Continuavamo a nuotare fin quando sentii un forte bruciore al polpaccio.
Nonostante non toccassi, cercai di alzare la gamba per vedere cosa c'era che non andava.
E notai una ferita, e del sangue che si spargeva nell'acqua.
«Cazzo.» dissi cercando di calmarmi senza agitare la gamba nell'acqua salata.
«Andrè ? Tutto bene?» chiese Ale nuotando velocemente da me, siccome l'avevo superato da un pezzo.«Ma che hai combinato?» chiese cercando di mettere il mio braccio attorno le sue spalle bagnate.
Con una mano si aggiustò il ciuffo, e fu un movimento che mi piacque tantissimo. Era così fico.
«La smetti di guardarmi e mi aiuti a portarti sulla nave prima che ci lasciano qui.» disse mentre cercava di nuotare
«Tranquillo non mi dispiacerebbe fare a nuoto fino a Capri con te, non è molto distante.» risposi mentre cercavo di stringermi con una mano il ginocchio sofferente.
«Ovvio anche a me non dispiacerebbe, ma dovrei portarti io, e sai com'è, ci ritroveremo sulla spiaggia affogati.» disse serio mentre continuava a nuotare.
Più lo guardavo più sorridevo
Era tutto così strano, forse anche sbagliato. Ma era così fottutamente bello.Arrivammo sulla nave e appena la mia gamba uscì dall'acqua iniziò a perdere molto più sangue.
Era una ferita al lato interno del polpaccio, non molto lunga, ma di sicuro profonda.
Mentre salivo la scala, le persone si avvicinavano e sentivo persone bisbigliare mentre Ale continuava ad accompagnarmi da qualcuno che potesse medicarmi.
"Guarda la gamba, potrebbe essere stato uno squalo(?)" sentimmo dire da una signora che si teneva stretto il figlio.
Io e Ale ci guardammo e scoppiammo a ridere.Arrivammo nell'infermeria, una dottoressa mi visitò.
Poteva avere una ventina d'anni.
Asciugò tutto il sangue sceso fino al piede, e mi spiegò che di sicuro avevo urtato contro uno scoglio.
Da fuori la porta notavo Alessandro che mi fissava, di sicuro sperava che la dottoressa mi togliesse le mani di dosso.
Era pazzesco che un ragazzo era geloso di me.Uscii dall'infermeria zoppicando con 4 punti e una fascia bianca che spiccava con la mia abbronzatura.
Senza parlare andammo in camera e ci sdraiammo sul letto.
«Cosa vuoi fare?» disse picchiettando con la mano sulle lenzuola fresche.
«Di sicuro non quello che stai pensando, non con la gamba così.» gli risposi serioIniziò a ridere, ed in quel momento non capii più niente e lo baciai con sguardo serio.
Avevo la gamba immobile, e stavo cercando di stare il più fermo possibile, poi lui si mise sopra di me seduto e continuò a baciarmi.
Dopo qualche secondo decidemmo di giocare con la play e nel bel mezzo della tranquillità gli dissi
«Sai, ehm, quando stamattina stavo aspettando te e Lola a colazione, ho visto Luca.»
«Si, e allora?» chiese continuando a fissare il gioco intento a battermi
«No niente, solo che praticamente ha minacciato di uccidermi.» spiegai ridendo
Non lo guardai, ma notai che il mio personaggio continuava a dare pugni al suo, mentre quest'ultimo era immobile.
«Deve permettersi di metterti una sola mano addosso, e giuro che lo castro.» disse serio guardandomi intensamente negli occhi
«Hahahahah addirittura, mi proteggeresti da un ragazzo che sembra un armadio?» chiesi ironico
«Si, questo è poco» mi rispose tornando con lo sguardo al gioco cliccando 'PLAY'
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•INNAMORATO DI LUI•
Romance«Anche io ero innamorato. Innamorato pazzo, con l'unico difetto.. che lui era un ragazzo.. ed io anche.» Andrea un ragazzo di 17 anni si innamora di lui, Alessandro, di 18 anni. Due ragazzi bellissimi e pieni di ragazze che gli girano intorno, ma a...