NEL CAPITOLO PRECEDENTE:
《"Hei pive, smettila di scopartelo con gli occhi"
"Io non... cioè... io...""Sai cos'ha bevuto? Sembra qualcosa di forte, quando beve altro di solito non... non sviene neanche!"
"Beve spesso?"
"Si, abbastanza. Soprattutto i weekend. Allogia poi qui spesso, non torna a casa. Tanto per lui e uguale. Sai quindi cosa ha bevuto?""Così ti ha baciato?"
"Cosa... no! Ovvio che no! Come ti salta in mente!?"
"Mah, forse la scritta sullo specchio di Aris? O forse il fatto di come tu lo guardi e di come lui guarda te?"
"Newt non mi guarda come... come intendi tu"
"Si ma a te piace, no?"
"Era quel ragazzo con cui stavi? Che ti ha fatto?"
"Tom... lui ha... non so, ero lì, a casa sua, e stavamo guard-"
"Tu eri a casa sua?"
"Si, perché?"
"Di già? Dio Tess, state insieme da a malapena una settimana e-"
"Stavamo. L'ho mollato."Da: Tess
Testo: comunque... il mio ragazzo era Gally. So che lo conosci.》CAPITOLO VI
"No aspetta, tua sorella stava con quel pive del caspio? E te lo dice solo ora!?" Sbottò Minho continuando a camminare accanto a Thomas.
"Si ma..."
"Ma nulla! Ha una bella faccia tosta a mettersi con Gally!" Brontolò ancora lui. Thomas alzò gli occhi al cielo, anche se era sorpreso quanto Minho, e Newt accanto a lui sobbalzò. Riaprì gli occhi di scatto, dato che stava camminando con gli occhi socchiusi, e cercò di tenerli aperti mentre se ne stroppicciava uno.
"Gally? Non parlavamo dei pancake di tua madre?" Domandò confuso risistemandosi lo zaino in spalla.
"Si, ma tre isolati fa. Newt, la conversazione è passata a Teresa che stava con Gally!" Spiegò Minho, mentre l'altro, in mezzo ai due, si perdeva a guardare il biondo alla sua sinistra con aria persa.
"Stava con Gally? Dio, e non te l'ha detto!?" Minho sospirò esasperato, e accellerò il passo per superarli, e il moro si lasciò sfuggire una risatina.
Si erano svegliati di buon umore, fin da quando Minho aveva preso a cuscinate Thomas per svegliarlo.
E questo fin quando Newt non si era svegliato correndo come un fulmine verso il bagno. Probabilmente a vomitare. Era uscito per farsi raccontare cosa fosse successo la sera precedente, e Thomas un po' imbarazzato spiegò vago qualcosa, anche se tolse la parte in cui il biondo ci provava con lui.
Lui aveva annuito distratto, e Minho se la rideva per la sua espressione, ma il ragazzo era solo rientrato in bagno senza cambiare la sua espressione cupa, malinconica e confusa, e si era chiuso lì. Per troppo tempo, secondo Thomas.
Probabilmente era questo che aveva tormentato i suoi pensieri.
E poi, il fatto che si sentisse esausto per la notte passata a dormire si e no solo quattro ore, tra le parole con Minho, a i gemiti e le frasi sbiascicate nel sonno di Newt, di cui Thomas aveva solo capito caspio!, casa, mano, e male. Ci aveva provato, a collegarle, ma nulla.Quindi neanche Newt sembrava aver dormito tanto come lui, al contrario di Minho che aveva capelli e viso perfetti, come sempre.
"Rallenta, faccia di caspio!" Borbottò ancora Newt, dal quale Thomas non riusciva a scollare gli occhi di dosso.
"Non è colpa mia se la tua gamba è mal ridotta!" Fu solo lì che il moro si accorse della strana camminata dell'amico, tendente a scaricare il peso solo sulla parte sinistra del corpo, e a sobbalzare appena quando quella sopportava troppo peso.
Percorse e accarezzò con lo sguardo tutto il suo corpo, dai piedi che si muovevano scordinati, alle gambe che sembravano quelle di chi comunque si è allenato da una vita, ai fianchi, stretti, esili e dannatamente attraenti, pensò rosso sulle guance Thomas, al petto scosso dal respiro e dal vento che iscrespava nella maglietta leggera verdognola, fino al viso, che era contratto in una smorfia indirizzata a Minho, con i capelli che facevano capolino fin davanti agli occhi. Era bellissimo, caspio.
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Broken (Home) || Newtmas
FanfictionPuò essere letta da chi non conosce l'opera originale * Thomas riesce, in qualche modo, e con qualche difficoltà, ad affrontare il suo primo giorno alla nuova scuola della cittadella di New York. Già a conoscenza del suo segreto, la sorella è l'unic...