Continuavo a camminare per l'isola, ovviamente per ritrovare l'hotel avrei chiesto indicazioni.
Avevo le mani nelle tasche della tuta, ed una maglia sottile aderente, tutto ciò attirava l'attenzione di ragazzine sedute ai bar.
Ma a me non importava più, è come se ora l'unica cosa che aveva senso in questo mondo per me, era capire se Ale davvero mi amava.Vidi una ragazza farmi una foto da lontano, così le andai vicino e
«Scusa ma mi hai fatto una foto?»
«Hm.. No..»
«Ah e chi è quello? Il mio sosia.. Ha persino i miei stessi vestiti.. »
«Oddio scusaci tanto» disse con aria ansiosa pensando che fossi arrabbiato
«Tranquilla. Hahaha la mandi alle tue amiche ?» chiesi appoggiando le braccia sul tavolino fresco del bar
«In realtà c'è una nostra amica molto carina, che non è potuta uscire, le piacciono i tipi come te, e volevo fargli vedere la tua foto»
«Ah ho capitoo, ma sai qual è il problema (?) Sono qui di passaggio, e sono Gay.» dissi svoltandomi senza nemmeno salutarle con un sorrisino.
E riuscii a sentire «Ma allora è vero, tutti i fighi sono gay.»Non so perché l'avevo fatto, ma avevo voglia di fare qualsiasi cosa mi passasse per la mente in quel momento.
Dopo un gelato è una corsetta, andai a chiedere ad un signore dove si facevano i biglietti per la funicolare e mi indicò la strada
«Un biglietto grazie.»
«3,50€»
Avevo il biglietto e la funicolare era pronta così entrai, e dopo qualche minuto ero "in cima all'isola"
L'aria era perfetta, ed anche il panorama era fantastico.
Ero solo e stavo un amore.
Dopo un po' Lola mi chiamò
«Andrè dove stai?»
«Cosa è successo?»
«Niente, praticamente sono qui con Alessandro che dice che lo hai bloccato su whatapp, Facebook, non rispondi a chiamate e messaggi, mi sono preoccupata dove stai?»
«Sono sopra, cioè sono salito in cima all'isol..» stavo per continuare quando sbattei contro un ragazzo.
Era Luca.
«Ti chiamo dopo, ora non posso.»
Poco prima di staccare sentii dire da Lola
«È di sicuro nei guai»«Cosa c'è ?» chiesi
«Ah niente, anche io devo finire ciò che avevo cominciato..» disse sbattendomi contro un muro, in un altro vicoletto chiuso.
«Senti mi hai rotto il cazzo cosa vuoi farmi ancora? Ho salvato mia cugina da uno schifoso come te. Hai 18-19 anni e volevi una quindicenne, ci sono così tante ragazze ma perché proprio lei?»
«Perché è bellissima, ma ritornando a noi, so che il tuo amichetto ti ha aiutato, appena lo vedo uccido anche lui.» disse mettendomi la mano alla gola e stringendo.
«No, non permetterti di fargli qualcosa lui non c'entra.» dissi cercando di allontanargli la mano, ma era troppo forte.
Gli diedi un calcio nelle parti basse.
Si alzò e mi spinse per terra tirandomi pugni nella pancia e in faccia.
Di sicuro avevo la faccia piena di ferite, stavo davvero male perché avevo anche sbattuto la testa.
«Sai, avrei finito con te, ma dovrei continuare anche perché odio i gay, quindi alzati, non farmi sporcare di sangue.» notai che diceva quelle frasi, toccandosi la faccia.
«Che c'è ? Ti fa male?» dissi e appena cercò di tirarmi un pugno, sbatté il piede contro il muro.
«Me la paghi.»
Mi prese e gli tirai tre pugni, lui mi spinse contro il muro, e per qualche minuto persi la coscienza.
Ero scivolato per terra cercando di alzarmi.
Riuscivo solo a sentire.
«Ora ti faccio vedere cosa ti combino.» disse ma poi qualcuno lo fermò.
E vedevo due sagome litigare, sbattersi di qua e di là.
Ma i miei occhi non ce la fecero e si chiusero.
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•INNAMORATO DI LUI•
Romance«Anche io ero innamorato. Innamorato pazzo, con l'unico difetto.. che lui era un ragazzo.. ed io anche.» Andrea un ragazzo di 17 anni si innamora di lui, Alessandro, di 18 anni. Due ragazzi bellissimi e pieni di ragazze che gli girano intorno, ma a...