Capitolo 9 - Amici e nemici

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Will cammina verso di me con lo sguardo fisso sui due bicchieri che tiene in maso, attento a non rovesciarne il contenuto.
«Ecco qui! Per te - me ne porge uno, birra, l'assaggio e non male - Allora, che ne dici della festa? È come te l'aspettavi?» mi chiede con un tono allegro.
Bevo un altro sorso e mi guardo intorno prima di rispondergli. Ci sono ragazzi seduti vicino ad un piccolo fuoco che parlano e ridono; altri un po' più in là giocano a una specie di birra pong, ma invece del tavolo usano il cofano di un'auto; un gruppo di ragazze spettegolano e si mangiano con gli occhi dei ragazzi, tra cui c'è Tyler e il suo gruppetto di amici; infine, gli ubriachi allegri, quelli che hanno bevuto una quantità sufficiente da essere considerati i burloni simpatico della festa.
«Sì, non male», gli rispondo sinceramente. Dopotutto non é la prima volta che vado ad una festa del genere e questa mi porta alla mente dei bei ricordi.
Will guarda con interesse David che da quando siamo arrivati é rimasto in piedi accanto a me.
«Tu non sei un po' piccolo per essere qui?» gli chiede dubbioso.
«E tu non sei un po' troppo grande?», gli risponde lui con tono di sfida, ma Will lo ignora e si rivolge a me:
«Te l'ho detto, qui non ci trattano come a scuola. Siamo nel loro territorio e dobbiamo seguire le loro regole. - mentre parla scuote la testa con fare rassegnato - Ma siete venuti insieme?»
É David a rispondere al mio posto:
«Si, abita in affitto da me»
«...e Ambra», aggiungo io.
Will mi sorprende:
«Se per caso ti stufassi di vivere con degli studenti, anche io ho una camera in più. Non ti fare problemi»
Wow. Non credo sia una cosa fattibile, scommetto che non approverebbe le mie abitudini alimentari.
«Grazie, anche se per ora devo dire che mi trovo bene, ma terrò presente la tua offerta»
«Comunque lasciatelo dire, ma sei molto carina stasera. Spero di non averti messo in imbarazzo. Forse non dovevo dirlo»
Prima mi offre casa sua e ora mi fa un complimento, spero non abbia un anello di fidanzamento in tasca.
Mi piace come mi sono vestita, però mi sorprende ricevere un complimento. Ho messo degli stivali marroni fino al ginocchio, i miei jeans e una maglietta nera a maniche lunghe con del pizzo su certi punti che fanno un bell'effetto vedo non vedo, aggiungici un filo di trucco e ho ottenuto anche dei complimenti.
«Grazie» gli sorrido e con la coda dell'occhio vedo David che in silenzio si allontana. Non aveva detto che sarebbe rimasto a controllarmi? Forse ha cambiato idea. Lo lascio allontanarsi mentre osservo che la felpa gli sta davvero bene, come avevo immaginato, ma ancora sono sorpresa che l'abbia davvero messa.
Noto venire verso di noi due persone, un uomo e una donna, e  quando sono a meno di un metro da noi, è lei a parlare per prima e a presentare entrambi:
«Piacere, io sono Julia e lui é Dean, non ci siamo ancora incontrate a scuola, però ho sentito molto parlare di te» mi sorride con uno sguardo sognante, che abbia bevuto troppo?
«Beh la scuola non é molto grande, quindi immagino che prima o poi ci vedremo anche lì» le rispondo e di riflesso alzo leggermente le spalle.
La sua risata è acuta e aggiungerei abbastanza fastidiosa, nonostante io non abbia detto nulla di anche solo lontanamente divertente. Non tardo molto a spostare il mio focus d'attenzione verso l'altro sconosciuto, Dean mi guarda con quello che riconosco essere interesse. Il suo sguardo è penetrante e giurerei di scorgervi del desiderio. Mi vuole? O forse quello che vedo è il riflesso di quello che vorrei io... É decisamente bello, capelli castani chiari con riflessi biondi e occhi grigi. Decido che sarà lui il fortunato. Ho fame e sembra disponibile a farmi compagnia, inoltre David se n'è andato, potrò mangiare in pace. Temeva che combinassi qualcosa e aveva ragione. Non credo che Dean e Julia stiano insieme, perché lei non stacca gli occhi da Will e ridacchia toccandosi i capelli biondi ogni volta che lui le dice qualcosa. Forse é il suo metodo di farsi notare, ma non sta funzionando, non nel modo in cui lei vorrebbe. É giovane, un po' bassa, magrolina e credo che il suo colore preferito sia il giallo: ha la borsa, la maglietta e anche il foulard intorno al collo completamente gialli. Sembra un pulcino. È nata a Malaga in Spagna e si é poi trasferita con i suoi genitori in America all'età di dieci anni. Ha una gran parlantina e tutte queste informazioni me le dà senza che io le chieda nulla, viceversa Dean é rimasto in silenzio per tutto il tempo e ogni tanto mi lancia delle occhiate esplicite. Poi finalmente anche lui parla:
«Hai il bicchiere vuoto, che ne dici se ti accompagno a riempirlo?».

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