"Non voglio entrare in questa cavolo di scuola, Tes" mormorò infastidito il ragazzo, mentre inclinava di poco la testa e osserva con una smorfia l'edificio imponente quanto vecchio davanti a loro.
"Si ma lo devi fare Tom. Fallo... fallo per mamma, no? Non diamole altri problemi, ne abbiamo già parlato. E poi ci sono io, okay?" Tentò di rassicurarlo invece la ragazza mora, accarezzandogli il braccio distrattamente.
"Si ma..." cominciò il primo. L'altra lo interruppe, girandosi totalmente verso di lui e tenendo la mano salda sulla sua spalla.
"Non lo sapranno Tom. E anche se fosse, fregatene. Troverai qualcuno che ti resterà vicino, come me, nonostante quello." Continuò con tono dolce, come fa una mamma al bambino a cui è stato appena rotto il giocattolo nuovo.
"Io... okay, d'accordo" roteò gli occhi, poi le lasciò un veloce bacio sulla guancia. "Ti voglio bene" lei in risposta, scoppiò a ridere.
"Non fare il leccapiedi, Tom. Piuttosto... muoviti a trovare la classe. Io ho la classe su questo piano. Forse tu dovresti salire a quello di sopra" disse pensierosa, mentre dalla borsa estræva un paio di fogli spiegazzati che dovevano essere l'orario di Thomas e una mappa stilizzata della scuola.
"Uff... chimica a prima ora di lunedì?" Si lasciò sfuggire in un lamento, ma poi si ammutolì all'occhiataccia dalla parte della sorella. "Si si okay, la troverò. Ci vediamo a pranzo, okay?" Buttò lì, già rivolto verso le scale, la sua nuova meta.
"Ecco, su, da bravo... ah... Tom" il diretto interessato si girò. "Per favore, non metterti nei guai già il primo giorno..." lo supplicò. Il sedicenne ridacchiò per non demoralizzarsi, mentre annuiva e saliva le scale che una volta erano di un bianco acceso.
Alcuni ragazzi lo osservano curiosi, forse chiedendosi perché non l'avessero mai visto. Altri invece, più altre, lo indicavano e sussurravano qualcosa.
Ma forse tutta quella attenzione era solo una sua maledetta impressione. Se la sarebbe cavata, si.Era il suo primo giorno in una terza scuola in un mese, ma hei, poteva finalmente ricominciare. Sua madre glielo aveva promesso, stavolta era stabile.
Il che lo rassicurava e terrorizzava allo stesso tempo, in quanto poteva andare tutto liscio come poteva franare tutto in un singolo istante. E se fosse stato così, non avrebbe più potuto cambiare.
Ma perché non era sua sorella Teresa? Lei era perfetta così com'era, socievole, raggiante, bella e molto alla mano. Con questo Thomas voleva intendere che Teresa non si facevai il minimo problema. Lui si.Ma doveva pensare positivo, se voleva sopravvivere. Quindi prese un bel respiro e, con tutta la positività che riuscì a riaccimolare nel suo corpò, pensò chiaramente: andrà tutto bene. Ce la posso fare.
<><><><>=<><><><>
Non andava assolutamente tutto bene, e no, Thomas non ce la poteva assolutamente fare.
Non era neanche entrato in aula per la prima volta, e già aveva tirato un pugno in pieno viso a un tizio che, se non aveva capito male, si chiamava Gally. Lui non era un tipo esperto a fare risse, anzi questa era la prima, ma ne aveva viste, insomma.
Sapeva che non sarebbe finita bene, ecco.
Il suo nemico, al contrario, sembrava maledettamente bravo a provocarle e a gestirle. E a vincerle, poi.Quando questo si risvegliò dal breve stato di trance che aveva avuto, tra le risa o schiamazzi di altri due o tre alle sue spalle, si avventò sul moro, e quando gli restituì il pugno sulla mandibola, a Thomas parve di vedere le stelle, soprattutto quando la sua testa venne poi sbattuta nuovamente sul freddo pavimento.
Si sforzò di riaprire gli occhi, ma non fece in tempo neanche a mettere a fuoco l'immagine del ragazzo di prima che un altro pugno gli colpì lo stomaco, facendolo piegare e raggomitolare istintivamente.
E poi ne susseguì un altro, e uno sul naso, che lo fece sanguinare poco dopo.

STAI LEGGENDO
Broken (Home) || Newtmas
FanficPuò essere letta da chi non conosce l'opera originale * Thomas riesce, in qualche modo, e con qualche difficoltà, ad affrontare il suo primo giorno alla nuova scuola della cittadella di New York. Già a conoscenza del suo segreto, la sorella è l'unic...