Era già passato un giorno, praticamente era la giornata in cui tutti saremmo scesi e tornati a casa.
Io ero terrorizzato... Perché ? Perché doveva finire già? E perché proprio in questo modo?
Avevo fatto di tutto per provare a tenerlo, tutti quei litigi, tutte quelle ragazze rifiutate, per poi ? Perderlo ancora? Nah. Non sono io questo.. Ormai m'aveva cambiato.
Mancava qualche oretta e la nave sarebbe arrivata al porto di Genova.
Nel frattempo io ero nella mia camera, Ale da qualche parte per la nave..
Avrei dovuto approfittare di quel tempo per stare insieme perché ovviamente poi dopo ci saremmo persi di vista.
"Abbiamo i cellulari.. Ma la nostra relazione, come si mantiene attraverso i cellulari(?)" pensai.
"Perché siamo così distanti." continuai.
Poi nel bel mezzo della mia tranquillità entrò Lola nella stanza.
«E tu che ci fai qui?» le chiesi alzandomi di scatto dal letto «Non si bussa?» continuai.
Sbuffò e uscì dalla stanza, chiuse la porta, bussò e chiese permesso, e dopo quella parola entrò ridendo.
«Ciao stronzetto. Come stai tutto bene? A me un amore. Posso parlarti, o vuoi fare ancora la principessina sul pisello.. Ops scusa.. Senti ho visto Alessandro!!! É qui sulla nave..» ripeté urlando con un sorriso a 32 denti.
«Già lo so.. L'ho già visto.» dissi serio gettandomi nuovamente sul letto.
«Ah wow. Pensavo.. Che avresti avuto una reazione un tantino diversa sai?» disse lei sedendosi comoda sulla poltrona bianca di fianco ai miei jeans appoggiativi sopra.
«Ci siamo già visti, ieri, abbiamo già parlato.. E niente.. Da domani sarà diverso.. » le risposi toccandomi un ciuffo di capelli ribelli. «Da stasera.» mi corressi.
«Caro Andrea, come sempre non riesco a capire. Illuminami.» disse accentuando l'ultima parola.
«Sono gay.» le ricordai «E sei anche mia cugina.» continuai sorridendo. Un sorriso che durò qualche secondo, solo per vederla sorridere.
Nonostante amavo Ale, Lola era la cosa molto importante per me.
Ogni volta che vedevo il suo sorriso mi venivano in mente i bei ricordi e le belle tirate di capelli che ci facevamo.
Dopo quella frase mi lanciò un cuscino addosso, e riuscii a proteggere con le braccia il mio dolce visino.
«Comunque.. No è che oggi quando scenderemo lui prenderà il treno, noi l'aereo.
Lui andrà a Milano, noi a Roma.. Praticamente due strade diverse, che non si incontreranno.» le spiegai con tono menefreghista, ma all'interno piangevo.
Potete pensare ciò che volete ma quando ti affezioni ad una persona il sentimento di tenerlo al tuo fianco é più forte.
«Scusa ma.. Non potete incontrarvi.. Qualche ora di treno..» chiese la dolce voce di fronte a me.
«Sembra facile a dirsi.. Ma forse è lui che vuole lasciar stare tutto questo mio piccolo è stupendo mondo.» le risposi alzandomi.
«Senti cambiamo discorso.. Ti va di andare in piscina?» le chiesi.
Era pomeriggio e si moriva di caldo, così andammo appunto in piscina.
Arrivati, scegliemmo delle sedie sdraio, ovviamente era pieno quindi ci toccavano quelle a bordo piscina.
Sfilai la maglietta alla tipo "Zac Efron" e attirai l'attenzione di alcune ragazze.
Poi mia cugina tolse i pantaloncini, e anche lei attirò l'attenzione di un gruppetto di ragazzi più o meno della sua età che fulminai con lo sguardo.
«Candela?» chiese con sguardo dolce.
«Boma!» urlai tuffandomi prima di lei.
Si tuffò poco dopo, è appena uscita si asciugò gli occhi.
Ovviamente tra cugini non mancano mai quegli schizzi di merdaa che odio a morte.
Dopo un po' di divertimento e nuoto, tornammo alle sedie sdraio.
Ci sdraiammo sotto al caldo sole per asciugarci.
Ero finalmente asciutto e pulito quando qualcuno mi schizzò.
L'impatto caldo freddo era bellissimo ma allo stesso tempo irritante.
Spostai gli occhiali da sole e vidi la persona che più volevo stesse di fronte a me.
Avete capito no? Era Ale.
D'improvviso, in quel momento non capivo molto ciò che desideravo, ovviamente avrei voluto continuare a stare con lui, perché con lui io stavo bene, ero me stesso.
Mi alzai e mi tuffai, appena riemersi lo baciai, davvero, lo tirai stretto a me e lo baciai. Come se ne avessi davvero bisogno. Perché ripeto, era ciò che volevo.
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•INNAMORATO DI LUI•
Romance«Anche io ero innamorato. Innamorato pazzo, con l'unico difetto.. che lui era un ragazzo.. ed io anche.» Andrea un ragazzo di 17 anni si innamora di lui, Alessandro, di 18 anni. Due ragazzi bellissimi e pieni di ragazze che gli girano intorno, ma a...