Vi ricordo che aggiorno così tanto poco perché la passione per storie vecchie come questa sta calando e inoltre ora sono in America, quindi mi sto dedicando... All'America (?).
Comuuuunqueeee leggete il capitolo poi passate alla mia raccolta (ancora è solo una, rido) di One Shots.Now Dance With Me
Capitolo 32E ci saranno milioni di miglia a dividerci, notti e giorni passeremo senza vederci, momenti interi a pensarci, dannate lacrime a versare l'uno per l'altra.
Sorrisi tirati quando ci chiederanno dell'amore, perché al solo pensiero ci verrà un blocco al cuore, perché al solo pensiero noi ricorderemo tutto, al solo pensiero torneremo alla realtà, dove chi ama paga e chi odia gioisce, dove noi amiamo e odiamo, noi piangiamo e gioiamo, dove nulla è bene se finisce, tutto ha un nuovo inizio ad ogni alba ed una triste e banale fine per ogni tramonto.Louis' pov.
Stringo i pugni, sferrandone un ennesimo nel muro della mia stanza.
Stringo i denti, asciugando il sudore ormai freddo sulla mia fronte con l'avambraccio scoperto.La porta della mia camera si apre con un tonfo, rivelando mia madre.
-Esci, ora- Le ordino atono.
-Lou, ti prego, io, tua sorella e tuo padre siamo preoccupati- La voce le si incrina.So che sta cercando di non piangere, odio vederla così, non sopporto quando una delle persone che ritengo più forti nella mia vita crollano.
-Mamma, sto bene- Mento, abbassando lo sguardo.
Entra nella stanza, sedendosi sul mio letto, prendimi le mani e facendomi posizionare al suo fianco.
-Hai quasi 24 anni e sei ancora un bambino per me, lo sarai sempre, capisco se stai male, per favore Lou, parlane con me- Mi prega.
-Mamma, non voglio perderla- Piagnucolo, sentendo le lacrime iniziare a scendere e il naso pizzicare.
-Perché dovresti, tesoro?- Chiede, abbracciandomi.
-Quello è il suo mondo mamma, non il mio, li ci sono ragazzi come lei, persone giuste per lei- Singhiozzo contro il suo collo.
-Non prendertela mai con te stesso per come sei, non devi cambiare, lei ama te, non loro- Mi ricorda, stringendomi ancora.
-Ho paura, mamma- Ammetto, tremando fra le sue braccia.***
-Tra poco è il tuo compleanno, Gre- Le ricordo.
-Già, non farò molto credo, le solite cose a casa di Mikey-
-Vorrei essere lì per i tuoi 18 anni..- Mormorò contro la cornetta del cellulare.
-Hei, non è colpa tua, ci vedremo presto- Mi ricorda, cercando di tirarmi su il morale.
-Si, lo so, hai ragione-Decido di non parlarle del mio sfogo con mia madre di questo pomeriggio.
Sono solo passati più o meno due mesi dall'inizio dei suoi studi, non voglio che lei creda che io non possa reggere.-Ci sentiamo presto, amore, okay?- mi dice dopo una buona mezz'ora -Sono davvero esausta-
-Ti chiamo appena posso- Le prometto.
-Cerco di risponderti- Mi dice, come sempre.Chiudo la telefonata e mi butto sul letto, sfrego le mani sul viso e sospiro.
Grace's pov.
-Odio ottobre- Rabbrividisce Michael affiancandosi a noi con Lenore, nello stesso istante in cui lei sorride e esprime -Amo così tanto ottobre-
-Ancora non capisco come facciate voi due a stare insieme- Borbotta Ashton.
-Gli opposti si attraggono, Ash- Gli ricorda Luke, citando il vecchio e ormai risentito detto.
-Di ottobre mi piace solo Halloween- Scrolla le spalle Mikey.
-È l'unica cosa che detesto di questo mese- Ridacchia Lenore.
-Ma loro sono inquietanti!- Grida il riccio, portandosi le mani tra i capelli e tirandoli nervosamente dalla radice -Fastidiosamente inquietanti- Puntualizza più calmo.
-Uh giusto Grace- Mi richiama Cal -Quindi per il tuo compleanno è okay a casa di Mike? Solo noi?-
-Tranquillo amico, organizza cose a casa mia senza interpellare me- Lo riprende sarcasticamente il ragazzo dai capelli viola, che nel frattempo ha preso per la mano la sua fidanzata.
-Va benissimo- Rispondo con nonchalance, sapendo bene che Michael stava scherzando -Mi sarebbe piaciuto ci fosse anche Lea, ma non può- Piagnucolo poi.
-Oggi pomeriggio proviamo del garage del padre di Ash, a casa di Mike non si può, troppo rumore per il canarino incinta della madre- Mi spiega Calum, cambiando discorso.
-Hei- Lo riprende il diretto interessato -Jiselle ha bisogno di tranquillità, e non è un canarino, ma un pettirosso imperiale domestico-
-Si, quello lì- Borbotta il moro -Comunque vieni, Gre?-
-Mi dispiace ragazzi, mi piacerebbe, ma devo esercitarmi e studiare per le materie normali- Sbuffo -Non credo di riuscirci-
-Però sta sera suoniamo- Ricorda Luke scrollando le spalle -Puoi?-
Sorrido -Non mi perderei il mio gruppo di squilibrati ribelli preferito per nulla al mondo-➰➰➰
Passate dalla raccolta di One Shots, susu.
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Now dance with Me||L.T.
Fanfiction"A volte le regole sono fatte per essere infrante" sussurra sulle mia labbra