- Capitolo 6 -

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Non ho chiuso occhio, da quando sono andata a letto, la testa invece di riposare elaborava, pensavo alla litigata avuta con mio padre, a Deamon, il ragazzo misterioso che aveva innescato la mia curiosità, così mi ritrovo alle 5 di mattina a guardare fuori dalla mia finestra la casa accanto, quella dove ora ci vive Deamon.

Da quando sono andata a letto non ho visto accendersi una luce, sarà a casa? con chi sarà ? mille domande mi frullano in testa

" ma che cazzo te ne frega Sky ?" mi riprendo da sola

Mi allontano dalla finestra, apro lentamente la porta di camera mia e in punta di piedi scendo le scale, apro la porta di casa il più velocemente possibile e in un batter d'occhio sono fuori che corro verso il bosco.

Inizio a correre nella forma umana, senza mai fermarmi o guardarmi indietro, corro e basta.

Vedo scorrere, durante la mia corsa,  alberi e cespugli, non mi fermo davanti a nulla salto i tronchi di alberi caduti evito gli animali che incontro durante la mia corsa, mi sento libera non ho nessuno che mi insegue che mi dice come comportarmi, mi piace correre.

Una volta arrivata alla radura dove vi è la cascata mi fermo sedendomi su un masso a riprendere fiato.

Il bosco tace, nessun animale in giro, ne predatore ne preda, siamo solo io e il silenzio

Non mi accorgo del tempo che passa, fin quando il sole fa capolino dalle chiome degli alberi, mi alzo dal masso do un' ultima occhiata alla cascata poi torno indietro.

Quando raggiungo casa, dormono ancora tutti, così entro e mi chiudo in camera come se niente fosse .

Mi faccio una doccia calda per riscaldare il mio corpo infreddolito.

Una volta in camera apro l'armadio estraendo una felpa che è il doppio di me e un paio di jeans, mi pettino il groviglio di capelli che mi ritrovo, mi avvicino alla finestra per aprire le tende e far entrare un po' di luce

L'occhio mi cade sulla casa accanto facendomi rimanere paralizzata.

Deamon è affacciato alla finestra che fuma, guardando nella mia direzione, ci fissiamo per un tempo indeterminato, sul suo viso appare un ghigno che puntualmente mi fa battere forte il cuore.

Indignata dalla mia reazione e dalla sua arroganza gli faccio il medio e mi rigiro, intenzionata ad andarmene da li a far colazione.


In cucina apro tutte le ante degli armadietti in cerca delle fette biscottate, una volta preso un pacchetto prendo la marmellata all'albicocca e ce la spalmo sopra


Sento mia madre che si alza seguita da mio padre, quando entrano in cucina trovandomici rimangono un attimo sorpresi, non ci faccio caso, continuando a fare quello che stavo facendo


Mia madre mi si avvicina lascando un bacio sui miei capelli


" buongiorno tesoro"


" giorno " le rispondo dopo aver inghiottito la fetta biscottata

Io e mio padre non ci guardiamo, vedo mia madre fargli dei gesti, una volta terminata la colazione mi alzo saluto e esco .

I ragazzi capiscono che il mio umore è nero, così , intelligentemente, mi lasciano in pace.

Durante la lezione di storia mi ritrovo a pensare a Deamon, quel ragazzo ha scatenato in me una curiosità che nessuno aveva mai scatenato.

Il suo atteggiamento mi incuriosisce, i suoi occhi mi incantano, la suo voce mi ammalia, il suo odore mi stordisce.

Ha qualcosa che mi attira a lui, vorrei parlarne con qualcuno, ma sono sicura che mi prenderebbero per pazza

Le lezioni fortunatamente sono terminate, credo che oggi mi rinchiuderò in camera a dormire.

Il mio sperato piano d'azione, purtroppo, non è fattibile, perché una volta entrata in casa, sento il suo odore, senza rendermene conto mi ritrovo a seguirlo, giungendo in cucina  

" ciao tesoro " mia madre è intenta a impastare l'impasto che presumo sia dei dolci, nel mentre Deamon la guarda

" mmh" non riesco a dire nulla, sono senza parole

che diavolo ci fa in casa mia ? con mia madre ? nella mia cucina ? sulla mia sedia ?

Deamon si gira a guardarmi, sollevando le labbra carnose in un sorriso mozzafiato

" ciao Sky "  amo come pronuncia il mio nome

" ehm... si "  ok che cazzo ho detto ? meglio se me ne vado se non voglio fare altre figuracce

faccio dietro front pronta a sparire dalla sua vista quando mi sento richiamare

" Sky " non riesco a muovermi, vorrei correre andarmene subito ma le gambe non mi rispondono

" Sky" ripete l'ammaliante voce facendo venire mille brividi sul mio corpo

mi giro a guardarlo, ci fissiamo per un tempo indeterminato, ci stiamo studiando, occhi marroni contro occhi azzurri

Si alza mostrando il suo metro e novanta di statura contro il mio metro e sessantacinque, si avvicina fino a toccarci, la sua mano si alza, con gli occhi ne seguo il movimento, la posa sulla mia guancia accarezzandola delicatamente, i nostri occhi sono ancora fissi a guardarsi, il cuore mi batte a mille ho paura che lo possa sentire, non penso più a mia madre che può guardarci a bocca aperta o a chi possa entrare e vederci in questa situazione, in questo momento siamo io e lui

La sua bocca si apre, dice qualcosa che non riesco a capire

" come ?" cerco di farmi ripetere ciò che ha detto

Si abbassa fino a posare le sue labbra sul mio orecchio scatenandomi un fremito, poi sussurra

" MIA"


  














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