Capitolo 26

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Ero seduta con mio padre a casa nostra fino a quando qualcuno bussò alla porta.
Andai ad aprire la porta e trovai Nicolò con dei fiori  in mano.
"Soph chi c'è alla porta?" Esclamò mio padre
" È Nicolò " .
"Fallo accomodare"
"Esatto fammi accomodare mica mi vorrai far star fuori" disse ironicamente Nicolò.
Lo feci sedere con noi a tavola, mio padre iniziò a parlare con lui mentre io mi alzai a prepara il caffè . Presi i fiori di Nico e li misi  nel vaso davanti la finestra. .
" il caffè è pronto " esclamai.
Nico si alzò e venne da me appoggiando le sue mani al mio fianco e dandomi un bacio nel collo.
"Ma Nico che stai facendo?!" Sussurrai
"Ehi ragazzi basta chiacchera e portate il caffè prima che si raffredda... mica ci vogliono due persone per prendere un vassoio " criticò mio papà facendo quella faccia da buffo
" aspetta Nico prendi questo"  esclamai porgendogli la tazzina da caffè dove al posto dello zucchero ci avevo messo il sale per vendetta.
"Bleahhhhh" dice sputandolo...
"Ma che ci hai messo ?! Sale?" Disse
"Forse " dissi ridendo come una pazza.
Mio padre si mise a ridere che alla fine ci diede la buonanotte e se ne andò in camera sua a dormire.
Io e Nico ci eravamo messi nel divano a guardare un film con dei popcorn dolci.
Alla fine del film  mi son addormentata con lui. 
Il giorno seguente  alzandomi lo trovai già sveglio a fissarmi.
"Ma cosa guardi scemo" gli domandai curiosa
" niente ti guardavo mentre dormivi"
Poi gli feci cenno di alzarsi perché a momenti arrivava mio papà e non  volevo che si facesse strane idee su Nico.
"Quanto vuoi bene a tuo padre?" Mi chiese
" adesso ti mostro" lo lasciai nel divano e corsi subito da mio padre  in camera sua.
Cominciai a saltare nel letto come una bambina di 2 anni e lo svegliai abbracciandolo forte e urlando che gli voglio tanto bene e che lui è la persona più importante della mia vita.

Pensavo di odiartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora