Stanza 467

Capitolo 8

POV's Zayn
Louis viene da me correndo dicendomi che dobbiamo parlare.
"Ora Lou non posso prima della festa me ne parli"
Vado da Caroline in stanza e passo quel che resta del pomeriggio con lei.
Prima della festa, come promesso, mi sono incontrato con Louis.
"Che è successo Lou?"
"Selena vuole tornare in città"
"Fa bene. Deve è meglio per lei, per me è per tutti"
"Ma sei impazzito? Speravo in te. Credevo che non l'avresti lasciata andare"
"No Tommo è meglio che lei se ne vada. A me dispiace ma qualsiasi cosa prova a dirle non mi ascolta quindi perché impedirglielo. Prova a convincerla tu"
"No ti prego Zayn! Pensavo corressi da lei"
"Ti sbagliavi" vado in posta e iniziò a ballare quando vedo Selena con un vestito attillato bianco, che le fa risaltare tutte le sue curve.
"Ehi"
"Oddio che dici di scollarti?"
"Selena non trattarmi così. Non sai di che sono capace"
"Dimostramelo"
"È meglio di no"
"Sei capace vedo"
"Selena non provocarmi"
"Altrimenti?"
"Lo sai" quando si gira per andarsene la rigiro verso di me.
"È vero che vuoi andartene?"
"E tu che ne sai?"
"Non ha importanza, vuoi davvero andartene?"
"Si"
"Perché?"
"Perché è meglio per tutti. Le uniche due persone a cui mancherei sono Charlotte e Louis."
"E io? Chi ti ha detto che non mi mancheresti?"
"Per quello che mi hai detto oggi"
"Mi dispiace non volevo dirlo. Non pensò davvero quelle cose. Te le ho dette perché pensavo fosse meglio che tu stessi lontana da me. Siamo diversi"
"Perché non puoi fare uno sforzo? E darmi una chance."
"Tipo come?"
"Proviamo a frequentarci."
"No è escluso. Non possiamo stare insieme"
"Quindi non ti interesso. Questa conversazione sta diventando sempre più ridicola"
"Non ho detto questo. Non possiamo stare insieme per validi motivi"
"Tipo?"
"Non te li posso dire. È meglio che tu non lo sappia"
"Quindi vuoi che io me ne vada?"
"Cosa devo fare per far sì che tu rimanga?"
"Stare con me. E darmi la prova che ti interesso"
"Tu non mi interessi" dico avvicinandomi di più a lei, stringendole la vita "tu mi fai impazzire" dico mordendomi il labbro.
Si tira i capelli indietro e dice "dimostramelo"
"Devo davvero?"
"Si, se ci tieni a me"
"Non qui." Dico prendendole la mano "andiamo fuori" camminiamo fino alla porta per uscire in giardino.
"Hai freddo?" Le chiedo mettendole la mia giacca sulle spalle.
"Grazie" le accarezzò il viso mentre lei sorride e chiude gli occhi. Le prendo il viso con tutte e due le mani e mi avvicino sempre di più a lei, lasciandole un dolce bacio sulle labbra. Spostò la mano sul suo fianco e l'avvicino di più a me. Chiedo accesso con la lingua e acconsente. Passo ai baci sul collo provocandole un altro succhiotto.
"Ora sei mia" le sussurrò all'orecchio. Le mordo il labbro inferiore e la baciò nuovamente.
"Torniamo a ballare?" Dico staccandomi. Annuisce.
"Vuoi da bere?"
"No ti prego. Poi finisce come l'ultima volta"
"No questa volta ci sono io." Mi sorride e prendiamo un drink per poi buttarci in pista.
Ballo con lei fino a quando non vedo Nick che mi guarda, allora a quel punto mi stacco.
"Rimani dietro di me"
"Ehi Malik, stai di nuovo con lei. Strano. Immaginavo lo avresti fatto. Hai paura di quello che potrei farle?" Mi dice lui mentre Sel mi stringe il braccio.
Per rassicurarla le tengo stretta la mano e rispondo a Nick
"Lasciaci stare. Vuoi davvero rovinare questa serata?" Si mette a ridere e mi dà un pugno.
"La risposta è sì" mi dà un calcio negli stinchi e se ne va.
"Zayn, Zayn alzati, ti porto in infermeria" mi circonda i fianchi reggendomi per portarmi in infermeria.
"Non voglio andare in infermeria, andiamo in camera, tua non mia"
"Suona così strano dirlo" mi dice,sorrido.
Entriamo in stanza e mi fa sedere sul suo letto. Va in bagno e prende un asciugamano bagnandolo.
Lo poggia lentamente sul naso e sulla bocca, facendo attenzione a non farmi male.
"Questa volta sono io a ringraziarti"
Mi sorride
"Ti fa ancora male?"
"Un po"
"Sei sicuro di non voler andare in infermeria?"
"Sicurissimo"
"Tieni un momento" dice dandomi l'asciugamano. Si alza e si leva le scarpe e sorrido.
"Che hai da ridere? Se è per le scarpe, mi facevano male" continui a sorridere. Si risiede e mi riasciuga la faccia.
La fermo "che c'è?" Mi chiede "perché sei così gentile con me?" Sorride.
Le accarezzò il viso e le sposto i capelli dietro l'orecchio. Le strappo un bacio lungo che mi porta a rimanere con lei.
"Che stai facendo?"
"Rimango qui"
"Ma c'è Betty"
"E allora? Non voglio tornare nella mia stanza"
"Potevi pensarci prima" mi dice abbassando la testa.
"Facciamo così. Domani è venerdì. Domani ti svegli presto e andiamo in città. E rimaniamo fino a domenica. Ci stai?" Mi sorride e annuisce.
Mi alzo dal letto ed esco dalla stanza.
"Ci vediamo domani, piccola"
"A domani" cammino per il corridoio ancora dolorante e raggiungo la mia stanza. Metto il pigiama e mi addormento.