.30.

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Uscì di casa Delevingne, o meglio Irwin.
L'aria che respiravo era fresca e mi faceva venire i brividi.

Mi raccucciai nella mia felpa, e scesi i gradini.

-Alcatraz - disse una voce facendomi sussultare.
Non mi ero accorta che ero appena passata vicino a Calum.

Il mio stomaco si strinse.
Mi ero completamente dimenticata che pochi giorni fa ci siamo baciati, e lui mi ha rivelato il suo amore, e io ero scappata via senza dirgli niente.

-Calum io.. - iniziai ma lui mi bloccò.

-Tranquilla, so che tu non mi ami, so tutto, e anch'io ho scoperto di non amarti, anzi posso dirti pure che mi sono fidanzato con una ragazza, e sono molto felice... Mi dispiace per quel bacio... - non lo feci finire che lo abbracciai.

-Sono felicissima per te! - esclamai stringendolo forte a me.
Lui ricambiò l'abbraccio.

-Va bene, può bastare così - disse lui dopo un po' staccandosi. -La mia ragazza sarà qui a minuti-.

Sorrisi. -Allora rimango, voglio proprio vedere la fortunata! - esclamai rientrando.

Appena entrammo trovammo Cara e Ash sul divano intenti a farsi il solletico.

Calum chiuse la porta è alzò un sopracciglio.
-Da quando in qua Irwin e Cara sono così intimi? - chiese.

I due arrossirono e si staccarono.
-Da quando stanno insieme- risposi con un sorriso.

Calum aprì bocca e gridò -COSA?! COSA COSA?! IRWIN E DELEVINGNE STANNO INSIEME?! -

Gli tirai una pacca sulla spalla. -Ti sei perso un po' di cosette piccolo. E noi ci siamo persi un po' di cosette... Mh... Ma chi è la tua ragazza? - chiesi.

Ash balzò in piedi -Culo sodo ha una ragazza? - chiese stupito.
Cara fece roteare gli occhi.

-La vedrete stasera, perché andiamo a casa sua. Da una festa. - rispose Calum sorridendo.

-Bene, Bene, vuoi fare il misterioso eh Hood.? Va bene ci stò. È alta? Magra? Bionda? - disse Ash bombardandolo di domande.

-piantala Irwin tanto non te lo dico- rispose Calum.

-Allora, se c'è una festa io vado a casa a prepararmi- dissi aprendo la porta per uscire.

-Va bene, mando Luke a prenderti- rise Irwin con un ghigno.

Feci un mezzo sorriso e corsi a casa.

Arrivata a casa, trovai mia mamma in cucina che parlava al telefono. Le feci segno di essere al piano superiore.

Lei annuì e io salì di corsa le scale.

Mi precipitai in camera ed afferrai al volo la biancheria, per poi andare a farmi una doccia.

Mi lavai in fretta e furia, per poi tornare dentro la mia stanza e tirare fuori dall'armadio tutti i miei vestiti.

Ma tra tutti quelli che avevo due mi avevano colpita : un abito nero, che sembrava più una canotta da notte, ma era un abito. Che mi arrivava a metà coscia.

E una maglia viola, la quale mi lasciava le spalle scoperte, con una gonna nera, che mi arrivava fino a metà cosce.

Mia madre entrò in stanza.
-Tesoro dove sei stata? Sei sempre in giro ... mai che ci vediamo! - disse chiudendo la porta.

-Scusa mamma ma ero con i miei amici-risposi abbracciandola.

-Dove pensi di andare con quei mini vestiti? - chiese guardando i due abiti sul letto.

-Oh vero stasera c'è una festa... E Luke, Calum, Ashton e Cara mi hanno invitata-risposi, andando a prendere I due abiti.

-Tesoro tu non puoi andare alla festa. Sei troppo giovane! - disse mia madre.

Sbuffai. -Mamma c'è Cara con me! E Anche Ash, Calum e Luke, e loro sono super protettivi nei miei confronti! E poi forse Michael invita Aspen, non ti preoccupare. - risposi.

Lei fece una smorfia nel sentire il nome di mia sorella. -Va bene, come vuoi tu, ma fa attenzione-rispose lei.

-Quale ti piace di più? - chiesi

Mia madre mi guardò con un sopracciglio alzato.
-Quello nero ti stà corto, e ti sta bene, ma fidati di me tutte le ragazze mettono un abito nero. Perciò ti consiglio quello. Ti fa sembrare più grande, e più matura. - rispose.

In effetti aveva ragione. L'abito nero mi stava corto, ma era pur sempre un Bell abito.
Devo dire che quello di un colore simile al viola, con la gonna nera, mi stava molto bene. Mi faceva più grande.

Mi truccai, e mi misi un bracialletto al braccio destro, poi sgattaiolai nella stanza di mia sorella. (Sapevo perfettamente che aveva lasciato delle scarpe con il tacco).

Ne presi un paio nere, e ritornai in camera mia.

Era presto perciò mi misi sul mio letto ad ascoltare un po' di musica, ma senza farlo apposta mi addormentai.

************
-Alcatraz! - mi svegliò una voce, tirandomi dal braccio.
Scaccatai in piedi, ancora intontita.
-Luke- boffonchiai, mettendo a fuoco il ragazzo.

-Andiamo-disse lui dirigendosi verso la finestra.
Guardai fuori il sole era già tramontato e stava facendo buio.

Prima che uscisse si girò nella mia direzione, e i suoi occhi azzurri mi salutarono.
-Stai scherzando vero? - mi chiese.

-Cosa? - chiesi, nascondendo uno sbadiglio.
-Vuoi uscire conciata così?- chiese guardandomi.

Mi avvicinai allo specchio.
In effetti i tacchi erano assurdi per un abito così.

Presi le vans nere. Molto meglio.
Mi avvicinai alla finestra con un sorriso.

-Bene, io rimango qui. Non ho voglia di uscire con un pagliaccio. - rispose lui sedendosi sul davanzale.

-Cosa c'è che non va!? - chiesi, alterando un po' la voce.

-l'abito. Ti fa troppo grande. E non mostra bene le tue forme. - rispose secco.

-In effetti è quello che voglio. E poi guarda come si veste la tua ragazza! - risposi io.

-Lo sto facendo. E in questo momento si è vestita come un pagliaccio. ( feci una faccia stupita)
Aspetta tu intendevi la mia ragazza ragazza Arzaylea. A lei ha da fare, e non viene-rispose lui abbassando lo sguardo sulle sue scarpe.

Deglutì. Aveva un viso triste, come se avesse litigato con lei. -Metto quello nero se vuoi- risposi prendendo l'abito nero.

-Fantastico- rispose lui alzando lo sguardo, e posandolo su di me.

-Pinguino, guarda che ti devi girare. Non ho intenzione di farmi vedere nuda da te. - risposi.
Lui ghignò.

-Va bene. - disse girandosi verso la finestra.
Aspettai due secondini, e lo vidi rigirarsi nella mia direzione.
Risi. -Lo sapevo che non resistevi- esclamai prendendolo, dal braccio e sbattendolo fuori dalla porta.

Lui protestò ma non si azzardò a fare casino.
Mi misi in fretta il vestito nero. ( e mi misi un paio di cullot)
Mi Risistemai i capelli e il trucco.
Aprì la porta e trovai la sua faccia appoggiata al muro.

-Era ora! - esclamò, guardandomi.
-Si decisamente molto meglio-rise.

Risi, per poi prenderlo sottobraccio ed uscire di casa.
(Avevo lasciato un messaggio a mamma dicendole che avrei fatto attenzione, e sarei tornata a casa domani mattina).

N. A.
Bene la fine è vicina... Questo è il capitolo 30! Grosso bacio alle persone che leggono questa storia.
1974raffa BeatriceVitulano francyemicky jackihungergames lukehemmo9616 Martina_Bosio best_player

||Alcatraz|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora