Capitolo VI.

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Le ore in ospedale sembravano interminabili per tutti.

-Stella mia figlia doveva stare a casa tus com'è possibile che ora si trovi in ospedale sotto i ferri e tu non ne sopevi niente?
-Io...io ehm
-Io cosa?-chiese sempre più agitato.
-È stata colpa mia!
-In che senso è stata colpa tua?
E lo sguardo di Antonio Conte si fece sempre più glaciale e arrabbiato.
-È che abbiamo litigato, e lei è andata via correndo.
-Prega che mia figlia si risvegli altrimenti sei finto.
In quella stanza calò il silenzio, c'era chi piangeva, chi pregava, chi andava avanti e indietro, insomma non si respirava una aria felice.

"Amore mio ti prego svegliati, mi dispiace"pensò tra se e se Àlvaro....ma i suoi pensieri furono interrotti dal medico che usciii da un a porta bianca.

-Dottore cosa succede?
-bhe signore, è stata dura le ferite erano gravi e c'era anche un alto tasso alcolico nella ragazza, ma siamo riusciti a salvarla.
-Grazie a Dio.

Tutti sembrarono sollevati.

-Posso vederla?
-Bhe...
-No, tu non vedrai mai più mia figlia.
-Antonio andiamo.
-No Leonardo è colpa sua, non dovrai avvicinarsi mai più.
-Non può farlo.
-Io dico di si Àlvaro, dottore posso entrare?
-Si certo però, è in coma farmacologico quindi non è ancora fuori pericolo, può entrare una persona alla volta.
-Va bene, possono entrare tutti tranne quel ragazzo-disse indicando Àlvaro.
-Va bene!
-Dai Àlvaro andiamo a fare colazione ormai sono le 7 del mattino.
-No Leo, io resto qui.
-Àlvaro non c'è nulla che tu possa fare ormai, bisogna solo aspettare, e noi abbiamo delle partite da giocare.
-Non mi interessa!
-Ma ad Ari si, lei ama questa squadra è la sua vita e una volta svegliata non ti perdonerà se scoprirà che l'hai trascurata.
-È vero Àlvaro-intervenne Stella, lei vive in simbiosi con la Juve quindi gioca per lei, vinci per lei.
-Va.....va bene...ok lo farò

Alvarò continuava ad allenarsi, le settimane passavano ma Ari non sembrava volesse svegliarsi.
Era giunta anche la madre di Ari a Torino preoccupatissima per la sua bambina.

-Fer non posso aspettare devo trovare il modo di entrare in quella stanza, per favore aiutami.
-Sarà difficile ma la moglie di Antonio deve partorire, possiamo approfittare di quel momento per cercare di farti entrare.
-Grazie amico mio!
-Tranquillo ok, Ari ce la farà è una ragazza forte!
-Lo so e io sono stato un idiota, dovevo darti ascolto.
-Ora questo non importa è il passato, andiamo a pranzare e poi in ospedale, il cesario della signora Conte è alle 15.
-Va bien, vamos

Alle 15 Àlvaro e Fernando erano pronti per entrare in azione, videro Conte che si avviava al reparto maternità con la madre di Ari, in sala d'attesa c'erano, Martina Bonucci, Stella, Hanna, Marco e Stefano.
-Che ci fai qui Àlvaro?
-Marty deve entrare.
-Sei impazzito Fer? Se Antonio lo scopre, è finito.
-Lo so ma ci penserò io a distrarlo.
-Neanche io permetterò che entri.
-Ma Hanna.
-No Stella ok? È colpa sua.
-Lo so però magari ascoltando la sua voce si riprende.
-Ho i miei dubbi ma va bene va!

Àlvaro entrò nella stanza da cui si sentiva l'inno della Juventus, sorrise al pensiero del goal che le aveva dedicato, al primo appuntamento che ebbero, alla loro prima notte d'amore, Àlvaro sentiva ancora l'odore del suo profumo preferito, il suono della sua risata, la sua innocua pazzia, la meravigliosa persona che era!
Una lacrima rigò il suo viso alla sola idea che avrebbe non potuto vedere mai più il suo bellissimo sorriso.
Le afferrò la mano e le disse di tornare da lui, non poteva andarsene cosi, ora, era troppo presto e lei aveva tutta la vita davanti.
-Hey non pensarci eh, n n non puoi a-a-and-andare via ok? Non scamperai l'esame di stato così ok?
-Àl dobbiamo andare via, Conte sta tornando.
-Arrivò-rispose posando un bacio sulle labbra della ragazza.
..........
Simili a degli eroi abbiamo il cuore a strisce.....la canzone continuava a rimbombare nella stanza nella quale era Arianna con al fianco suo padre e sua madre.
-J Juve storia di un grande amore...
-Antonio è Ari.
-Tesoro ehi-disse accarezzando il viso della figlia.
-Vado a chiamare il medico.
-Va bene Mariana.
Il dottore rientrò in camera e fece i controlli di routine del caso.
-Arianna ricordi cos'è successo?
-Si ero appena uscita da un bar e un auto mi ha investita. -Esatto, dovremmo fare degli altri controlli ed esami e portrai tornare a casa, ora ti faccio portare qualcosa da mangiare.
-Grazie dottore.
-Tesoro ho una sorpresa per te.
-Cosa???
-È nato il tuo fratellino Àlonso e tua madre è venuta dall'Argentina qui per te.
-My amore.
-Mamy!
-Troppe belle notizie in una volta sola, come stanno Alonso ed Ely, benissimo tesoro, Fuori ci sono i tuoi amici vuoi vederli?
-Si falli entrare.
-Ariii
-Ragazzi urlo Ari abbracciando tutti.
-Noi andiamo fuori tesoro.
-Va bene papà.
-Allora come stai?
-Bene Stella!
-Senti dobbiamo dirti una cosa che è successa tra Àlvaro e tuo padre.
I ragazzi le raccontarono tutto.

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