Rabbrividì, nel sentire le parte del mio corpo scoperta, al freddo.
Luke lo notò. -Siamo usciti di casa senza neanche prendere una felpa... Complimenti Alcatraz- disse togliendosi la felpa e passandomela.
Sorrisi, e me la misi.
Ora riuscivo a capire il perché portasse quella felpa molto spesso.
Era morbida all'interno e molto comoda, anche se a me stava grande.Tirai su il cappuccio per vedere che sensazione si aveva con quella felpa odorare di menta, e profumo da uomo.
Lui rise. -Ahah lo sapevo che eri innamorata della mia felpa- disse, riprendendo a camminare verso la macchina.
Mi sedetti davanti, tirando giù il cappuccio.
-Dove andiamo? - chiesi, allacciandomi la cintura.Lui mi imitò e mise in moto la macchina.
-Casa.. Mh mia? Va bene? - chiese.Il ricordo di quella casa da sogno mi esalta.
-Ovvio, ho proprio tanta voglia di sdraiarmi sul letto acquatico! - risposi.Lui rise. - Ma c'è un piccolo problemino. Mia madre è a casa, perciò..-
Non lo feci finire. Sapevo cosa stava per dire.-Si entra dalla finestra! Yuppie! - risposi.
-Si essatto- affermò lui partendo.Il viaggio durò meno dell' andata, perché casa mia era più in periferia e quella di Luke, neanche tanto.
Lui parcheggiò sull' retro e mi prese per mano facendomi correre verso quelle che dovevano essere le scale della sua stanza.
-Okay, ora cerca di non scivolare, io ti stò dietro nel dubbio...-
-Bel biondino va avanti va! Ti ho capito sai-risi facendolo passare.Lui fece una smorfia di approvazione.
-Tanto non posso vedere niente! Hai le cullot! - protestò lui salendo per primo.-Amen, va tu per primo lo stesso- risposi seguendolo.
Arrivammo sul tetto di casa sua, e sgattaiolammo nella finestra aperta.
Probabilmente Luke aveva programmato tutto, per lasciare la finestra aperta.Ci entrò con cautela, e poi aiuto me.
Accese la lampada e chiuse a chiave la porta.-Non credo che dovrebbe venire Twy, ma se viene nel dubbio chiudiamo a chiave-rispose lui.
Si tolse la maglietta nera, buttandola sulla scrivania e prese una canotta bianca da un cassetto.
Mi girai dalla parte opposta, quando lui attraversò la stanza a petto nudo. Non volevo che mi vedesse rossa in viso.
-Hai voglia di toglierti la felpa o no? - mi chiese venendo verso il suo letto.
-Uffie! Era così comoda! - protestai, togliendomi la felpa e adagiandola sul comodino.
-Hahah, certo.- rise lui, mettendosi sotto le coperte.
Notai il letto muoversi, e mi ci infilai anch'io, sentendo l'acqua sotto di me scorrere e riscaldarmi.-Che ore sono? - chiesi, guardandolo.
-le 2:36 per l'esattezza, rispose lui guardando l'orologio vicino alla lampada.-Hai sonno? - chiesi.
-No, tu? - rispose lui con un sorriso.
-Nah, devo dire che non sono mai stata così sveglia-risposi, appoggiando la mia testa sulla sua spalla.Sentivo il suo respiro alzarsi ed abbassarsi.
Alzai leggermente la testa, per poterlo guardare negli occhi.Mi sorrise, e con la sua mano mi accarezzò i capelli biondi.
Mi avvicinai a lui, per baciarlo, e lui mi anticipò la mossa.Ci baciammo per un po', poi non mi ricordo più niente perché mi addormentai sulla sua spalla.
Ero a casa mia, in soggiorno con il mio abito nero, mia madre era in cucina, che parlava al telefono.
Mi avvicinai al piccolo specchietto vicino alla porta, e sobbalzai nel vedere il mio viso rigato dalle lacrime, e tutto il mascara sbavato.Aprì la porta, di casa per uscire a vedere cosa stava succedendo.
Il paesaggio era il solito.Sotto i miei piedi sul primo gradino c'era una busta, bianca con una calligrafia tremendamente perfetta.
La presi in mano guardandola sul retro.
Era indirizzata a me da..
Luke.L' aprí tirando fuori una lettera, non tanto lunga e neanche tanto corta.
Cercai di leggere le prime righe ma la mia vista era annebbiata.
-Tesoro, ho chiamato Liz.
Dice che non ti devi preoccupare per il tuo amico sta bene. - rispose mia madre prendendomi dalla spalla e tirandomi dentro casa.Mi svegliai di scatto.
Avevo il respiro corto.
Stopicciai i miei occhi per capire dove mi trovavo.Lenzuola, con la bandiera Australiana...
Ero a casa mia. Misi a fuoco l'intera stanza.
Ero veramente a casa mia.Mi guardai le mani, e mi accorsi che avevo addosso una felpa nera.
Tirai giù la zip, e sotto avevo l'abito nero.Allora non era un sogno, ero veramente stata con Luke!.
Scesi dal letto, inciampando nelle mie vans nere.
Mi misi davanti allo specchio ed ero identica a ieri sera.Guardai l'ora sul mio telefono, appoggiato alla scrivania.
11: 39.
Presi le ciabatte a forma di orso, e scesi di sotto.-Mamma! - gridai.
-Sono in cucina tesoro! - rispose mia madre di rimando.Trovai mio padre e mio fratello davanti alla TV a guardare una serie TV.
-Ciao tesoro. - disse mio padre.
-Astrid- mi salutò mio fratello.Risposi con un grugnito e poi entrai in cucina.
-Mamma... Mh potresti dirmi... Come mai sono qui? - domandai mettendomi difronte a mia madre.N. A
Bene gente il prossimo è l'ultimo! Dopo di che uscirà un Epilogo.
Spero vi piaccia un bacio grande.1974raffa best_player francyemicky jackihungergames lukehemmo9616 Martina_Bosio Youwillneverbealone9
-1
STAI LEGGENDO
||Alcatraz|| Luke Hemmings
Romance-Prometti che questo sarà il primo è l'ultimo nostro bacio. - dissi. Non lo guardai negli occhi, perché mi feriva dire che quel bacio non fosse bello, che non lo avrei desiderato, ma mi faceva stare male pensare che lui stesse con una ragazza e che...