Capitolo 15

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*FEDERICO POV'S*

Cominciai a bagnare il suo collo con la mia saliva, le mie mani scorrevano velocemente lungo la sua schiena, le slacciai il reggiseno, le massaggiai il seno.Lei cominciò a lasciare una scia di baci nel mio petto, per poi togliermi i pantaloni e i boxer..

Dopo feci l'ingresso nel suo corpo, per sbaglio esitai dicendo: "Soph!", notai la ragazza staccarsi dalle mie labbra.

"Tranquilla, piccola" la rassicurai, così ricominciammo a fare quello che stavamo facendo prima.

Ci addormentammo nel salotto.

*SOPHIE POV'S*

Io e Yuri eravamo andati in discoteca, mi sentivo a mio agio con lui, molto socievole e gentile.

"Che ne dici se andiamo a chiamare Ben e Fede?" dissi

"OK" dissi sospirando, così decise di prendermi per mano e correre come dei pazzi, arrivammo davanti la casa di Fede, così Yuri decise di aprire la porta dato che aveva le doppie chiavi.

Entrai per prima, avrei voluto morire in quell'istante.

Una scena che non avrei mai voluto vedere.

"Aspetta Soph" disse,, cercando di trattenermi ma io cominciai a correre velocemente fino a quando udire un ultimo suono nella mia testa.

*BIIP*

Sentii una forte botta alla testa , negli arti.

Mi risvegliai in una stanza tutta bianca, non sapevo dove mi ritrovavo, ad un certo punto fece l'ingresso un tizio con il camice bianco, con un'etichetta che lo identificava, si chiamava Dott. Paul.

Signorina Smith, sta bene?" 

"Si, ma non ricordo chi sono"

"Sarà un piccolo lapsus" disse

Cominciando a prendere una puntura, credo sia un effetto di anestesia , mi sentii gli occhi molto stanchi, mi addormentai.

*FEDERICO POV'S* 

Ero seduto nel divano che mi sostenevo la testa con le mani, perso nei miei pensieri, pensare all'effetto che mi fa quella ragazza,  mi fa troppo male. Tutta colpa  mia, se Soph è scappata quella sera, voleva me, ma io sono un disastro; vidi Yuri avvicinarsi sempre di più me, cacciando via Debby.

"Vai via Debby, sei la causa di tutto! Se succede qualcosa a Soph, non sai cosa ti potrebbe succedere!"disse Yuri

"Stai calmo, lasciala stare" dissi

"Sennò?!" 

"Sennò te la vedrai con me!" dissi

Sentì un pugno arrivarmi dritto nel naso, io presi la mia mano e le diedi un pugno in faccia.

"Me ne vado. Ho capito che ci tieni troppo a lei" disse Debby

"Meglio, troia!" esclamò Yuri

"Dov'è Soph?" 

"Adesso ti interessa?! Ci hai pensato a lei come si sentirà in tale momento! Chissà dove cazzo è adesso?!" 

All'improvviso arrivò una chiamata dal telefono di Soph.

Risposi subito

"Ei! Soph!" 

"La stiamo contattando dall'ospedale, Soph ha subito un incidente molto grave" disse una voce abbastanza dura 

"Dov'è lei!" 

Yuri mi prese il telefono dalla mano, capì dove si trovò la ragazza, sbattè la porta e andò in macchina.

Io rimasi impalato, seduto nel pavimento, con le lacrime agli occhi, non sapevo se piangere o correre da lei.

*Alzati IDIOTA* disse il mio subconscio

Mi vestii velocemente, presi le chiavi di casa e sbattei la porta, uscii accendendo in fretta il motore della  la macchina, accelerai, fino ad intravedere la macchina di Yuri.

Entrai nell'ospedale, andai nella camera dove si trovava Soph,  aprii la porta e stava dormendo dolcemente.

"Ehi Sophie" 

Lei aprì i suoi occhi, poi li richiuse, facendo scorrere delle lacrime.

"No ti prego, piccola. Rimarrò al tuo fianco" dissi, ma Soph cominciò ad esitare, a muoversi velocemente, fino a quando la sua mano andò sula macchina che la aiutava a respirare e la spense.

"Perchè lo hai fatto" 

"Volevo salutarti per l'ultima volta, Fede. Stammi bene" queste furono le sue ultime parole

La macchinetta per il cuore, cominciò a emettere un suono continuo, formando così una linea rossa.

"Aiuto! Qualcuno venga qui!" 

Non respriarava più, non parlava più, fino a quando venni cacciato dalla stanza, dal dottore.

Vidi Yuri, avvicinarsi.

"Che le hai fatto? Non ti è bastato quello che le hai fatto?" 

" Sto male, fra" 

"Io di  più, dovevi starle vicino" 

"Ora basta, ti prego" 

Il dottore venne verso di noi dicendoci: "la ragazza è in grave condizioni, diciamo che ha un qualcosa nel ventre che non ci permette di fare l'operazione" 





Pensavo di odiartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora