Capitolo 32

4 0 0
                                    

Stavo dormendo  beatamente fino a quando venni svegliata dal rumore del tagliaerba proveniente dal giardino del nostro vicino di casa. 
Mi alzai apposta per andare in bagno e notai qualcosa fuori, così mi affacciai alla finestra e vidi Nico con un mazzo di rose rosse, così quando mi scoprii che lo stavo fissando mi fece segno di scendere giù da lui.
Che scema che sono da farmi beccare a fissarlo come una bambina.
Hahahah.
"Buongiorno papà!" Urlai entusiasta dandogli un bacio nella guancia mentre era seduto a far colazione e a leggere il giornale del mattino.
Corsi subito ad aprire la porta, saltai addosso a Nico.
Mi era mancato un casino come se non lo avessi visto da tanto.
Lo feci entrare a casa.
"Soph potresti anche non fare tanti salti e sforzi che sei incinta!" Mi ricordò mio papà e Nico in coro.
Mi sedetti con calma nel tavolo e mangiai 2 fette biscottate con marmellata sopra e del latte caldo.
"Andiamo al centro commerciale dopo amore?!" Chiesi al mio fidanzato.
" Certo amore come vuoi" rispose.
"Comunque ragazzi niente ritardo per sta sera anche se siete fidanzati, godetevi il vostro ultimo giorno che non vi vedrete fino al matrimonio" disse mio padre.
Mio papà sembrava abbastanza serio.
" Sei serio papà? Non potrò vederlo per una settimana?!"
" Quello che dice  tuo padre è quello che deve essere. Supporteremo anche questa settimana e poi saremo insieme  per tutta  la vita"
Accettai questa cosa e corsi a cambiarmi per non perdere più tempo .
" che tortura papiii" esclamai disperata.
Andammo fuori per comprare dei vestiti per la nostra bambina Ines e dato che eravamo vicino al McDonald mi venne voglia di un veggie burger quindi ci eravamo fermati li per pranzo.
Dopo aver pranzato eravamo andati a guardare un film al cinema.
Quando finimmo di guardare il fim uscimmo fuori e andammo a prenderci due milkshake al gusto oreo.
Dopo una bella serata mi aveva riportata a casa con mio papà ancora sveglio davanti la porta.
Lo salutai e salii a dormire in camera mia.

Pensavo di odiartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora