Prologo - Benvenuta al mondo, vampiro

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Mi sveglio. Ho fame. 

Mi guardo attorno e mi accorgo di trovarmi distesa sulle piastrelle del soggiorno di casa. 

C'è qualcosa che non va, ma i miei pensieri sono confusi e presto qualcosa mi distrae catturando la mia attenzione. Nell'aria si sente un delizioso odore, qualcosa che non conosco, ma talmente invitante che i miei pensieri vengono offuscati, mi sitemo in posizione seduta e incomincio ad allungarmi e a tastare intorno a me nella penombra della stanza. Finalmente le dita della mia mano destra trovano quello che cercavo, è qualcosa di bagnato, sollevo le dita e con la luce della luna che entra dalla finestra riconosco il colore rosso brillante del sangue.  Tanto sangue. Ovunque. Le pareti, i mobili, la poltrona, e il tavolo, da cui cadono ritmicamente alcune goccie, sono macchiati. Dovrei essere spaventata, dovrei scappare, ma il mio corpo non è d'accordo e invece di allontanarsi decide di avvicinarsi. È come se si muovesse da solo. Non riconosco il riflesso che la macchia fresca di sangue mi restituisce mentre mi avvicino sempre di più e con il viso ormai ad un centimetro da terra comincio a leccare. Il mio cervello si spegne e il mio unico desiderio è quello di nutrirmi di questa deliziosa sostanza. Ne voglio ancora. Lecco seguendo una scia che man mano diventa più tiepida, finché le mie labbra non trovano il punto a cui attaccarsi e i miei canini affondano nella carne.  Bevo avidamente da un collo da cui, come un rubinetto che cola, arriva quell'ottimo sangue. Sento un rantolo, ma non me ne preoccupo e succhio avidamente tutto. Solo una volta sazia riesco a staccarmi. Ed è in questo preciso istante che l'orrore mi prende e mi stringe in una morsa da cui non so come uscire. La mia mente non può concepire quello che è successo, quello che ho fatto: mio padre esanime mi guarda con gli occhi vitrei e un'espressione di totale paura e repulsione.

Mi alzo di scatto terrorizzata e quello che esce dalle mie labbra è un urlo straziante. Lo specchio appeso sulla grande parete, accanto al quadro di famiglia, mi restituisce l'immagine di ciò che sono diventata.

Un mostro.




^Il mio angolino^

Ciao a tutti!

Durante i capitoli vi farò delle domande per sapere che ne pensate e quali siano le vostre teorie, sono una persona molto curiosa e interessata a ciò che vi passa per la mente! 

Dedico la storia a mia sorella Anna a cui voglio molto bene e mi sostiene ogni giorno, grazie.

Ora posso augurarvi buona lettura e grazie anche a voi per aver letto fin qui! Ricordatevi:

"La cura per la noia è la curiosità. Non ci sono cure per la curiosità." 

cit. Dorothy Parker

Il segreto del VampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora