Terzo Capitolo

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Harry era come pietrificato non riusciva a dire nulla, ne fare nulla era sicuro di non essere inventato nulla, quel ragazzo era, quello che da due mesi a questa parte con quei suoi occhi gli mandava a fanculo il cervello completamente. Erano stati gli occhi a far capire tutto a Harry come non riconoscerli? Come non riconoscere quei occhi che per due mesi e ancora adesso erano nei suoi sogni? Quei occhi capaci di fargli provare sensazioni ed emozioni che non aveva mai provato, perché anche se li sognava quando poi la mattina si svegliava, li aveva costantemente in mente tutta la giornata, quei occhi così azzurri da illuminare un pianeta, così limpidi, e puri, Harry era sicuro che il suo cuore aveva cessato di battere, che mancava poco al suo decesso, e si disse che questo era un bel modo di morire, morire per due occhi così andava più che bene.A risvegliarlo definitivamente fu Niall, che da dieci minuti si stava chiedendo perché dell improvviso  cambiamento di Harry, aveva notato il suo irrigidirsi e il suo fissare costantemente un ragazzo in particolare.
"Harry, tutto apposto? Ti senti bene?" chiese Niall, era preoccupato infondo il suo amico era da poco uscito dall'ospedale, aveva sempre il timore e la paura che gli potesse succedere qualcosa.
"Come? Oh si Nì, tutto apposto.."
Harry menti forse per la prima volta a Niall, menti omettendo  che in realtà aveva incontrato finalmente il suo tormento, il suo dolce
tormento. Ma non si sentiva pronto voleva prima esserne sicuro, voleva guardare da vicino quei occhi e perdersi dentro, e lasciarsi trasportare via, voleva abbracciare quel ragazzo e dirgli semplicemente "grazie", ma non fece nulla di tutto questo almeno non ora.
"Se lo dici tu, ho visto un bar che vendeva delle ottime ciambelle, ci andiamo vero?" chiese Niall, che per poco non saltellava sul posto
"Certo, non so come tu faccia a vedere cibo ovunque davvero!"
Harry ormai aveva smesso di stupirsi di quanto il suo amico era in grado di mangiare, gli sorrise per poi guardare un'ultima volta quel ragazzo e avviarsi con il suo migliore amico al bar.

~
Louis aveva da poco finito le prove, durante la sua parte, era certo che qualcuno lo stesse osservando, ma non in maniera normale, ma in modo ossessivo, ma no poteva esserne sicuro dato che non aveva guardato davanti a se, perché la musica semplicemente lo trasportava, lo trasportava lontano, i piedi si muovevano da soli, era come trovarsi in perfetta sincronia con tutto, amava questa sensazione. Una volta finte le prove, si avvio verso la sua macchina, chiamando Zayn
"Lou" rispose il moro, l'aveva rifatto l'aveva svegliato di nuovo dal suo sonnellino pomeridiano, eppure lo sapeva ma inutile continuava.
"Zayn stasera voglio divertirmi, voglio bere e niente dovevo dirtelo!"
"Sono le quattro e tu lo sai che io a quest'ora dormo cazzo Lou, dirmelo a voce no?" chiese il moro per poi riaffondare la testa nel cuscino, se stasera anche Louis voleva divertirsi aveva bisogno di dormire più che mai.
"E dopo che divertimento  c'è scusa? "rispose Louis ridendo, per poi riattaccare e lasciando il suo amico al suo sonnellino.

~
"Queste ciambelle sono le migliori davvero!"
"Niall è la quarta, tra un po cospargerai di zucchero tutta  la città"
"Sei solo geloso, che io mangio tanto e non ingrasso e tu si" rispose il biondino ridendo, per poi guardarlo c'era qualcosa che lo turbava, eppure non gli aveva detto nulla, ma non avrebbe insistito conosceva Harry prima o poi doveva parlarne e lui sarebbe stato li ad ascoltarlo.
"Ciao ragazzi, questa sera c'è una festa, questi sono degli inviti, ovviamente sono gratis, basta portare solo una bottiglia di alcool, vi aspettiamo"
Harry prese il volantino l'invito che la ragazza gli aveva dato, era una festa stile americano, musica, casa con piscina e alcool la volontà, improvvisamente si chiese se anche il ragazzo dagli occhi azzurri ci sarebbe andato, scaccio via quel pensiero immediatamente.
"Che ne dici andiamo?" chiese Niall ormai alla sua quinta ciambella, Harry ride per poi annuire, doveva iniziare una nuova vita, e si era promesso di provare tutto e avrebbe iniziato da qui, da questa festa.

