Capitolo 23

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Entrai in camera mia dove trovai la finestra spalancata, mi affacciai ad essa e vidi   Soph stesa a terra con un enorme macchia di sangue attorno.
Era immobile. Ferma. Non si muoveva.
Chiamai velocemente il 118 e scesi nel piano di sotto. Ordinai a mia madre di avvisare la famiglia Smith.
"Come sta la mia bambina?!" Disse suo padre toccandole continuamente il viso e cercando di rianimarla.
"Signor Smith ce ne occupiamo noi" intervennero così i soccorsi.
*SOPHIE POV'S*
"Sophie! Stella del mio cuore, svegliati ti prego" riuscì a sentire la voce di mio padre.
"Papà " risposi stringendoli la mano.
"Mi hai fatto preoccupare, così" cominciò a piangere.
"C'è ancora vero?" Dissi indicando il mio ventre dove ero incinta di mia figlia.
Silenzio.
"Rispondi" li ordinai.
"Purtroppo non sei più incinta" rispose dispiaciuto.
Volevo alzarmi ma non ce la facevo, così dissi  a mio padre di andarsene via.
Mentre mio padre stava uscendo, entrò Fede. "Vattene Rossi" urlai.
"Non sei nemmeno capace di badare al mio bambino. Vergognati" disse toccando il mio ventre e guardandomi in modo inquietante.
Mi sentivo una merda. La mia vita non aveva più un significato.
Urlai. Urlai. Da sola.
Così entrarono le infermiere a iniettarmi del sedativo.
Così mi addormentai.

Pensavo di odiartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora