NEL CAPITOLO PRECEDENTE:
《 "Tom. Seriamente, che cavolo hai combinato?"
"Mi ha fatto lo sgambetto prima di entrare, tutto qui."
"Si okay, ma tu non sei così stupido da reagire per uno sgambetto. Ti avrà detto o fatto qualcos'altro... aspetta.. Che ti ha detto, Tom?"
"Ha... ha detto qualcosa su nostra madre io... non ne ho idea su come facesse a saperne qualcosa...""Giorno, che succede?"
"Minho se l'è presa con Brenda perché un tale ha annullato la festa di domani. E Brenda ha reagito mollandogli un ceffone""Caspio il ceffone lo potevi evitare!"
"Era divertente. E te lo meritavi!""Se solo ci fosse qualche anima buona e gentile che mi accompagni! Dato che sono solo soletto..."
Massaggio da: Newt
Testo: Hei pive! Non voglio disturbarti, volevo solo dirti che io ero comunque disposto ad essere quell'anima buona e gentile...》CAPITOLO III
Assolutamente no, si disse, quando era arrivato il momento di sfilare dall'armadio un vecchio maglione verde acido.
Che poi, Thomas non si ricordava neanche quando lo avesse comprato.Lo buttò all'indietro con un gesto veloce, passando in rassegna altri tre maglioni, quando alla fine sentì il clacson di una macchina suonare più volte.
Fantastico, Minho era già arrivato e lui non sapeva ancora che maglietta mettersi.
Alla fine, prese di peso tutto quell'ammasso di roba che era piantato sul letto, e lo ficcò velocemente nell'armadio, optando per una maglietta totalmente nera a maniche corte, con la sua felpa grigia e consumata preferita, che però tenne aperta.
I jeans e le sue affidate All Star furono una scelta semplice.Passò distrattamente vicino allo specchio e, prima di passare oltre, lasciò che le sue mani passassero più volte in varie direzioni nella sua chioma scura, dando vita ad una pettinatura strana che probabilmente solo lui capiva.
"Ciao Ma'!" disse prima di uscire. Teresa non c'era, ovviamente. Thomas si ritrovò a pensare che due erano le opzioni:
-o lui era troppo asociale e poco amichevole,
-o ler era troppo sociale e troppo amichevole.Ma non aveva tempo di pensare a questo. In fondo però stava rimediando.
Ieri, per esempio, Newt l'aveva raggiunto e l'aveva accompagnato fin sotto casa ieri.
No, non erano andati oltre, e Thomas non aveva neanche fatto in tempo ad avvertirlo che lui era scappato via, dopo essere impallidito per un messaggio. Non aveva dato spiegazioni e non si era fatto più sentire.Ma, almeno, l'aveva accompagnato sotto casa. E aveva parlato del più e del meno, come se fossero amici di vecchia data, e si erani conosciuti l'un l'altro.
Anche se Thomas non aveva detto proprio tutto.
E aveva avuto la sensanzione che neanche Newt lo avesse fatto.
E non sapeva se questo era un vantaggio o meno.Ma si era accorto di una cosa, che comunque aveva tenuto per se: era ufficiale. Gli piaceva Newt.
Forse non era neanche una cosa seria, gli sarebbe passato tra un po', quando avrebbe accettato l'eterosessualità di Newt e avrebbe finalmente lascisto perdere.
Per questo sapeva che se fosse andato oltre, avrebbe potuto rovinare l'amicizia creatosi stroncandola per quella che poteva essere una cosa passeggiera.
E non solo con Newt. Era comunque l'ultimo arrivato della comitiva e comunque chissà da quanto Newt era in quel gruppo.Si richiuse la porta dietro e mise le chiavi dentro insieme al cellulare. E appena sollevò lo sguardo, si ritrovò davanti a una jeep pittata di un blu metallico. Al volante, c'era un ragazzo che Thomas non conosceva, ma aveva un che di familiare.
Dietro di lui, sbucò la testa di Minho, che sorrise, agitando la mano.

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Broken (Home) || Newtmas
FanfictionPuò essere letta da chi non conosce l'opera originale * Thomas riesce, in qualche modo, e con qualche difficoltà, ad affrontare il suo primo giorno alla nuova scuola della cittadella di New York. Già a conoscenza del suo segreto, la sorella è l'unic...