The struggle - Grizfolk

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Capitolo 3

Respirai apertamente il profumo del corpo contro il mio e a fatica aprii gli occhi, mettendomi subito dopo una mano sulla bocca per sbadigliare.

"Ben svegliata" sussurrò una calda voce roca sotto di me.

"Che ore sono?" borbottai, sbattendo più volte le palpebre.

"Quasi mezzogiorno." Mormorò lui, baciandomi il capo "Hai dormito per undici lunghe ore"

"È tardissimo!" Mugolai ancora assonnata "Devo andare da Nate, sicuramente si starà chiedendo dove sia finita. Devo fare presto o—"

"O invece puoi restare qui al calduccio e farti un'altra mezz'oretta di sonno. Non farti pregare"

Ripercorsi mentalmente ciò che era accaduto l'altra sera. Feci un mezzo sorriso. Mi ero addormentata su di lui come i vecchi tempi, quando ancora il suo lavoro non lo rendeva così occupato e il mio ragazzo non sembrava odiare Tom in maniera così esasperata.

Sollevai lo sguardo e presi ad osservare il ragazzo.

"Da quanto sei sveglio?"

Lui abbassò lo sguardo su di me e abbozzò un piccolo sorriso.

"Da qualche ora, più o meno"

Spalancai gli occhi "Perché non mi hai svegliato? Mi sarei spostata sul letto e ti avrei lasciato dormire, saresti stato più comodo"

"Sembravi così serena mentre mi sbavavi addosso, non avrei mai potuto rompere l'incantesimo." Ridacchiò mettendo in mostra i suoi denti bianchi "D'altronde sono più comodo così"

I suoi occhi vivi e attenti brillavano sotto la luce del giorno di un intenso meraviglioso azzurro che faceva invidia anche al cielo e con questi mi scrutava intensamente, alla ricerca di un qualcosa di cui sembravo non essere a conoscenza, di qualcosa che sfuggiva dalla mia presa. Mi misero un pò a disagio, tanto che dovetti distogliere lo sguardo.

"Forse è meglio alzarsi"

Anche se avrei preferito di gran lunga dormire, dovevo incontrare Nate. Non mi vedeva da settimane e non sarebbe stato giusto passare tutto il mio tempo libero con il mio migliore amico e ignorare del tutto il mio fidanzato.

Poggiai involontariamente le mani sui suoi addominali per sollevarmi, esattamente un po' sopra la sua zona pelvica, e appena notai quello che avevo fatto le tolsi frettolosamente, arrossendo a dismisura.

"So che è il sogno di ogni ragazza poter toccare il mio fantastico petto palestrato ma potresti almeno chiedere prima"

"Adesso non esagerare." Balbettai rossa in viso, roteando gli occhi "Volevo solo alzarmi!"

Tom non riuscì a trattenersi e scoppiò in una fragorosa risata, puntando poi i gomiti sul divano e alzandosi leggermente.

"Aileen Joselyn Smith, è così facile prenderti in giro!"

Mi accigliai e incrociai le braccia al petto.

"Sto seriamente rimpiangendo i giorni in cui ti lamentavi di quanto non fossi all'altezza di recitare una dannata parte." Gli lanciai un'occhiataccia "Da quando hai acquistato tutta questa sicurezza in te?" Chiesi retorica.

"Probabilmente da quando sei partita per New York. Sapevo che, per quanto volessi, non avrei potuto contare su di te per sempre." Rispose serio lui ed io aprii la bocca per replicare e dirgli che sì, avrebbe potuto contare su di me sempre, ma mi bloccò ancora prima che pronunciassi mezza sillaba "Non so per quanto tempo ancora resterai con me. Davanti a te si prospetta un roseo futuro, potresti trasferirti ovunque tu voglia invece che restare qui." Si guardò distrattamente le dita della mano "Così ho cercato di non pensare a nient'altro se non al copione davanti a me, e anche gli ammiratori lì fuori mi hanno aiutato molto in questo"

Lay Your Heart On Me [A Tom Hiddleston Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora