Capitolo 4

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Avevo la bottiglia in mano, quanto udii quei rumori nella mia stanza, la appoggiai sopra la tavola e andai di corsa sopra per vedere di cosa si trattava.
Avevo paura di aprire quella dannata porta.
Mi feci coraggio e spinsi la porta dove vidi Dylan che stava cercando di soggiogare
Elisabeth. Andai subito da lui, dandogli una botta nella testa con una bottiglia di vetro. "Soph, non dovevi intrometterti " disse lei, piangendo.
"Non potevo lasciare quell'essere mentre stava cercando di morderti"disse io.
Era un vampiro. Almeno credevo.
Era disteso nel pavimento, la Beth aveva le mani fra la testa, stava piangendo come una disperata.
Cazzo, spero non sia morto. Ma in teoria i vampiri sono immortali, quindi la rassicurai che la situazione in cui si trovava quell'idiota non era grave.
Sul suo viso si formò un sorriso, appena lo sentii pronunciare il nome della mia migliore amica.
Lei lo abbracciò. Ma dopo si staccò subito da lui.
Io li lasciai soli, mentre la Elisa stava ancora dormendo. Dio quanto dorme. HAHAHAHA la mia cucciola.
Io scesi, mi andai a sdraiare accanto a Mirko.
Mentre stavo per chiudere occhio, sentii "ti amo Soph" mi sussurrò mordendomi  il lobo dell'orecchio. Mi vennero i brividi a quel morso e alla scia di baci che mi stava dando.
Dopo ci addormentammo fino alle 12.30, per colpa della voce squillante di Elisa.
Elisabeth era andata con Dylan per chiarire le cose che erano successe tra di lei e lui.
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Mirko Pov's
Da quando Sophie ha messo piede a Roma, me ne sono innamorato perdutamente. I suoi occhi stupendi, i suoi capelli castani che cadevano su di essi, le sue labbra tenere, i suoi baci erano la fine del mondo.
Ma io non dovevo innamorarmi di questa ragazza, le avrei fatto solo del male. Il mio passato è così complicato che potrebbe farle solo del male.
Quella ragazza aveva qualcosa di diverso da tutte le altre. Di solito io mi prendevo una ragazza e me la facevo senza provare nulla, invece quando ieri ho dormito con Soph, ho sentito qualcosa. Cazzo lei mi manda il cervello a puttane. Mi fa tanto effetto quella la. Non so né anche io come definirla. Io la odio. Io non provo nulla per lei, devo farla allontanare da me, non devo più avvicinarmi a lei.
Mi alzai di colpo, senza nemmeno guardarla, uscii da casa sua sbattendo la porta.
Sarò stato anche stronzo, ma non me ne frega un cazzo dei suoi sentimenti, perché io non provo nulla. Questo è meglio sia per me che per lei.
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Sophie Pov's
Che stronzo.
È uscito senza nemmeno rivolgendomi una parola e nemmeno uno sguardo. Ma che li ho fatto.
Prima aveva ammesso che mi amava, e ora che li prende? Io davvero non lo capisco questo ragazzo!
Da oggi non li parlerò anche io, se proprio questo quello che vuole. Vaffanculo Mirko. Ti odio.

Pensavo di odiartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora