Primo capitolo

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Harry chiuse la porta della sua ormai vecchia stanza dell'ospedale ,e scese giù con sua madre e il suo migliore amico, sali in macchina, chiuse gli occhi un'attimo e davanti a se ebbe la scena dell'incidente

"Mamma ci vediamo fra die giorni allora" disse Harry urlando dal cortile di casa, sorrise vedendo sua madre che correva giù per abbracciarlo
"Fai il bravo e tu Chris guida piano!" disse la donna guardando quello che  da un'anno era il ragazzo di suo figlio, avevano deciso di andare in campagna per due giorni, per stare un po da soli.
"Certo signora non si preoccupi!" disse sorridendo, Harry abbraccio di nuovo sua madre per poi salire in macchina e partire. Il viaggio procedeva bene mancava ancora un'ora per arrivare a destinazione, Harry era indeciso su che canzone mettere mentre Chris diceva che voleva sentire cantare lui.
"Non se ne parla!" disse ridendo
"Eddai, una piccola parte" disse Chris sporgendosi per baciarlo
"E va bene" disse Harry.
Proprio mentre stava per intonare le note della loro canzone, un pazzo a tutta velocità e contro mano, gli finisce adosso, non hanno neanche il tempo di guardarsi di capire cosa stia succedendo ne di dirsi guardandosi "Ti amo" prima del inevitabile. Per Chris non ci fu niente da fare, l'impatto era stato troppo forte, Harry era volato via dalla macchina, per finire sull'asfalto e prima di svenire penso solamente a sua mamma, al suo migliore amico e sussurrò un "Ti amo" leggerissimo prima di chiudere gli occhi.

Fu Niall a scuoterlo dai ricordi, vedendo che tremava tutto, lo abbraccio forte senza dire nulla, aveva capito tutto e decise di far sedere Harry con lui dietro, per poterlo abbracciare, e dargli forza, la madre davanti mise in moto dopo essersi asciugata una lacrima, vedere il proprio figlio per due mesi su un letto dell'ospedale  attaccato a mille macchinari, non era quello che aveva immaginato, doveva contare solo su di lei, ora che anche il suo ragazzo non c'era più, era stato un duro colpo venire a sapere che Chris  non c'è l'aveva fatta, per lei ormai era come un secondo figlio, per Harry fu ancora più doloroso, dopo due giorni dalla notizia le sue condizioni peggiorarono e fini in coma. Era sola, e anche Harry suo marito aveva deciso di abbandonarla dopo poco la nascita di Harry, ha dovuto affrontare tutto da sola, le tasse, i giochi per il suo bambino, la scuola, ma fortunatamente Harry è sempre stato un bambino che non ha mai preteso troppo ha capito fin da subito la situazione, e già a sedici anni  si divideva tra scuola e lavoro, ma ora sulla soglia dei vent'anni, Elisabeth ha deciso di cambiare tutto, una volta arrivati a casa avrebbe informato Harry del trasferimento a Doncaster, aveva avuto l'opportunità di un nuovo posto di lavoro, molto redditizio così Harry avrebbe iniziato il college di fotografia.
Una volta arrivati a casa, Niall ed Elisabeth aiutarono Harry ad entrare in casa, era ancora sconvolto. Harry si guardo attorno, guardando quella casa, finalmente era fuori da quel incubo doveva solo dimenticare adesso e vivere una nuova vita, sali sopra in camera sua, buttandosi sul letto era sfinito.
"Sei diventato ancora più alto!" disse Niall entrando in camera dell'amico per poi sedersi alla scrivania
"Davvero? Sei tu che sei sempre basso" disse il riccio con una smorfia che ricordava vagamente una rana
"Sempre spiritoso, allora? di cosa mi dovevi parlare? "disse il biondino sbattendo le mani
"Si, ecco vedi, probabilmente mi prenderei per pazzo Nì, ma dicono che quando si è in coma si è in uno stato tra la vita e la morte, il filo e sottilissimo e tipo dormiveglia, il fatto che se parli a una persona in coma e quest'ultima ti sente è vero, ti ho sentito tutte le volte a te e a la mamma. Ma poi quando rimanevo solo..succedeva una cosa nella mia mente.." disse guardando l'amico, che annui come per dirgli di continuare. "Succedeva che così all'improvviso dal nulla, vedevo due occhi non troppo grandi normali, ma su un colore capace di illuminare un intero pianeta, erano di un azzurro forte, con una luce particolare all'interno, e poi due rughe ai lati degli  occhi, quando sorrideva , succedeva sempre, ora non so in che l'asso temporale ma succedeva..Nì io non conosco quel ragazzo e non so neanche se esiste." disse passandosi una mano nei capelli, per poi guardare l'amico aspettando che si scoppiasse a ridere per la situazione ridicola, invece Niall lo capi, come aveva sempre fatto.
"Quello che succede in questi casi, è qualcosa che non si può spiegare, perché è come se tu stessi sognando ma in realtà non sogni, non so se mi spiego, non sei nelle facoltà mentali, non sto dicendo che sei pazzo Hazza, io ti credo, e ti dico che forse questo ragazzo c'entra qualcosa con te, oppure farà parte in qualche modo della tua vita!" disse il biondino guardandolo
"Non so cosa pensare..e se lo sognassi anche stasera?" chiese il riccio, spalancando gli occhi
"Allora, forse è il tuo angelo custode, non so Harry, ma lo scopriremo! Ora andiamo a mangiare, lo sai che amo le patatine  fritte di tua madre!"disse il biondo prima di abbracciarlo forte, gli era mancato il suo migliore amico, ogni giorno andava in ospedale a trovarlo, sperando in un miglioramento, Harry era l'unico amico stretto che aveva qui a Londra, lo aveva accettato subito nonostante il suo accento irlandese, e la sua abitudine di fare casino e mangiare a ogni giorno dell'ora, ma Harry aveva visto in lui, un'amico su cui contare, su cui essere sicuri di non essere mai soli, e così è stato.

Legame  Indescrivibile  ~Larry Stylinson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora