Ogni sua azione iniziava con una corsa in moto.
Una corsa disperata contro il tempo, ma conciliatrice di pensieri liberatori, dolorosi e amareggiati. Una corsa che sfidava le leggi della logica, che aveva il sapore dell'urgenza, della voglia di arrivare sul fondo della questione.-Dove si trova quest'uomo adesso?-
Glielo aveva chiesto con un filo di nervosismo, ma aveva sempre e comunque cercato di mantenere un certo tatto che in quella situazione poco si addiceva ai suoi pensieri, aspettando una risposta che molto probabilmente gli avrebbe fatto prudere le mani.
Svoltando bruscamente verso il centro cittadino di Otawa, si era lasciato sommergere da mille pensieri ed aveva lasciato che essi gli affollassero la mente in modo confusionario e disordinato, eppure non aveva voluto soffermarsi troppo, non fino a quando tutte le tessere non sarebbero state finalmente al loro posto.-Non lo so... Non lo so davvero...-
Era un punto a suo sfavore non sapere dove si trovasse quell'uomo e forse nemmeno Dio era in grado di prevedere e sapere ciò che avrebbe voluto fargli se avesse avuto la sfortuna di capitare sotto le sue mani, ma aveva prima di tutto bisogno di riscontri nelle parole di Lena. Doveva almeno documentarsi prima di procedere con qualsiasi azione.
-Cosa hai intenzione di fare? Naruto ti prego... Non nominare Sakura, né me. Vogliamo solo la pace, ti prego.-
Il dover aspettare, l'essere costretto a seguire più il cervello che le mani o il cuore, però, era una cosa che lo logorava dall'interno. Come l'uomo poteva ridursi in quello stato? Come osava sottomettere un proprio simile, soprattutto se la persona in questione si fidava ciecamente di lui? L'immagine di una Sakura spaventata, vogliosa di attenzioni e affetto gli era apparsa davanti agli occhi con una violenza tale da farlo quasi sbandare di strada. Gli si annebbiava la vista al pensiero che quell'uomo le aveva fatto del male e quasi urlava di fronte alla probabilità che lo avrebbe potuto rifare.
-Naruto, posso farti una domanda?-
-Mh?-Forse la più scomoda, la più assurda che potesse mai essere pensata. Era stato un bravo attore o ciò che era trasparso dalle sue parole era tutto meno che finzione agli occhi della ragazza?
Sasuke Uchiha aveva solo un conto in sospeso con Sakura. L'averlo accolto tra le sue braccia ogni volta che lui lo desiderava, era un valido pretesto per impiegare ogni sua nozione logistica, tempo e lucidità mentale per eliminare qualsiasi disturbo dalla vita della ragazza. Insomma, nella sua testa tutto questo aveva in senso. Ma poteva essere interpretato diversamente da occhi estranei? Che si fosse spinto troppo in là di fronte a Lena, che lei avesse visto in lui una cosa che non c'era o di cui lui ignorava completamente l'esistenza?
Sasuke Uchiha non si affezionava, Sasuke Uchiha combatteva.
E per una volta aveva deciso di schierarsi dalla parte di un'altra persona che non fosse lui stesso, aveva deciso di combattere per lei.-Sei innamorato di Sakura?-
-...-Non aveva risposto subito, l'assurdità di tale concetto non era nemmeno assimilabile dentro la sua testa.
Sasuke amava?
Sasuke poteva amare?
Sasuke voleva amare?
Parcheggiando in uno dei tanti posti destinato agli addetti che facevano parte della pubblica amministrazione, l'Uchiha si era sfilato gli occhiali da sole e si era munito del distintivo falso modificato appositamente da lui. Un grande respiro ed era dentro, pronto a farsi inghiottire dalla grande struttura in cemento armato della città di Otawa. Avrebbe trovato anche il più piccolo cavillo giuridico, la più piccola macchia sopra la fedina penale di Tai Hoshino e lo avrebbe fatto cadere a terra con un solo colpo.-E' una piacevole compagnia.-
Ed aveva alzato un angolo della bocca, lievemente.
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Perdition
FanfictionSasu/Saku. Ricetta per una storia potenzialmente pericolosa: Sfondo erotico, una Sakura con un passato doloroso e difficile alle spalle, ma con la voglia di rinascere, ed un Sasuke scontroso, altezzoso e menefreghista. Mi lancio nella seconda lon...