Capitolo 14

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Avevo pensato di andare da Mirko, il mio migliore amico, ma avevo paura della scena che avrò davanti.

"Mamma io esco, ci vediamo forse sta sera!" dissi sbattendo la porta, indossavo jeans larghi strappati, camicia a quadrati bianca e nera e delle adidas superstars.

"Va bene, tanto non me ne frega più di te!" disse mia mamma, cosa dovevo sapere? lei di sicuro mi nascondeva qualcosa, lo scoprirò.

Mi fermai davanti la porta di casa di Mirko, vidi la porta leggermente aperta, per cui decisi di entrare.

"Ciao Mirko!" dissi urlando

"e tu chi sei?!" disse una ragazza dai capelli biondi e occhi azzurri, indossando la camicia azzurra di Mirko.

"Sono sua compagna di classe, ero passata per salutarlo." 

"Vai via Soph!" disse lui spuntando dietro quella bionda rifatta

Mirko si avvicinò violentemente verso di me, abbracciandomi e sussurrandomi nell'orecchio:

" Vattene Soph, non voglio farti del male, lei ti farà del male. Perchè sei venuta cazzo?! Ti voglio bene e mi mancherai!" disse per poi lasciarmi una scia di baci e me ne andai dicendogli:" Sei uno stronzo!" 

Uscii fuori sbattendogli la porta in faccia, mi mise più in dubbio, lei cosa può farmi, nulla.

Forse.

Ero seduta nella mia solita panchina nel parco vicino casa mia, con le gambe incrociate, all'improvviso due mani mi coprirono gli occhi e mi fecero girare da lui. 

"Ma chi sei?!"  erano mani fredde, le toccai ed erano delle mani che non potrò mai confondere con altre.

" Fede" disse quella voce meravigliosa ma fredda

"Chi è Mirko?" io stetti per abbracciarlo ma lui mi fermò con le sue mani

"il mio migliore amico" dissi

"Dici?" 

"Si, per caso mi perseguiti?" dissi mordendomi il labbro

"Soph basta mentirmi, so che ti piace ancora!" 

Rimasi in silenzio, mi sedetti nel prato coprendomi la faccia mentre si facevano spazio delle lacrime.

"Non piangere Sophie" disse un'altra voce per me sconosciuta

"Tu chi sei?" 

" Sono il miglior amico di Fede, piacere Yuri" 

"Piacere mio" dissi asciugandomi le lacrime

"Ciao!" disse Fede, dirigendosi nella sua macchina

Mentre io rimasi imbambolata a guardarlo allontanarsi, accendendo la sua macchina e andandosene. 

"Rovino tutto" dissi urlando

"Non è vero." disse Yuri, prendendomi per mano e portandomi con lui in moto.

FEDERICO POV'S

Ma che cazzo ho fatto!? La sto facendo scappare. *sei uno stronzo* disse il mio subconcio, così schiarii la voce per cacciare via i pensieri che si facevano spazio nella mia mente.

Nonostante il poco amore che provo per lei, non posso lasciarla andare con il mio migliore amico. Ormai la sorpresa che le stavo preparando, non vale più nulla. Se n'è andata, ed è tutta colpa mia.

"Sei un coglione" disse Ben dandomi un pugno in faccia

" stai calmo! non la amo!" 

"Invece si, sennò perchè nomineresti il suo nome mentre ti fai Debby!?" 

"Andate a fanculo tutti e quanti, faccio quel cazzo che voglio" dissi urlando

Decisi di chiamare Debby, volevo rimanere con lei a San Valentino.

Suonò il campanello, aprii la porta e mi ritrovai Debby la ragazza dai capelli biondi e azzurri.

"Ehy! Allora come mai non sei con quella sfigata della Sophie" disse lei

"volevo solo portarmela a letto ma non ha funzionato" 

La presi dai fianchi e cominciai a lasciarle leggeri baci.



Pensavo di odiartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora