"You were wild trying to set yourself free
I didn’t see the signs right in front of me"
Capitolo 8"Vorrei restare in questo posto per sempre. Credi sia possibile?" Chiesi ingenuamente, respirando profondamente il profumo dell'erba appena tagliata e dei fiori poco distanti da noi.
Avevo deciso di invitare Tom a pranzo e lui aveva accettato senza esitazione, nonostante sapesse che io e la cucina eravamo compatibili come una marmotta e il Polo Artico, perciò aveva deciso di prendere lui le redini dei fornelli e...inutile dire che mai scelta fu più azzeccata.
Il ragazzo aveva davvero fatto progressi in cucina.
Dopo un pranzo con i fiocchi avevamo deciso di uscire dalla nostra tana e svagare un pò, dirigendoci al nostro parco preferito.
Era qui che andavamo quando volevamo uscire un po' e passare inosservati, senza fotografi in giro a caccia di qualche disperata foto di Tom. Naturalmente erano sempre presenti dei timidi ragazzi che gli si avvicinavano per una foto o un autografo, cosa che lo non infastidiva affatto. Diceva sempre che le attenzione degli ammiratori era nutrimento per l'anima di un attore. E non aveva proprio torto, supposi.
Era una giornata apparentemente tranquilla: un paio di bambini giocavano poco lontani dalla panchina in cui eravamo seduti e un gruppo di studenti chiaccheravano amichevolmente nella parte opposta rispetto a noi, accanto ad una graziosa fontana di marmo.
Io ero amabilmente sdraiata sulla fredda panchina con la testa poggiata sulle gambe di Tom, godendomi il quasi inesistente tepore del sole invernale mentre canticchiavo qualcosa a mezza voce.
Dovevo essere in paradiso o qualcosa del genere.
Attraverso i miei occhiali da sole potevo vedere Tom con le braccia poggiate sulla panchina e il capo inclinato verso l'alto, assaporandosi probabilmente anche lui la serenità del parco e la temperatura sorprendentemente mite della stagione. Lo vidi sorridere della mia spensieratezza e annuire leggermente verso il cielo.
Mi erano mancate così tanto quelle piacevoli giornate, solo io e lui, incentrate interamente sul relax. Anche Tom una volta ogni tanto avrebbe dovuto permettersi quei tipi di giornate e lasciarsi andare all'ozio, ma conoscendolo avrei scommesso che in mia assenza si era solo dedicato al lavoro e nient'altro, tenendosi occupato fino allo sfinimento.
Vidi, attraverso le lenti degli occhiali da sole, Tom abbassare con molta lentezza il capo e osservarmi. Arricciò il naso e allungò le mani verso il mio viso, afferrando le due aste ai lati del mio viso e allontanandole dal mio viso, sistemando poi gli occhiali nell'incavo della sua maglietta.
Aggrottai le sopracciglia e lo guardai confuso, in cerca di una spiegazione.
"Mi piaccciono i tuoi occhi. Non nasconderli da me"
Arrossì leggermente e alzai gli occhi al cielo.
"In realtà quelli avrebbero uno scopo ben preciso, sai. Tipo proteggermi dai raggi del sole e cose del genere" commentai ironica.
"I raggi del sole non sono così forti, Aileen." Spiegò lui pazientemente "Puoi resistere un pò senza, no?"
"Persona poco pretenziosa, uhm?" Gli lanciai un'occhiata divertita.
Si chinò leggermente su di me e "Non sai quanto" mormorò malizioso a bassa voce.
Risi e lo spintonai, facendolo ritornare al suo posto.
"Cosa?" Chiese lui fintamente stupito "Cosa ho fatto?"
"Sta zitto, Hiddleston" cercai di nascondere un sorriso e chiusi gli occhi.
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Lay Your Heart On Me [A Tom Hiddleston Fanfiction]
Fanfiction"Quando dovresti partire?" Chiese improvvisamente, cogliendomi ancora una volta di sorpresa. "Cosa c'è Hiddleston? Vuoi già cacciarmi dall'America?" Ridacchiai. Poi improvvisamente mi agitai perché forse non mi ero poi sbagliata così tanto. Rise aff...