" Grazie di cuore..."

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Gianluca

Era comodo andare in giro in tuta, mi piaceva. Ero più libero nei movimenti, più agile e meno impacciato. Non avevo bisogno di un abbigliamento formale anche di domenica, meno male.

Inoltre...ero attraente comunque, almeno per quanto mi aveva detto Ester.

La cara Ester.

Scossi la testa con un sorriso.

Prima di fare spesa avevo deciso di correre un po', ne avevo un assoluto bisogno per scaricare della tensione accumulatasi nelle membra e per schiarirmi le idee. Era una bella giornata di sole, potevo permettermelo. L'estate era alle porte, ormai. Mi sentivo in gran forma quella mattina.

Corsi a perdifiato lungo i vialetti delle villette adiacenti alla mia, gli auricolari nelle orecchie che diffondevano delle gradevole musica.

Con il corpo madido di sudore entrai in un supermercato soltanto dopo una buona ora di corsa, ma dovevo fare presto.

Avevo promesso alle due ragazze che mi attendevano a casa che non avrei fatto tardi.

Comprai frutta, verdura, un secondo già pronto e qualche pasticcino.

Ero ormai sul vialetto di casa mia, con le buste ben cariche in mano, quando prese a vibrare il mio iPhone nella tasca a marsupio della felpa leggera che indossavo.

Poggiai le buste davanti la porta d'ingresso ancora chiusa e risposi alla chiamata.

" Fratellino, sono consapevole del tuo odio nei miei riguardi ma...oggi siamo stati invitati dai nostri vecchi per cena, ci sarai? Nel caso deciderai di venire c'è bisogno che io mi porti un giubbotto anti-proiettile? "

" Rico, non ti odio." esordii io, anche se un po' alterato " semplicemente avrei voglia di picchiarti fino al sangue, ma sei mio fratello e ti conosco mooolto bene, non è ancora facile da digerire quel che hai fatto con Laura, dammi tempo e riuscirò a vederti senza la voglia di ucciderti. Ok?"

" Quindi? Per stasera? Cosa dico alla mamma ed al papà?"

" Non ci sono, rimango a casa mia." affermai convinto. Inoltre, non volevo lasciare da sole le due ragazze...non più del necessario.

" Il solito lupacchiotto solitario. Piuttosto, Laura non fa che assillarmi per te. Perdona quella ragazza o non mi darà tregua."

" Prima ci vai a letto e poi ti annoia? Da quanto ho un fratello così idiota e stupido che invece di ragionare con il cervello fa prevalere le parti basse?"

" Perdonala, ok? Io non voglio grane. Mi piace essere uno spirito libero." dichiarò con tono allegro.

Un amaro sorriso mi affiorò sulle labbra: " Credimi se ti dico che tu sei più in gabbia di qualsiasi altro"

" Non fare il moralista con me, non sei tu il fratello maggiore."

" Per tua fortuna, Rico. Per tua fortuna." puntualizzai calcando il suo nome con tono duro.

" I vecchi Amantea ci rimarranno male che il loro figlioletto preferito non sarà a cena questa sera, ma è una scelta tua."

" Buona giornata, Rico. Ho da fare." lo salutai sbuffando.

" Luca, ti sei cacciato in qualche guai? Ti sei innamorato di un'altra? Laura è preoccupata."

" Doveva pensarci prima di andare a letto con te, ti pare? Voi due siete più simili di quanto non crediate."

" E' successo, ok? Eravamo ubriachi e...tu non c'eri. Se fossi venuto alla festa con noi invece di startene sempre dietro ad una scrivania tutto questo non sarebbe successo."

Broken Ice...l'amore è bianco o neroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora