Capitolo 1

780 36 0
                                    

Scendo dalla macchina e, alzando lo sguardo, guardo quell'edificio davanti a me. Il posto in cui sicuramente avrei sentito la mancanza dei miei amici e della mia famiglia.
"Ci vediamo a Natale" mi dice mamma prendendomi il viso tra le mani. Le sorrido e l'abbraccio sussurrandole
"Portami con te" mi sorride e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Chiedi alla segreteria quale è la tua stanza" mi dice infine, annuisco e la saluto un'ultima volta.
Prendo la valigia ed entro.
"Salve il mio nome è Selena Gomez, mi potrebbe dire quale è la mia stanza per favore?"
"Certo... Ehm... Ah sì Gomez... Stanza 467, seguimi prego" si alza dalla sua postazione e mi accompagna alla stanza.
"Ci sono delle regole da rispettare in questa scuola... Regola numero 1 GLI ORARI... Il che vuol dire che alle 7.30 si fa colazione, 10.30 merenda, 12.30 pranzo, 19.30 cena, il lato positivo è che il pomeriggio puoi scendere in cucina e alle 22.30 a dormire.
Regola n 2 GIARDINO vuol dire che in giardino ci puoi andare all'ora della merenda, dopo pranzo, dopo cena e il pomeriggio solo dalle 16.00 alle 17.00. Queste sono le regole basilari"
Alzo gli occhi al cielo ed entro in stanza.
"Le lezioni inizieranno domani, spero che tu abbia un abito da sera, perché stasera ci sarà una festa per iniziare l'anno, la tua coinquilina dovrebbe arrivare per le 18.00 in ogni caso la vedrai domani, buona giornata"
Chiudo la porta della stanza e inizio a disfare la valigia. Più tardi esco dalla camera e faccio un giro in giardino.
"Ehi sei nuova?" Mi chiede un ragazzo da dietro.
"Si, si può dire che sono appena arrivata"
"Come ti chiami?"
"Selena, tu?"
"Louis, per te Lou" sorrido
"Che stanza sei?"
"La 467"
"Vieni con me ti faccio fare un giro per la scuola" mentre camminiamo per il corridoio iniziamo a conoscerci meglio, a scherzare e a raccontarci i motivi per cui siamo qui.
"I mei sono divorziati, mia nonna ha pensato che la mia situazione fosse delicata e che fosse meglio mandarmi al college quindi eccomi qui" dice lui
"Anche io sono qui per lo stesso motivo, solo che mia nonna non c'entra niente" sorride e mette un braccio sulla mia spalla.
"Mi rendo conto che sono più bassa di te ma potresti levare il tuo braccio?" Mi sorride e lo leva.
"Ehi bro!" Dice Louis salutando un suo amico.
"Ciao come va? Eh questa chi è?"
"Selena, stanza 467" dice Louis.
"Piacere sono Liam, Zayn?"
"Non risponde"
"Chi è Zayn?" Chiedo
"Vuoi veramente sapere chi è Zayn? Ahaha sei troppo dolce e innocente per sapere chi è" mostro un'espressione confusa ma me ne faccio una ragione.
"Perché non vai a prepararti per la festa? Sono le 6.00! La festa è alle 7.00." Mi dice Louis.
"Allora vado, ci vediamo dopo" dico andandomene.
Entro in stanza e vedo una valigia sull'altro letto , evidentemente è arrivata la nuova coinquilina, ma in stanza non c'è quindi la vedrò domani.
Prendo un vestito bianco corto senza spalline e metto i tacchi neri, prendo una giacca non troppo pesante nera e scendo in giardino. Mi ritrovo subito con Louis e Liam.
"Wow sei bellissima!" Sorrido e ringrazio.
"Caspita è meglio che non ti fai vedere da Zayn, ti massacrerebbe" rabbrividisco a quelle parole. Volevo avere una spiegazione ma Louis mi prende per la vita iniziando a ballare.
"Vado a prendere un bicchiere di ponch" dico a Louis.
Mentre prendo un bicchiere, si avvicina un ragazzo a me.
"E tu chi sei?"
"Selena"
"Sei nuova?" Annuisco "per essere nuova stai già con Tomlinson"
"No guarda che non sto insieme a lui"
"Meglio così, sei molto attraente con questo vestito, e non vorrei fare un torto al mio amico" dice avvicinandosi sempre di più a me.
"Balliamo" comanda
"Anche no" mi sorride e mi prende per la vita portandomi in pista.
Con le sue labbra rosee e carnose di avvicina al mio collo iniziando a baciarlo dolcemente. Provo piacere nel suo gesto tanto che dimentico dove mi trovo e cosa sto facendo. Con i suoi tocchi riesce a spingermi contro il muro. Una volta riuscito mi accarezza il viso con la mano mentre con l'altra cerca di alzarmi il vestito. Mi avvicina sempre di più a lui e quando sta per baciarmi la preside parla al microfono.
"Peccato sarà per la prossima volta piccola" divento nervosa alle sue parole ma allo stesso tempo sono felice. Non mi sono mai sentita così.. Così... Così.
Quando finisce la festa entro in camera, metto il pigiama e mi addormento.

Stanza 467Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora