Ester
L'avevo fatto.
Avevo denunciato il mio patrigno, in tutti i modi in cui una persona poteva essere denunciata.
Senza Gianluca non sarei mai riuscita a racimolare tutto quel coraggio, quella forza necessaria per agire e reagire a tutto quel che stava accadendo intorno a me. Per Anastasia era stato altrettanto.
Entrambe non c'eravamo risparmiate, avevamo raccontato tutto ciò che sapevamo, tutto quel che avevamo dovuto affrontare per sopravvivere in quegli ultimi anni. Nei minimi particolari e dettagli, per filo e per segno, denunciai il mio patrigno anche per quelle sue continue minacce e violenze che rivolgeva alla mia persona. L'ispettore di polizia, che non era altro che un grande amico di Gianluca, aveva ascoltato con interesse tutta la nostra storia, incoraggiandoci e rassicurandoci che ben presto le cose sarebbero cambiate. Due denunce di quel tipo avevano un gran peso su una persona. Ci sarebbero state delle ripercussioni per la pantera, e i suoi sgherri, in più erano state avviate delle indagini. L'incubo stava per finire.
Io ancora non riuscivo a crederci. Non mi sembrava vero. Forse tutto quel che stavo vivendo era solo un sogno, perché quel giorno...era uno dei più belli della mia vita. La libertà era così vicina, ad un passo, che niente mi sembrava reale. Invece era tutto vero. E chi l'avrebbe detto che avrei raggiunto i miei sogni in un distretto di polizia?
Gianluca era in piedi, dietro di me, le sue mani sulle mie spalle. Era la sicurezza fatta persona.
Mi bastava incontrare i suoi meravigliosi occhi grigi per ritrovare quella serenità, quella grinta e voglia di farcela che bramavo da secoli.
Durante il racconto, davanti l'ispettore Morati, avevo avuto qualche incertezza, ma lui...la sua presenza, il sapere che era con me e ci sarebbe rimasto sino alla fine di quella storia, mi aveva dato la spinta necessaria per tutto ciò di cui io avessi bisogno.
Dio aveva ascoltato le mie preghiere, mi aveva inviato quest'angelo che di nome faceva Gianluca Amantea.
Eternamente grata.
La mia salvezza era finalmente palpabile.
Era come se potessi stringerla concretamente fra le mie dita.
" Presto potrai vivere la tua vita come una normale ventenne. Potrai fare tutto ciò che vuoi, nessuno t'impedirà di realizzare i tuoi progetti " sussurrò fra i miei capelli. Lo fece perché Anastasia dormiva sul divano, in quel momento, e non intendeva svegliarla. Eravamo nel salotto di casa sua. Dopo essere stati al distretto, si era offerto di ospitarci nella sua villetta fino alla fine delle indagini, qui...nella nostra cittadina.
Mi voltai verso di lui, intrecciando le dita con le sue.
Mi piaceva toccarlo, sentirlo vicino...sempre. Era una cosa che mi affascinava, mi riempiva di energia.
Rabbrividivo ed arrossivo ogni volta che mi sorrideva, mi parlava. Credevo che non sarei mai più arrossita davanti ad un uomo, che non avrei più trovato piacere nel stare con uno dell'altro sesso.
Mi sbagliavo.
Il suo tono di voce era diventata un'ancora di speranza per me.
Era il mio faro sempre accesso, un porto sicuro nel quale trovare ristoro.
" Senza di te niente di tutto questo sarebbe stato possibile. Il futuro resterà sempre incerto, ma questo lo è per qualsiasi individuo. Adesso è il mio presente che sta cambiando, e lo devo solo a te " ammisi con il cuore gonfio di gratitudine.
Per un folle attimo pensai a quel momento in cui mi avrebbe lasciata.
Non volevo. Non volevo perderlo.
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Broken Ice...l'amore è bianco o nero
ChickLitPrimo libro della duologia: Broken Una prostituta e un avvocato di successo. Ester e Gianluca. L'amore è bianco o nero, non può essere grigio. Non è un misto di qualcosa. E' AMORE. Lui sorprende e rende ogni cosa possibile... ___________________...