Ritornai di nuovo fuori a quella sala.
Era sera, stavo morendo di sonno.
«Eccoti, ma dov'eri, mi hai fatto spaventare..» disse Lola.
«Lola fammi un piacere vai in Hotel, io devo restare qui, scusami ma devo stargli il più vicino possibile» le dissi portando il mio sguardo all'unica porta che ci separava.
«Ma io posso anche...»
«No Lola vai in Hotel, dì al padrone che sei mia cugina e che il numero della stanza è ...»
«É? Che numero Andrè ?»
«15.. Il numero é 15» dissi come se mi stessi affogando
«Le tue valigie stanno sul letto, resta in camera mia.» continuai mentre si allontanava.Mi ero addormentato su quel pavimento grigio, quando un dottore esce finalmente dalla sala.
«Dottore..» dissi, poi tutto si fermò in gola guardando il suo sguardo fisso nei miei occhi.
«Dottore?»
«L'operazione, è andata bene. Abbiamo estratto il pezzo di vetro.. Abbiamo ricucito per bene tutto, qualche complicazione e sangue perso. Ma é come in coma. Non si sveglia. Abbiamo aspettato il momento che passasse l'anestesia. Ma niente.. Può essere causato da qualche botta che ha preso con la testa. Dobbiamo tenerlo sott'occhio»
Piano piano che parlava, in me tutto si congelava, e il resto era niente.
Ero così pieno di rabbia.
«Ora dov'è ?»
«L'hanno portato in camera. L'ultima di quel corridoio. »
Stavo per correre da lui quando il dottore «Ti do il permesso di vederlo e parlargli, ma non urlare troppo, con calma. Ah e un'ultima cosa, appena è venuto aveva questa caramella in mano, prima che perdesse i sensi ha detto di dartela.»
Annuii, presi la caramella e andai.Finalmente potevo vederlo.
L'ultimo ricordo era quello di quando gli misi la caramella in bocca.
Ora la caramella l'avevo io, era come una promessa.
'Mi ha dimostrato che mi ama e la caramella è tornata.'
«Ti amo.» gli sussurrai all'orecchio.
Mi sedetti al suo fianco su una poltrona.
Le luci erano spente. C'era solo una lampadina sopra il letto.
Gli tenevo la mano.
La stanza era piena di suoni, quello del battito del cuore per esempio, e vari fili attaccati al braccio.
«Perdonami.» gli dissi.
Non so se poteva sentirmi, ma gli diedi un bacio.
Non sapevo nemmeno se sarebbe stato l'ultimo bacio.
Ma in quel caso, sta volta avrei ucciso una persona.
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•INNAMORATO DI LUI•
Romance«Anche io ero innamorato. Innamorato pazzo, con l'unico difetto.. che lui era un ragazzo.. ed io anche.» Andrea un ragazzo di 17 anni si innamora di lui, Alessandro, di 18 anni. Due ragazzi bellissimi e pieni di ragazze che gli girano intorno, ma a...