Now Dance With Me
Capitolo 5
È praticamente sconcertato da quello che ho detto,non se lo aspettava,come biasimarlo? Neanche io me lo aspettavo.
-Cosa?! No!- urla sovrastando la musica per farsi sentire
-Perché? Non ti costa nulla,anzi ti pagherò,voglio farlo davvero- alzo le braccia in aria
Esce dal locale senza rispondere ed io lo seguo,uno ventata di aria fredda mi colpisce ma la ignoro.
Siamo di nuovo nel l'immenso campo,continuiamo a camminare leggermente distanziati e in silenzio,la musica del grande capanno è sempre meno forte,fino a non sentirsi più.
No stiamo andando verso la macchina ma bensì verso un altra parte del campo.
Faccio piccoli passi più veloci per raggiungerlo,quando gli sono davanti mi fermo bloccandogli la strada.
-Non lo farò Grace,non ci riusciresti,inoltre sei minorenne e i tuoi non vorrebbero- dice autoritario
-Ti prego,non lo sapranno,lavorano sempre,verrai nella palestra di casa mia,è enorme,non ci scopriranno,c'è un'entrata direttamente lì e puoi scappare se i miei arrivano quando sei ancora in casa- dico senza prendere fiato
-Non sei pronta,hai una formazione classica,non sai lasciarti andare- continua con il suo punto
-Posso farlo,mi insegnerai tu a farlo- rispondo,il labbro inferiore mi trema e non ne so il motivo
-Non posso insegnarti a lasciarti andare,sei immobile in un posto,la tua mentalità è ferma li,guardi solo avanti,hai il paraocchi Grace,non ti guardi intorno- praticamente urla e gli occhi iniziano a pizzicare
-Il mio sogno fin da bambina è ballare,solo che non ho mai realizzato il mio sogno,non come io volevo,quando mia sorella è andata al college è stata una tragedia,lei è perfetta,migliore,sa fare tutto ed ha i migliori voti- le lacrime mi solcano le guance e lui mi guarda con la bocca leggermente aperta
-Non ha lentiggini,ne stupidi capelli troppo colorati- porto le mani sul mio viso strisciando forte poi nei miei capelli tirandoli -lei è perfetta,occhi castani,capelli castani,non troppo e non troppo corti,gambe staccate e sorriso splendente. I miei genitori mi hanno creata come se fossi una caricatura ma per loro sfortuna il disegno è venuto male ma ormai c'è-
Le lacrime continuano imperterrite
-Ora,vorrei solo fare qualcosa nella vita che possa rendermi felice perché l'ho scelto io,non mia madre o mio padre,non che ha già fatto mia sorella,voglio essere me stessa...una sola volta,ti prego- singhiozzo
Porta una mano sulla mia guancia destra scacciandomi le lacrime da sotto gli occhi.
-Ci vorrà tempo,sacrifici,verserai lacrime amare e dovrai impegnarti,se ci beccheranno l'idea è stata tua e smetterò all'istante- annuisco,so rispettare le regole
-Quando lavorano i tuoi?- chiede togliendo la mano dalla mia guancia e mettendosela nella tasca
-Tutti i pomeriggi tranne la domenica,partono la mattina ma ho scuola,tornano la sera alle 20.30,le telecamere in casa si attivano alle 18.30 ma in palestra non ci sono- gli spiego.
-domani pomeriggio alle 2.30 sono da te,non metterti il body,pantaloncini e canotta vanno bene-guarda il suo telefono e riguarda me - andiamo,devo portarti a casa- mi prende il braccio e mi tira fino alla macchina.
Il tragitto e silenzioso e quando arriviamo ci scambiamo un semplice "a domani".
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La luce accecante del sole mi sveglia è appena mi alzo dal letto vado a farmi una doccia fredda,quando esco mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo e scendo in cucina accendendo la macchinetta del caffè.
Guardo il grande orologio sul muro,segna le 11.30,molto probabilmente i miei genitori sono tornati e già andati al lavoro.
Risalgo in camera e mi pettino i capelli bagnati,piccole gocce d'acqua percorrono il mio corpo quando tolgo l'asciugamano,porto i capelli sulla spalla destra a mi fisso allo specchio.
Ho sempre adorato i capelli lunghi e ora mi arrivano fino all'ombelico,il rosso delle ciocche bagnate risalta la mia pelle quasi trasparente e i miei occhi color ghiaccio.
Indosso l'intimo è una canotta con dei pantaloncini,prendo il phon e asciugo i capelli.
Decido di non fare colazione,pranzerò presto,prendo il libro di filosofia,metto gli occhiali e mi siedo nella poltroncina della sala iniziando a leggere.
Quando riguardo l'orologio sono le 13.45,Louis arriverà alle 14.30 e io ancora non ho pranzato,bene.
Vado in cucina e mi preparo un semplice panino con il tonno e le uova,ritorno in soggiorno e guardo la TV.
Solo quando il campanello suona mi accorgo che è già ora.
Le mani mi iniziano a sudare e le domande mi sorgono spontanee,tipo "perché non gli ho detto di venire un po' più tardi?" Oppure...che so " Perché ho voluto fare questa cosa?!"
Apro la porta trovandomi davanti Louis con una maglia bianca dei Beatles con le maniche strappate e le braccia muscolose piene di tatuaggi,i pantaloni della tuta fino al ginocchio e le scarpe da ginnastica.
-Ciao..ehm..entra pure- lui sorride ed entra in casa
-Vuoi qualcosa?- chiedo cercando di essere gentile
-No grazie,andiamo in palestra- annuisco e vado verso le scale che portano di sotto
-Iniziamo con una cosa semplice- dice ed io annuisco in accordo
Non so,volevi iniziare con triplo carpiato all'indietro?!
-Tu hai una formazione classica e ci vorrebbe una formazione artistica minimo,ma si può fare- dice sicuro di se
-Io ho una formazione artistica,cioè faccio anche ginnastica artistica,per i muscoli- alzo le spalle
-Oh,va bene- prende un respiro -vai alla sbarra- dice indicando il tubo metallico di fronte al grande specchio.
Non esito e appoggiò le mani sul ferro per poi girarmi verso di lui con sguardo interrogativo
-E ora?- chiedo
-Alzati con le braccia- cosa?!
-Cosa?! No,ma tu sei matto! Non mi sono neanche riscaldata e mi serve la magnesia* per non scivolare!-non lo farò,non a freddo
Viene verso di me e da dietro mi prende per la vita e mi alza.
Fa caldo qui dentro o sono io? Ok,sono io
-Sei tesa- dice girandomi in aria -rilassati,o non ci riusciremo- sempre in aria mi gira di scatto e mi porta all'altezza del suo viso
-Incrocia le gambe e le braccia intorno a me- non me lo faccio ripetere e porto gli avambracci dietro il suo collo e le gambe intorno alla sua vita
-E ora?- ok,non ho il tono che volevo,sembro più una bimba che prega la mamma di prenderle un lecca lecca
-E ora rilassati- dice portando la bocca sul mio collo.
Oddio.
* magnesia sarebbe la polvere bianca che mettono le ginnaste per non scivolare quando si attaccano alle sbarre
Ciauu
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Now dance with Me||L.T.
Fanfiction"A volte le regole sono fatte per essere infrante" sussurra sulle mia labbra