Ester
Settantatré come voto non era affatto male.
Per una che era stata bocciata l'anno prima ad un passo dagli Esami di Stato, con quattro materie ogni anno da recuperare, senza dormire le notti per il lavoro che era costretta a fare, non era niente male. Affatto.
Sì, me ne vantai. E cavolo, quel settantatré l'avevo sudato!
Il giorno degli orali, avevo tremato come una foglia fino all'arrivo del mio turno davanti a quella microscopica aula claustrofobica, ma tutto era andato bene, meglio delle mie aspettative. La commissione esterna ed interna, non si aspettava quella mia bella preparazione, quella meravigliosa tesina ben sviluppata e collegata. Erano le dodici e trenta del 2 luglio quando finii, e mi sentii la persona più libera e felice della Terra.
Uscendo dall'aula ricordo ancora il momento in cui alzai i pugni ed il volto verso il cielo in segno di vittoria.
Gli occhi lucidi, increduli.
C'ero riuscita. Ce l'avevo fatta...sì.
Gianluca mi aspettava in auto, appena fuori il plesso scolastico.
Un braccio fuori dal finestrino abbassato, lo stereo accesso, gli occhiali da sole a celargli gli occhi grigi. Era bellissimo, ed era mio. Tutto mio.
Quella sera stessa il nostro primo vero appuntamento diventò realtà, come promesso.
Cenetta romantica a lume di candela, passeggiata mano nella mano al chiaro di luna, che durò per tutta la notte, e parlammo del più e del meno. Ridevamo come matti ubriachi, ma non l'eravamo. Eravamo solo straordinariamente felici. Alle sei del mattino la pioggia ci aveva sorpresi mentre ci baciavamo in un parco, bagnandoci completamente dalla testa ai piedi. Trovammo rifugio in un bar del centro, prendendo cornetti caldi al cioccolato bianco e nero e del caffé macchiato. Poi dritti a dormire, ma chi aveva dormito?
Mamma, se sapessi quanto sono felice.
Dopo quella sera se ne susseguirono altre, se possibile ancora più belle. Il secondo appuntamento, il terzo, il quarto, il quinto, il sesto, il settimo, l'ottavo...infiniti incontri, appuntamenti, scappatoie.
Spesso ero andata a trovare Gianluca in tribunale, e quante volte c'eravamo baciati in segreto tra un'udienza e l'altra.
Era già passato un anno dal mio diploma, e ancora non mi sembrava vero.
Avevo trovato un piccolo lavoretto part-time come segretaria in uno studio ginecologico ben retribuito e nei week-end prestavo i miei servizi in un salone di bellezza. Nulla di straordinario, ma guadagnavo quel giusto da far condurre a me e ad Anastasia una vita dignitosa.
Ah, ed ero iscritta anche al primo anno di scienze dei servizi sociali. Gianluca mi aveva praticamente obbligata ad iscrivermi all' Università con mio profondo dispiacere. Non amavo studiare, ma sapevo che me l'aveva consigliato per il mio bene. La facoltà mi piaceva, adesso ero in procinto di dare il mio terzo esame. Ero ansiosa, ma la vita universitaria alla fine non era niente male.
Anastasia frequentava l'ultimo anno di liceo ed anche se ancora non me l'aveva detto, io e Gianluca sapevamo che stava frequentando un ragazzo della sua stessa scuola. Erano carini insieme, una sera l'aveva sorpresi darsi un bacio davanti ad un locale in centro.
Gianluca procedeva con il suo lavoro, lo studio legale ereditato da suo padre diventava sempre più grande. Tra segretarie, apprendisti ed avvocati in quegli uffici lavoravano circa una ventina di persone.
" Ti passo a prendere fra un'ora. Ho una sorpresa per te." mi aveva detto, nell'ultima telefonata fatta alle quattordici. Era da poco uscito da un'udienza in tribunale.
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Broken Ice...l'amore è bianco o nero
ChickLitPrimo libro della duologia: Broken Una prostituta e un avvocato di successo. Ester e Gianluca. L'amore è bianco o nero, non può essere grigio. Non è un misto di qualcosa. E' AMORE. Lui sorprende e rende ogni cosa possibile... ___________________...