Capitolo 34

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Now Dance With Me
Capitolo 33
E, mio Dio, dicembre è decisamente il mese che preferisco in assoluto.
Quando apro la porta di casa la sera del 24 dicembre le lacrime mi cadono calde sulle guance.

Mia madre mi viene ad abbracciare stretta, mio padre la segue a ruota e, una volta staccata da loro vedo mia sorella sullo stipite della porte della cucina.

-Alex!- Urlo lasciando le valigie e correndole incontro.
-Grace, Dio, mi sei mancata tantissimo-

***

-Davvero mamma, ti ringrazio, non ho fame, ho ancora il fuso orario nella testa, voglio salutare Lottie inoltre è il compleanno di Louis, per piacere, staremo insieme fino al 6 gennaio, non scappo- Sbuffa contrariata.
-Dormi da loro?-
Batto le mani saltellando -Forse, ti amo, ci vediamo domani-

Infilo velocemente il giubbotto per poi uscire e iniziare a correre verso casa Tomlinson, suono il campanello e quando la testa bionda della mia migliore amica inizia ad intravedersi attraverso la porta corro dentro ad abbracciarla.

-Oh mio Dio sei qui!- Urla stringendomi a se -Dormi qui vero? Dormi qui?-
-Si ovvio-
-Mi sei mancata- Piagnucola -Devi raccontarmi com'è la grande mela-
-Ci sei già stata Lots- Ridacchio.
-Ma tu ci abiti, porco cazzo, deve essere meraviglioso- Vaneggia.
-Abbastanza- Alzo gli occhi al cielo.
-Louis è nella sua stanza- Alza due volte le sopracciglia velocemente, arricciando le labbra.
-Finiscila, suvvia- Intimo andando verso le scale, mentre la sento urlare "Usate le precauzioni".

Apro la porta in legno di soppiatto.
È steso a pancia in giù sul materasso, con le cuffie nelle orecchie, gli occhi chiusi e la bocca leggermente spalancata.
Mi avvicino lentamente e gli lascio un bacio tra i capelli, togliendogli poi gli auricolari.

-Buon compleanno, amore- Sussurro.

Rilascia un lamento, rigirandosi.

Apre gli occhi, aprendolo e richiudendoli un paio di volte per mettermi a fuoco.
Non riesco a reprimere un sorriso quando apre la bocca e le pupille gli si dilatano.

-Ehi- Sorrido.

Mi tira addosso a se, stringendomi, stampandomi baci bagnati in tutto il viso.

-Non sei un sogno? Ti prego dimmi che non sto sognando- Piagnucola guardandomi negli occhi.
-No, Lou, è il 24, sono tornata a casa- Strofino il viso contro il suo petto, adorando sentirlo così vicino.

Mi avvicino alla mia borsa, tirando fuori la piccola bustina e porgendogliela nella mano.

Aggrotta le sopracciglia -Cos'è?-
-Per il tuo compleanno, e anche Natale- Sorrido -Apri-
-Non dovevi, il tuo ritorno è già un regalo- Mi posa un bacio sul naso.
-Aprila e basta-

Louis' Pov.

-Aprila e basta- Sorride.

Faccio come dice, iniziando a scartare la piccola bustina.
All'interno c'è una scatola nera, sembra di gioielleria ma non c'è nessun logo, apro anche questa e al suo interno trovo una piccola lettera bianca.
Guardo Grace, aggrottando le sopracciglia.

Fa un segno col capo, intimandomi di leggerla.

"Vieni a New York con me"

Sgrano gli occhi.

-Ne ho parlato con tua madre e con la scuola, io posso dormire fuori dal dormitorio e se non vuoi vivere nella casa dei tuoi genitori possiamo prendere un appartamento nostro- Inizia a parlare a raffica.
-Non verrò con te- Mormoro.
-Poi troverei un lavoro e- Si blocca di colpo -Che cosa?-
-Non verrò a vivere a New York con te, Grace, non puoi chiedermi di farlo, di lasciare tutto, sarò qui ad aspettarti, ti verrò a trovare, ma non puoi chiedermi una cosa del genere, non mi trasferirò dall'altra parte del mondo, tu li hai la scuola, i tuoi nuovi amici, un futuro, io queste cose le ho qui- Le spiego, con lo sguardo basso.
-Ci sarei il la, preferisco stare separati?- Chiede, quasi sconcertata.
-Non sono stato io ad andarmene-

Rimane a bocca aperta, alzandosi dal letto ed indietreggiando.

-È il mio sogno-
-No, Grace, sei scappata dalla situazione che avevamo all'inizio dell'estate, sei scappata soltanto, non era il tuo sogno, non ci saresti andata e lo sai, non lo hai mai voluta, non ti sei iscritta tu e non avresti accettato di andarci se solo ti fossi fatta gli affari tuoi e non ti fossi comportata da bambina- Sputo.
-Da bambina?! Scherzi vero, Louis? Ti drogavi, e per cosa? Per ballare quelle cose che fai tu!-

Indietreggio, come scottato.

-Le cose che faccio io?! Almeno io lo faccio per divertirmi! Ma ti sei vista?! Piangi per lo sport che fai! Ti obbligano a dimagrire, ti vogliono anoressica, hai un coprifuoco, come se fossero i tuoi genitori, se non segui le loro regole sei fuori, fra un po' entri in depressione per la danza classica e parli di quello che faccio io?!- Grido -Vai fuori-
-Louis io..-
-Ti ho detto di andare fuori-

Sbatte la porta dietro di se e corre per le scale.
Appoggio la fronte contro il muro, per poi sbatterci entrambi i pugni contro.

-Merda-

***
Vi sarete accorti accorti che aggiorno una volta al mese, e se non ve ne siete accorti, beh... Aggiorno una volta al mese (?).

Non è per cattiveria, ma per mancanza di tempo e ispirazione.
Comunque la storia è quasi finita.
Ancora non ci credo.
Non ci sarà un sequel
Ci vediamo nel 2016 bimbi miei, passate un buon capodanno 🎉🎊

Now dance with Me||L.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora