XIII

683 71 64
                                        

Nel capitolo precedente:
《"Newt... cosa..."
"Parli troppo Tommy! E ascolti poco... e non capisci. Quando dicevo prendimi, non intendevo prendimi come fanno i bambini ad acchiapperella, Tommy"

"Newt... ma cosa...? Newt!"
Aveva vomitato.
"Newt..." Ma quello aveva sollevato lo sguardo per guardarlo in maniera ancora più terrorizzata di prima, per poi chiudere gli occhi e abbandonarsi contro il muro.》

CAPITOLO XIII

Thomas andò nel panico. Il suo amico era svenuto per un motivo sconosciuto, e lui si sentiva in colpa.
Stava tornando a realizzare che Newt era svenuto per colpa sua.
Che prima lo aveva baciato.
Aveva baciato il ragazzo di sua sorella.
Caspio.

"Cacchio, pive, cos'è successo!?" Urlò Minho, che si era materializzato davanti a lui. Strabuzzò gli occhi, anche il coreano era ubriaco, forse più di lui, ma si era reso conto della situazione.
Una ragazza, quella di prima, Melanie Markey, ancora lo prendeva da un braccio, cercando di tirarlo chissà dove, inutilmente.

"I-io... non so, è svenuto di colpo!" Strillò, inginocchiandosi accanto all'amico. Nonostante barcollasse, riuscì a prenderlo tra le braccia, tenendolo dalle gambe e lasciando che le sue braccia penzolassero sulle sue spalle e che la sua testa si abbadonasse sul proprio petto.
"Portiamolo a casa!" Propose. Minho scanzò la Markey, scuotendo la testa.

"No! A casa no!" Sbiascicò, per poi passarsi una mano sul viso.
"Brenda! Devi cercare Brenda!" Urlò. Poi prese il corpo del biondo dalle sue braccia.
"Io lo porto all'ospedale!" Thomas avrebbe voluto non lasciare Newt, ma si disse che se l'avesse portato lui, cosa avrebbe detto ai dottori? Ci pominciavo prima che lui svenisse?
Magari Minho si sarebbe inventato qualcosa.

E poi... Minho era scomparso.
Doveva trovare Brenda. Ed Aris magari.
Lasciò perdere una confusa Melanie in corridoio, correndo poco dopo nell'enorme salone. Stranemente, trovò Aris che lo fissava, aggrottando le sopracciglia, come se si sforzasse -attraverso le luci- di capire se fosse davvero lui.

"Thomas!" Disse infine, il volto disteso in un'espressione più rassicurata.

"Aris! Hai visto Brenda!?" Urlò, perché la musica non aveva mica abbassato il suo tono.

"Si... cioè, poco fa. Cos'è successo!?" Almeno il biondo sembrava lucido.

"Newt è... in ospedal-" in quel momento ebbe una specie di conato di vomito.
Si girò dall'altra parte per non vomitare sull'amico, ma sul pavimento, dietro di lui, c'era già una chiazza... non molto vecchia, ecco.
"Aris..." mormorò girandosi. "Troviamo Brenda e andiamo da Newt" il biondo annuì, poi lo afferrò per la manica della felpa e lo trascinò tra la folla.

Poco dopo, si fermò davanti ad un cerchio di circa una ventina di persone. Tra cui Brenda, praticamente stesa ad un tizio.
C'erano varie bottiglie, mezze vuote, ognuno un aveva un bicchiere davanti. Da dove era lui, Thomas notò con una punta di divertimento che quello di Brenda era vuoto e perfettamente nuovo.

"Non ho mai... pominciato!" Esclamò una tipa. Sembrava piccola, fuori posto, eppure ubriaca quanto gli altri.
Brenda bevve insieme a tutti gli altri, o almeno, fece finta.
Un ragazzo, che ancora non aveva bevuto, si era alzato e aveva preso la rossa per mano, per poi portarla più in lì.
"Rimediamo subito", aveva sentito dire Thomas.
Scosse la testa.
Brenda li notò, ma dalle espressoni che avrebbero dovuto avere i due, non continuò a fingersi ubriaca.

Si alzò, tirando un calcio, poco gentile, sul ginocchio del tizio che aveva provato a trattenerla.
Poi si parò davanti al moro e ad Aris.
"Cos'è successo?"

Broken (Home) || Newtmas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora