Nel capitolo precedente:
《"Cacchio, pive, cos'è successo!?"
"I-io... non so, è svenuto di colpo... Portiamolo a casa!"
"No! A casa no! Brenda! Devi cercare Brenda! Io lo porto all'ospedale!""Ci sono troppe cose che non sai, Thomas. Ma sono sicuro che Brenda e Minho ne sanno fin troppe."
"N-Newt?"
"No dai, tutti tranne te, Tommy, cacchio."》CAPITOLO XIV
Thomas trattenne il fiato.
Aveva sentito bene o era quella mente bacata a giocargli brutti scherzi?Eppure Newt era davvero davanti a lui. Era... vero.
E lui non voleva crederci.
Prima quel complimento da ubriaco, "sei bello", e nessuno accenno poi alla serata. E ora questo, io suo prendimi, il suo perché anche io lo voglio. Non voleva ignorare tutto, oppure non poteva.
In entrambi i casi, voleva capirci qualcosa perché, fino a prova contraria, nel rapporto tra lui e Newt c'entrava anche lui."Come scusa?" Mormorò quindi, il cuore in gola.
"Andiamo Tommy, mi hai sentito" sbuffò il biondino. "Tra tutte le cacchio di persone del mondo volevo che entrasse qualunque altra, ma non tu!"
Non lo dice sul serio, si ripeté il moro."E sentimo, perché?" Buttò lì Thomas, incrociando le braccia.
Il biondo non tornò seduto, non lo guardò dritto negli occhi e come il ragazzo si era aspettato rimase steso. Anzi, si coprì addirittura il viso con le mani."Perché non posso neanche vedere più quella tua faccia di sploff. Okay!?" Sbottò. Thomas fremette, stavolta di rabbia.
"Senti, faccia di sploff, io ieri sera mi sono preoccupato per TE, mentre tu eri a terra mezzo morto e mezzo vivo.
Questa mattina mi sono svegliato qui, in ospedale, davanti a questa cacchio di porta solo per vedere come stavi TU. Mi sono lasciato prendere dall'ansia più volte, e tu non puoi venirmi a dire questo, non senza sapere il resto dalla storia, cacchio!" Strillò, passandosi una mano sul viso.Ma queste parole non sembrarono neanche lontanamente toccare Newt. Si mise seduto, con un sospiro scocciato, come se davvero volesse parlare con tutti tranne che con lui.
"Tommy..." esitò un attimo, gli occhi fissi su di lui. "nessuno te l'ha chiesto." Precisò, senza muoversi.
A Thomas tremavano le mani, mentre fissava il ragazzo incredulo."C-Cosa..."
"Tommy, ascolta. Davvero, io sto bene e me la sarei cavata comunque. Nessuno ti ha chiesto di restare lì e farti prendere dall'ansi-"
"Ma io non l'ho fatto perché qualcuno me l'ha chiesto!" Lo interruppe il moro, stringendo i pugni. Il biondino spostò le coperte, si mise in piedi, sembrava un incrocio tra un fantasma e una specie di angelo. Prima che potesse aggiungere altro, Thomas continuò. "L'ho fatto perché ti reputavo un amico, e di solito gli amici fanno questo ed altro!"
Fu il turno di Newt di arrabbiarsi, lo notò da come strinse tra le dita la felpa dell'altra sera.
"Si ma gli amici si conoscono, Thomas" Precisò. "E tu non mi conosci affatto! Tu... tu non sai nulla di me, okay?" Sbottò, facendo qualche passo avanti."E allora dimmelo, dannazione. Lasciati conoscere, perché io voglio essere tuo amico." O forse qualcosa di più, pensò, ma non lo disse.
Il biondo si avvicinò ancora, come se camminasse per smaltire il nervosismo che lo stava invadendo."Non è facile! Tu... Tommy, tu non hai idea di cosa ci sia in me, okay!?" Sbottò il biondo. Era fermo ad un metro da lui, respirava velocemente, ma non come la sera precedente.
Thomas non sapeva come rispondere, non se lo aspettava questo.
"Tu... sotto di me, Thomas, c'è una caspio di bestia, okay? Un ragazzo problematico e pressoché inutile, troppo complicato. Per favore, smetti di cercare inutilmente e smettila di provare ad essere mio amico." Sbottò, anche se stavolta non urlava. Né sembrava arrabbiato. Solo... era come triste, dispiaciuto di tutte le sue parole.
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Broken (Home) || Newtmas
FanficPuò essere letta da chi non conosce l'opera originale * Thomas riesce, in qualche modo, e con qualche difficoltà, ad affrontare il suo primo giorno alla nuova scuola della cittadella di New York. Già a conoscenza del suo segreto, la sorella è l'unic...