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Davvero credeva a quella vipera?!
Scosi la testa.

-Io vado a casa- annunciai.
Nessuno obiettò. Lasciai la coperta a Cara e mi diressi a casa, tutta avvolta nella felpa bordeaux.

Arrivai davanti a casa mia e mi accorsi di non avere le chiavi. Andai a lato, dove c'era la scaletta che portava sul tetto.

Salì i gradini di corsa perché erano freddi, e il mio corpo si irrigidì sempre di più al contatto con il freddo.

Mancai uno scalino, e scivolai giù.
Due mani possenti mi afferrarono dai fianchi e mi tennero stretta, prima che cadessi e battersi l'osso sacro.
Aprì gli occhi, e ne trovai due paia blu impiantati nei miei.

-Luke mollami- sbraitai. Ma in quel momento mi accorsi che all' angolo della bocca del tipo non c'era nessun piercing.

-Non sono Luke- annunciò lui con voce divertita.

Arrossì, e mi distessi per mettere i piedi a terra.

Lo guardai bene, aveva della allstar nere, pantaloni neri e una maglietta blu un po' stropicciata.
I suoi capelli erano biondi e lunghi. (Ma neanche tanto) erano una chioma oro perfetta, potrebbe sembrare brutto, ma credetemi era molto carino.

-Scusa... - boffonchiai.
-Jace-disse lui allungando la mano nella mia direzione.
Gliela strinsi.
-Alcatraz.- risposi.

Lui mi sorrise. -Piacere mio Alcatraz Castellani- sorrise mettendosi le mani in tasca.
Smisi di sorridere.
-Alt, io non ti ho detto il mio cognome! - obbiettai.
-Si ma ora lo hai fatto. Comunque tranquilla, sono un amico di Alberto.- rispose il ragazzo.
Alzai il sopracciglio.

-Un ragazzo biondo tinto di 18 anni amico di mio fratello che ne ha 13?Mi sembra strano-risposi.

Lui rise. -1 Sono biondo naturale e 2 non ho 18 anni. Ne ho 19-

Mi stava già irritando. -No, non ti credo. Comunque Al non c'è, perciò ciao! - dissi risalendo le scale.

-Tranquilla non cercavo lui ma te-rispose lui ghignando.
Non risposi, salì le scale, e entrai in camera mia dalla finestra, per poi precipitarmi alla porta principale.
Lui era lì appoggiato all' entrata.

-Non puoi resistermi vero? - chiese ghignando, per poi entrare in casa.
-Sei uno sconosciuto! Esci da qui! - gridai afferrandolo dalla maglia.

Lui si girò di scattò, mi fece scivolare la sua mano sulla mia vita è sussurò in modo terribilmente sensuale. -Sei molto carina da vicino-.

Cercai di allontanarlo dicendo -Ogni cosa da vicino diventa brutta, fidati io sono la prima della lista-. lui era molto più forte di me.

-Per rispondere alla tua domanda si ci conosciamo. Jace Rayon, sono un biondo molto seducente, e amico di tuo fratello. - rispose.
Lo allontanai con uno strattone.

-Piantala! Ho 14 anni! - ringhiai. Lui mi guardò sorpeso.
-No, ne stai per compiere 15. Si nota dai tuoi fianchi e dalla tua tale ignoranza per la bellezza-rispose lui, portandosi l'indice sul labbro.

Notai un teschio. Aveva alcune cicatrici sotto il collo.

-Jace, davvero, vattene. Non so chi tu sia, ma se conosci mio fratello vieni fra 1 ora è lo trovi qui- risposi aprendo la porta di casa.

-Va bene. - rispose lui sorpassandomi e dirigendosi fuori. Mi passò davanti e sentì il suo odore di muschio bianco.
Lui prima di scomparire mi rivolse un sorriso e poi girò l'angolo.

Alberto come detto arrivò un ora dopo da scuola. E si buttò al mio fianco sul divano.
-Hey EveryBody! - disse.
-Ciao e passato mister arroganza-dissi senza distogliere lo sguardo dalla TV.

Lo guardai con la coda Dell occhio guardarmi.
-Jace? Jace Rayon? - chiese.
-Si il biondo tinto, con degli occhi da urlo-risposi.
-Cavolo! Spero che ripassa- esclamò mio fratello andando in cucina.

Passai tutto il pomeriggio davanti alla TV. (anche se mi addormentai 2 orette).
Verso le 9 di sera decisi di andare nella mia camera.

Mi avvolsi la coperta e salì su.
Aprì la porta e vidi un ragazzo seduto sul mio letto.
Aveva il cappuccio. E si stava attorcigliando le mani.
Appena entrai lui si alzò di scatto, e i suoi occhi incontrarono i miei.

-Luke- borbottai. Chiudendo la porta.
Si tirò giù il cappuccio.
Aveva il viso pallido, e i suoi occhi non erano azzurri come sempre erano più scuri, cupi.

-Dobbiamo parlare- annunciò.
-Non abbiamo niente da dirci. Sparisci-risposi secca, posando la coperta sulla sedia della scrivania.

-Come ti sei permessa a tirare i capelli alla mia ragazza? - rispose ignorando la mia risposta.

-Hahah io?! Ma sei proprio cieco! Quella stava tirando i capelli a Cara! E io mi sono intromessa, solo che lei non mollava la presa, e stava per tirarli anche a me.. - non mi fece finire la frase.

-Sei sgradevole! Sia tu che Cara e gli altri! Che vi è saltato in mente!? Arzaylea è incavolata con me! Perché pensa che io la stia tradendo! - ringhiò lui.

Non risposi. Rimasi muta.
-Sta tranquilla, non c'è bisogno che parli. Ti ho capita! Sei gelosa. Tu e gli altri.
Siete gelosi che io abbia trovato l'amore della mia vita è voi no! Per non parlare di Cara e Ashton! E di te e Calum! - rise lui.
Era una risata amara.

-1 abbassa la voce. 2 Io non so niente di Cara e Ashton. 3 nessuno è geloso. 4 quella ti sta usando, ma tu non ci arrivi. E 5 Io e Calum siamo amici! - risposi.

Ci guardammo per un po' con aria di sfida, poi dissi.
-Mi dispiace per ciò che è successo oggi. Davvero. Siamo stati ingiusti, Arzaylea è una brava ragazza- risposi, distogliendo lo sguardo.

-L'Hai capito solo ora? - borbottò lui.

-Ora vattene, gradirei dormire- dissi.
Lo sentì annuire, ma non lo guardai.

Lui uscì dalla finestra, neanche un minuto dopo, era appoggiato alla finestra.
-Una sola notte, ti prego-disse mordicchiandosi il piercing alla luce della luna.

Stavo per dire di no, ma le mia labbra risposero -Si-.
Lui mi guardò. Poi scavalcó e rientro nella stanza chiudendosi la finestra alle spalle.
Si avvicinò a me, mi mise una mano sulla vita, e una sulla guancia, spostandomi una ciocca bionda dietro l'orecchio.

-Sei così fottutamente bella da vicino- mi bisbigliò.
Notai i suoi occhi diventare azzurri e brillare.
Come se avesse un desiderio.
-Tutto da lontano sembra bello, ma da vicino è orrendo.- risposi,ripensando alla scena successa con Jace oggi stesso.

misi la mia mano sul suo petto.
Cercai di allontanarlo lentamente, ma niente, non si mosse.

Continuai a guardarlo negli occhi.
-Ma non tu-fu la sua ultima risposta, dopo di che, come a ritmo di una musica, romantica e dolce, avvicinò il suo viso al mio.

I nostri nasi si toccarono, e percepì il calore delle sue labbra premere sulle mie.
Chiusi gli occhi e mi lasciai andare.
Ci stavamo baciando...

N. A.
Ecco a voi un altro capitolino!! ❤ spero vi piaccia ❤
GrazyO1 jackihungergames Martina_Bosio

||Alcatraz|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora