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-Luke! - gridò la voce di Alcatraz.
Luke si trovava fuori, sotto la pioggia.

La pioggia l'ha bagnato fradicio, e dai suoi capelli scendevano le goccioline di acqua.

Alcatraz gli correva incontro.
Si fermò poco distante da lui.

Il suo viso era rigato dalle lacrime, i suoi vestiti aderivano al suo corpo.

Dietro si trascinava uno zainetto.

-Perché...- borbottò la sua voce.

Luke capí immediatamente ciò che intendeva la ragazza.

-Mi dispiace...- fu l'unica cosa che riuscì a dire, per poi portare il suo sguardo sulle scarpe nere.

Sentì Alcatraz piangere, in silenzio.

La ragazza nel vederlo così indifferente, prese il suo zaino e glielo lanciò in pieno viso.

-Sei un bastardo Hemmings! - gridò correndo via.

Luke si massaggio la guancia, dove lo zaino l'aveva colpito.

Vide la ragazza correre, con i capelli che le sbattevano sulle spalle.

Senza pensarci, lasciò lo zaino li a terra e corse all' inseguimento della ragazza, doveva arrivare da lei! Doveva parlare e spiegarle tutto, spiegarle che lei era l'unica ragazza che amava ,che lei sarebbe stata la sola ragazza al mondo che avrebbe amato.

La ragazza stava correndo nella direzione di casa di Cara, Luke cercò di gridare il suo nome per fermarla ma niente, era troppo lontana per sentirlo.

La ragazza attraversò la strada senza prestare attenzione alle macchine.

-ALCATRAZ!! - gridò Luke a squarcia gola, g
Quando un veicolo blu si stava avvicinando alla ragazza.

La bionda si girò fermandosi, ma fu la mossa sbagliata da fare...

Luke accelerò la corsa, per arrivare in tempo...

La macchina la colpì in pieno, scaraventandola sul prato del giardino di Cara.

-No... - borbottò Luke, appena vide quella scena.

La persona nella macchina, invece di fermarsi a soccorrere la ragazza se ne andò.

Luke si avvicinò a lei...

4 passi di distanza tra loro, Luke cercò di eliminarli, ma una forza estranea lo stava spingendo dalla parte opposta.

Iniziò a scalciare e a gridare.

Cercò il telefono per chiamare l'ambulanza, ma non se l'era preso...

Gridò, cercando che Cara lo sentisse e uscisse fuori, ma niente, la sua voce fu soffocata..

Una mano poggiò sulla sua spalla, e affondò le unghie.

-Vedi... E tutto questo perché, non stai mantenevo il patto.. - disse la voce.

Luke incavolato si girò verso la ragazza.

Alrzaylea era davanti a lui con un sorriso enorme stampato sulla faccia.

-Io.non.ho.fatto.nessun.patto!- ringhiò.

-Oh sì, e non lo stai mantenedo...e colpa tua se lei è morta - disse la ragazza mora.

-Va al diavolo Arzaylea, tra noi è finita e quel bimbo non è mio! - ringhiò il ragazzo.

-Ahha Luke io ci andrò, ma anche tu ci verrai con me.
Ed è ovvio che è finita. - rispose la ragazza allontanadosi, ma prima che potesse scomparire si rigirò verso il biondo.

-Ah, io non sono per niente incinta, è solo un diversivo per farti stare al mio fianco e allontanarti da quella racchia- rise, e poi se ne andò.

Luke era furente, strinse i pugni, per poi tirarli contro la bariera invisibile che divideva lui dalla ragazza...

LUKE'S POV

Mi alzai dal letto.
Ero tutto sudato, l'aria del mattino, mi stava rinfrescando la stanza.

Scesi dal letto e presi un maglietta e dei pantaloni.

Avevo bisogno di una doccia fredda.

Mi buttai sotto l'acqua, cercando di dimenticare quell' incubo maledetto.

Uscì dal bagno e scesi di sotto a mangiare qualcosa.

Aprì l'anta dove mia madre teneva sempre i cereali, ma questa volta non c'erano, così mi accontenti di una mela fresca.

Mi sedetti sullo sgabello, e presi il telefono per guardare qualche notizia del giorno.

Neanche cinque minuti dopo, arrivò mia sorella, tutta rossa in faccia.

-Luke.. - balbettò deglutendo.

La guardai accigliato.

-C'è Cara.... Sta piangendo...- borbottò.

Impallidì all'istante e mi alzai di scatto facendo cadere la sedia.

-Cosa?! - domandai, buttando la mela, e lasciando il telefono in cucina.

Uscì di corsa, seguito da mia sorella, -Sul divano- disse indicandomi una testa castana.

-Cara-balbettai avvicinandomi a lei.

Lei si tolse le mani dal viso, e vidi le sue iridi incupirsi.

-Luke- balbettò buttandomi le braccia al collo.

Mi sedetti sul divano, facendo sì che lei potesse essere appoggiata a me.

-Che succede? - chiesi massaggiandole la testa.

Lei alzò il capo, si asciugò le lacrime.

-Alcatraz... - borbottò.

Il mio stomaco si restringe, al pensiero Dell incubo, che stava diventando realtà....

1974raffa ange140802best_player Dreamer2491 francyemicky GrazyO1 lukehemmo9616 MariangelaFerro Martina_Bosio @

||Alcatraz|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora