.22.

223 23 19
                                    

ALCATRAZ'S Prov
Dopo che Cara se ne andò, lasciandomi il disegno completo sulla scrivania, scesi di sotto.

Alberto era seduto sul divano a chiacchierare con un biondino. Jace.
Sbuffai, arrivando giù, ma non feci tanto caso a loro che filai in cucina a prendermi un barattolo di gelato.

Uscì dalla cucina e sentì Jace è Al parlare di una strana ragazza. Ma come detto non me ne importava niente.

Risalì le scale. E appena arrivata nella mia adorabile stanza aprì la finestra per far entrare un po' di luce, e per cambiare un po' l'aria.

Sentì il mio telefono vibrare, lo presi e lessi il messaggio di una mia compagna di scuola.

Astrid, scusa se ti disturbo sono Martina, Volevo avvisarti che questa settimana si salta scuola. Perciò ci vediamo il prossimo martedì. È una decisione presa dalla preside. (mi pare che sia successo un guaio a scuola... Ma non so bene...
(PS. Spargi voce).

Che bello domani niente scuola! Yuppie.
Seriamente?!Io volevo andare a scuola!.
Mandai un messaggio a Luke dicendogli la notizia, ma lui non mi rispose.

Mi sedetti sulla scrivania ed iniziai a colorare il disegno fatto da Cara.

Poco dopo sentì bussare alla mia porta.
-Avanti! - esclamai alzando il mio sguardo sulla porta.
L'amico di mio fratello entrò era vestito tutto di nero.
-Ciao Alcatraz- sorrise chiudendosi la porta alle spalle.
-Jace, che bello rivederti! - risi.
Sinceramente quel ragazzo, mi era simpatico anche se faceva salire il nazzismo in modo molto facile.

Si avvicinò a me con passo felpato.
-Cosa fai? - chiese dolcemente posando la sua mano sulla mia spalla.

-Mh... Niente di che, un compito. - risposi guardando con la coda dell occhio la sua mano.

-Capisco. - rispose.
Con movimento calmo della mano mi prese una mano e mi costrinse ad alzarmi dalla sedia.
-Posso?- chiese, incrociando le sue dita alle mie.

-Lo stai già facendo-gli feci notare.
Lui sorrise, eh iniziò a ballare(?)
Mi fece roteare.
All'inizio pensai che fosse una follia ma poi mi iniziò a piacere così ci stetti anch'io.

Alla fine mi trovai la mia testa appoggiata al suo petto.
Ero bassa in confronto a lui, e lui sembrava mio fratello maggiore.

Mi abbracciò e mi sussurò.
-Posso rivelarti un segreto? -.
Stavamo girando in tondo.
Annuì.
Lui si piegó leggermente e mi disse con le labbra appoggiate al mio orecchio.
-Mi piaci-.

Mi bloccai di scatto. -No... Io... No...- dissi allontanandomi.

-Lo so che sembra impossibile ma io credo... Che...- lo bloccai con un gesto della mano.

-Hai quasi 20 anni!!! E io ne ho 14!- risposi.

-L'etá non conta! E che vuol dire?! Pensi che non ci possa essere amore a 6 anni di differenza?- chiese lui.

Lo guardai stupita.
-Si, ci può essere. Ovvio. Ma non da me per te. - risposi.
Lui si avvicinò a me, e mi mise una mano sulla guancia.

Si avvicinò in modo spaventoso a me. Notai che chiude gli occhi e le sue labbra si stavano avvicinando a me.
Sentì un leggero rumore. Ma non so neanche se era vero quel rumore o frutto della mia immaginazione

Mi girai verso la finestra e notai una chioma bionda, guardarci in modo sorpreso , deluso e amareggiato.
-Luke... - borbottai.

Luke mi guardò per un istante, poi lo vidi tirarsi il cappuccio, e scendere in fretta.

Aprì la finestra ed uscì cercando di seguirlo nonostante sentì Jace gridare che ero pazza.

Mi lanciai alla rincorsa per prendere Luke. Ma arrivata all' ultimo gradino inciampai e caddi a terra storcendomi il piede.

Gridai per il dolore, ma cercai di rialzarmi.
-LUKE! - gridai cercando di farlo girare nella mia direzione.
Ma niente lui attraversò la strada è sparì dalla mia vista.

Poco dopo arrivò Jace è Alby.
Jace mi sollevò da terra come se fossi un cane appena investito, e mi portò dentro.
-Tu sei fuori- borbottò.

Mi appoggiò sul divano.
-Credi sia rotto?- chiesi sentendomi, il piede gonfio.
-No, ma una bella storta te la sei presa-rispose lui.

Chiusi gli occhi.
Sentì alla TV partire una canzone.

I wish I didn't have to be gone
Maybe you've already moved on
But the truth is I don't want to know

Torn in two
And I know I shouldn't tell you
But I just can't stop thinking of you
Wherever you are
You
Wherever you are
Every night I almost call you
Just to say it always will be you
Wherever you are...

Capí al volo che la voce era quella di Luke.
Le lacrime bruciavano.
Mi morsi l'interno delle guancie per non piangere.
Mi dissi che non era il momento.
Luke aveva frainteso.
Io e Jace non eravamo niente...
Era colpa di Jace se Luke credeva ciò.

Aprì gli occhi. E mi accorsi solo in quel momento che Jace mi stava massaggiando il piede.
-È tutta colpa tua! - ringhiai.
Lui mi guardò sorpreso.
Al anche.
-Scusa? - chiese, dolcemente.
-Hai sentito bene! Se non avessi cercato di baciarmi Luke non sarebbe scappato!- ringhiai.

Al guardò Jace disgustato.
-Mi dispiace?! - rispose lui alzando leggermente la voce.
-No non è vero! - risposi.
Volevo alzarmi in piedi ma il piede pulsava, e la pomata che mi aveva messo mi bruciava.
-Senti io me ne vado. Ci vediamo Al! - esclamò Jace uscendo.

Lanciai un urlò di frustazione.
-Va a prendermi il telefono! - gridai a mio fratello.
Stranamente lui mi obbedì e tornò di sotto con in mano il mio telefono.
Chiamai Cara e le dissi cosa era successo.
Dopo di che chiamai mia sorella.
Era ora che mi aiutasse.

n. A
jackihungergames lukehemmo9616 Martina_Bosio

||Alcatraz|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora