Capitolo 1 - Se lo desidero si avvera?

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Eccola.

Dopo tanti anni passati a cercarla, finalmente l'ho trovata. Lei è proprio lì che ride, del tutto ignara della mia presenza e del mio sguardo che la segue, e non sospetta nemmeno del fatto che tra poco morirà per mano mia. Sarò io ad ucciderla. Nessun altro. Solo io.

È davanti ad una scuola e parla con delle ragazze, probabilmente alcune sue compagne di classe. Il gruppo pende dalle sue parole e tutte ridono mentre la guardano con adorazione. Una bionda prende la parola e lei con sguardo assorto si passa tra le dita una sua ciocca di capelli castani, sembra completamente persa nei propri pensieri. Chissà a cosa sta pensando, magari al passato, quando tutto era ancora normale e lei non aveva rovinato la vita a nessuno.

«Che ne dite di fare shopping oggi pomeriggio?» 

A parlare è un'altra bionda del gruppo. Per risposta arriva un entusiastico coro di sì da tutte, o quasi, e veloci si voltano verso di lei. Per un attimo le guarda confusa, ma poi quell'espressione viene sostituita da un sorriso e da un lieve cenno del capo. 

Quasi non credo a quello che vedo.

Vedremo se riuscirà ancora a sorridere quando mi vedrà.

***

Le seguo per tutto il pomeriggio e credo che quelle oche bionde meritino di morire quasi quanto lei. Insomma, non è normale parlare per tre ore continue solo di unghie, vestiti e scarpe, c'è un limite a tutto, ma lei sembra divertirsi e le ascolta quasi interessata.

Solo chi la conosce bene quanto me sarebbe in grado di notare che la sua mente è altrove. Ma perché fingere di divertirsi? E soprattutto perché ha scelto di essere di nuovo una liceale? La scuola è cosi noiosa, non la rifarei per nessun motivo.

Le osservo entrare in un negozio di occhiali da sole e cominciare a provarsi ogni singolo modello ammirandosi allo specchio.

Capisco che ci vorrà molto tempo prima che finiscano e decido di aspettare nel bar di fronte. Ordino un caffè doppio e mi siedo senza staccarle gli occhi di dosso. Posso già immaginare il momento in cui ci incontreremo, lei sarà sicuramente sorpresa e spaventata e io mi prenderò il giusto tempo per ucciderla, ma soprattutto per farla soffrire. Ritorno al presente, ora la bionda numero quattro è indecisa tra due paia di occhiali da sole e continua a provare prima l'uno e poi l'altro. Scommetto che finirà per comprarli entrambi con i soldi di papino.

Anche lei come le altre è intenta a provarne uno dopo l'altro. É davvero possibile che sia cambiata così tanto? Non che io non sia cambiata... 

Poi tutto avviene molto velocemente. I nostri sguardi si incrociano di sfuggita, ma quando i suoi occhi cercano i miei una seconda volta, io sono già lontana.

Esce veloce dal negozio di occhiali per cercarmi, ma io sono ben nascosta sul tetto di uno degli edifici che affacciano sulla stessa via e da lì continuo ad osservarla. Dalla fretta è uscita con ancora in mano gli occhiali che stava provando e le amiche la raggiungono chiedendole imbarazzate di entrare, ma lei non si muove, sembra non sapere cosa fare. Poi una delle oche prova a trascinarla verso il negozio e ovviamente non riesce a spostarla di un millimetro, quindi infine la chiama per nome:

«Ambra!!»

Solo così sembra tornare in sé, seguendole di nuovo fin dentro al negozio quasi controvoglia.

Ambra.

Questo è il nome della persona che ho odiato per anni. Non mi sono mai arresa e l'ho cercata ovunque. Ogni volta che ero a tanto così dal trovarla, lei spariva, ma questo fino ad oggi. Ora non mi scappa. Deve pagare per quello che ha fatto e la farò soffrire quanto lei ha fatto soffrire me.

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