~
Zayn era sempre stato un ragazzo solitario, sicuro sulle cose, che viveva e aveva una concezione della vita tutta sua, non aveva regole e odiava chi le dettava per lui,voleva essere libero, non voleva limiti nella sua vita e aveva fatto di tutto questo nel corso della sua vita la sua arma contro tutto e tutti. Poteva sembrare un ragazzo menefreghista, egoista ma in realtà non era così, era soltanto una maschera che usava per non essere colpito. Lui che nella sua vita ne ha dovute passare tante, dal l'abbandono dei suoi genitori, alla successiva adozione in una famiglia di cui lui non si era mai sentito partecipe, per poi andare a vivere da solo, perché aveva bisogno dei suoi spazi, voleva passare le giornate a disegnare, a volte disegnava anche sui muri, non aveva un idea precisa semplicemente la prima cosa che gli passava per la testa. Aveva conosciuto Louis a quindici anni, era stato da poco adottato e odiava il mondo l'unica cosa che voleva fare era stare solo, in camera sua non aveva chiesto lui di essere adottato quindi non gli importava di nulla. Prima di Louis non aveva avuto amici, non gli interessava averli, ma Louis era entrato nella sua vita piano senza chiedere nulla, e senza fare domande improvvisamente sono diventati migliori amici.
Era un giorno di scuola normale, e a Zayn non andava, come suo solito, andare a scuola per questo decise di entrare alla seconda, decise di sedersi su una panchina mise le sue cuffie e si lascio trasportare dalla musica, poco dopo senti qualcuno picchiettare sulla sua spalla, alzo lo sguardo per trovarsi di fronte un ragazzo, con un capello grigio in testa, e degli occhiali da vista, gli sorrise e Zayn per la prima volta sorrise a qualcuno, inizialmente non voleva essere disturbato ma poi piano piano Louis si è creato un posto nella sua vita, con i suoi modi di fare simile si suoi, con quel carattere ora da "prepariamo una festa divertiamoci" a "levati dal cazzo mi dai fastidio" insieme ne aveva passate tanto, non si erano mai scambiati effusione, se non abbracci ma a parole non si sono mai fatto promesse ne nulla, non ne avevano bisogno sapevano che se Zayn aveva bisogno Louis era li pronto, stessa cosa per Louis, una volta insieme finirono anche in prigione giusto una notte,la loro è quel l'amicizia che si racconta ai bambini, quando ti chiedono il significato della parola "amico".
Zayn non aveva più dormito dopo la chiamata di Louis lo aveva svegliato ed rimasto a fissare il soffitto contemplando il suo disegno che aveva fatto due giorno fa sul soffitto e sorrise dandosi del matto, decise di alzarsi e scendere giù in cucina aveva fame, nonostante era magrissimo mangiava in continuazione, era più forte di lui, apri lo scaffale e prese due fette di pane per poi spalmarci  sopra del burro d arachidi, senti suonare alla porta, si chiese chi poteva essere a quell'ora, apri la porta e quello che si trovo di fronte non era certo quello che pensava, guardo il ragazzo davanti a lui, indossava un paio di jeans chiari, una canottiera e una camicia blu sportiva, legata nella vita. Zayn degluti più volte pensando che quello era il ragazzo più bello e sexy da morire, si morse il labbro per poi riprendersi dalla sbandata era pur sempre un bad boy.
"Liam, cosa ti porta qui a casa mia?" chiese con un il suo miglior sorriso
"Ecco..volevo chiederti dello zucchero.." dal tono con cui Liam lo aveva risposto Zayn capi di aver fatto colpo, nessuno poteva resistergli.
"Dello zucchero? sei sicuro? Non sei qui per me.." disse l'ultima frase indicandosi
"Sei ancora più presuntuoso, in realtà no, volevo solo chiederti a che ora inizia sicuro la festa"chiese Liam, che stava combattendo una guerra contro se stesso, dato che il suo unico pensiero era stato da quando Zayn gli aveva aperto la porta, vestito con degli skinn neri, e una contatori a bianca, per l'aggiunta a piedi nudi, di sbatterlo al muro e baciarlo, si era reso conto dell'effetto che aveva fatto su di lui, e sorrise guardandolo.
"La festa, allora ci vieni sicuro comunque inizia per le dieci" rispose Zayn mordendosi il labbro.
"Perfetto allora ci vediamo li.." chiese insicuro Liam, va bene che Zayn lo aveva  squadrato e tutto, ma non era sicuro che provasse qualcosa, in risposta Zayn si avvicinò a Liam,e stringendosi contro di lui, gli sussurro all'orecchio
"Mi piaci vestito così, ci vediamo stasera contaci" disse per poi allontanarsi e chiudere la porta, era suo, doveva essere suo.

Legame  Indescrivibile  ~Larry Stylinson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora