivo a parlare, mi bloccavo, non mi fidavo. Semplicemente li evitavo.
Forse anche all'asilo mi comportavo in questo modo, ma purtroppo non ho ricordi di quel periodo della mia infanzia sufficienti per rispondere a questa mia domanda.
Anche alle medie e alle superiori provavo più attrazione verso le ragazze rispetto che ai ragazzi, nonostante mi sia innamorata più volte di persone del mio sesso opposto. Neanche a quest'età avevo mai pensato di essere bisex o lesbica. Pensavo che fosse una cosa normale, che poteva capitare a tutti. Ma forse, semplicemente non volevo ammetterlo a me stessa.
Le ragazze le ho sempre ammirate da lontano, non mi sono mai innamorata di una loro. O almeno, pensavo. Forse, invece, è successo.

Mi chiamo Tessa, ho quasi 17 anni.
Sono alta un metro e un tappo (metaforicamente), magra, ho i capelli castani scuri e ricci e occhi marrone cioccolato.
Frequento la quarta superiore.
Adoro leggere. I libri sono il mio rifugio. Passerei ogni singola ora della giornata con il naso tra i libri.
Quando ero piccola, ho fatto otto anni di pattinaggio artistico. Ora gioco a tennis, una delle mie valvole di sfogo.
Non ho migliori amici. Due anni fa, quella che chiamavo 'migliore amica' mi ha distrutto. Da allora non ci credo più. Ho un'amica che amo più della mia stessa vita, Helen. Ennie per gli amici. Ma non è la mia migliore amica.
Di amici maschi non ne ho mai avuti. Come già detto, li evito tutti. Tranne uno, un ragazzo di due anni più piccolo che avevo conosciuto in vacanza quando avevo tre anni. Da quell'anno passiamo sempre le vacanze insieme, ma non lo considero più di tanto un amico: a lui non confido i miei segreti, parliamo del più e del meno, ma nulla di più.
I miei genitori litigano perennemente, stare in quella casa è un inferno per la maggior parte del tempo. Per fortuna ho i miei libri.
Al momento sono innamorata di uno stronzo. Che novità, eh?

Sta per cambiare tutto nella mia vita. Mi si sta per aprire un mondo nuovo, un mondo che forse mi farà capire meglio me stessa e il mio comportamento.
E, per la prima volta, voglio viverlo davvero.

L'amore che cercavo ➳ lesbianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora