Finimmo di giocare con la play.
Continuavo a massaggiarmi la gamba che mi faceva un male cane mentre Ale andò a prendermi un succo alla frutta.Notai il suo cellulare illuminarsi, era un messaggio.
MESSAGGIO DA DANIELE:
"Comunque ottimo lavoro, c'è cascato in pieno eh."
Non capivo chi fosse, ed ero troppo curioso, più che altro perché era un ragazzo.
Mi accertai che Ale ancora non stesse tornando dal bar, e provai a sbloccare l'iPhone.
«Che idiota non ha nemmeno la password.» dissi a bassa voce grattandomi la fine dell'occhio.Aprii i messaggi, e lessi i messaggi con questo Daniele.
Daniele :" Ricordati che questa cosa scade tra due giorni"
messaggio del 15 luglio, il giorno che incontrai Ale sulla nave, quando parlammo vicino alla ringhiera.
Ale :" Tranquillo, ma ricordati che è una scommessa e che poi devi darmi i soldi se ci riesco.
Ps: ho scoperto che si chiama Andrea."Posai con tranquillità il cellulare sulle lenzuola, cercando di capire cosa stesse succedendo
Chi era questo ragazzo, come sapeva Alessandro il mio nome prima che mi parlasse quel giorno.
Poi arrivai ad una conclusione.
Era una messa in scena, era tutto finto, era una fottuta scommessa.
Iniziai a sentire un brivido nello stomaco.
Una lacrima calda mi rigò il viso, per scivolarmi sul mento.
Alessandro tornò come se niente fosse e chiuse la porta con il piede, siccome in mano aveva una bevanda arancione e della Coca-Cola.
«Ecco a te.» disse porgendomi la bevanda arancione.
Notò che fissavo il nulla, così posò la bevanda sul comodino, un'azione seguita dalla domanda «Cosa succede?» con tono serio.
«Che succede?» chiesi girando la testa per guardarlo negli occhi.
«Succede che mi stai prendendo in giro, che fai schifo.»
Notai il suo sguardo confuso e impaurito. Non l'avevo mai visto così.
«Cosa intendi?» chiese poggiandomi la mano sulla spalla.
Feci un movimento con il braccio per fargli scivolare la mano anche se non lo volessi.
«Oh tu lo sai benissimo cosa succede. Mi stai prendendo in giro, é tutta una scommessa vero? Mi hai visto, ti sembravo facile e ora io dovrò dimenticare tutto perché sei riuscito a portarmi a letto?»
«No, non è così com'è credi» gli saltai addosso e gli bloccai le braccia con le ginocchia.
«Senti hai rotto il cazzo, ho letto i messaggi. Ah e sei anche un coglione perché non hai messo la password, ma comunque fai schifo perché mi hai preso in giro, dopo che mi sono fidato di te»
«No lasciami spiegare perché in realtà io..» stava per dire
«Lasciami stare, ora che tu provi o no qualcosa non mi interessa.»
Dissi poi gli tirai un pugno.
«E perché questo pugno?»
«Perché come hai detto tu non fai scenate ma parti direttamente con i pugni, beh anche io. Perché non sono una femminuccia, e nemmeno tu. Quindi sta cosa non potrà mai funzionare.»
Mi alzai, e andai di corsa fuori, poi tornai e gli dissi
«Ah e le mutande della Calvin Klein te le ho lasciate nel terzo cassetto, lavate stirate e piegate, ciao.» dissi sbattendo la porta.
Andai in camera e lì mi sentii una ragazzina perché le lacrime scendevano da sole.
«Anche io non provo niente per lui» continuavo a dirmi, ma sapevo benissimo che porcaputtana non era così.
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•INNAMORATO DI LUI•
Romance«Anche io ero innamorato. Innamorato pazzo, con l'unico difetto.. che lui era un ragazzo.. ed io anche.» Andrea un ragazzo di 17 anni si innamora di lui, Alessandro, di 18 anni. Due ragazzi bellissimi e pieni di ragazze che gli girano intorno, ma a...