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Mia sorella arrivò dopo neanche dieci minuti.

-Che hai combinato!? - chiese appena Al le aprì la porta.
-Accompagnami in ospedale. E poi da Cara. - dissi alzandomi su un solo piede.

Lei mi corse incontro e mi poggiò una mano intorno alla vita.
-Al di a mamma e papà che siamo all' ospedale. Se chiamano. Se no sta zitto - dissi rivolgendomi a mio fratello.

Lui annuì e dopo di che uscimmo.

Mi portò all'ospedale dove mi dissero che avevo solo preso una brutta storta e che il mio piede di sarebbe ripreso.
Mi spalmarono una pomata e me lo fasciarono, dandomi delle stampelle.

Non era la Prima volta che le usavo.
Quando ero piccola una volta rubai quelle di Aspen, quando si ruppe un piede. Ed andai in giro con quelle, per vedere che effetto faceva.

Mia sorella mi portò da Cara. (Anche se non voleva).

-Grazie mille sorellona.- dissi scendendo dalla macchina e tenendomi in equilibrio con le stampelle.
-Pergo... Mamma e papà stanno bene? - chiese lei con un filo di voce triste.

La capivo. I miei l'avevano sbattuta fuori di casa, e ora lei non sapeva più niente di loro e loro non Importava niente di lei.

-Quando questa storia finirà, giuro che ti aiuterò con mamma e papà - risposi, mandandole un bacio con la mano.

Lei mi sorrise. -Va ti aspetto-disse spegnendo il motore.
Sorrisi, e con tutta la mia forza, mi trascinai da Cara.

Bussai. Sentì Cara correre ad aprire.
-Entra, sta arrivando-rispose lei.
Poi si accorse delle stampelle.

-Ah... Ma non ti sei rotta il piede... Te lo sei solo slogato... Upsh... - disse lei.
-Che hai combinato? - chiesi entrando in casa.
-Ho detto che ti sei rotta piede e braccio cadendo dal tetto... Ho esagerato? - chiese lei, facendo una smorfia.

-Ma figurati! E normale vedere la gente buttarsi giù dal tetto-sorrisi io sedendomi sul divano.

Neanche cinque minuti dopo arrivò Luke con la band.
Chiesi a Cara se potevo andare io ad aprire, e dopo varie suppliche me lo concesse.

Aprì la porta e sentì gli occhi di tutti sul mio piede.
-E tu...mh... Sei caduta dal tetto? - chiese Michael grattandosi la nuca.

-mh... No. In realtà, mi sono solo storta il piede... E ho chiesto a Cara di chiamare Luke e dirgli che mi ero rotta il piede così potevamo parlare... Solo che lei ha detto che ero caduta accidentalmente dal tetto. - risposi con un sorriso.

Calum storse il naso, e poi afferò Michael dal braccio e lo tirò dentro.
Ash mi sorrise, e si diresse trottando da Cara., evidentemente aveva voglia di stuzzicarla.

Luke rimase immobile sulla porta. I suoi occhi erano puntati nei miei.

Si morse il labbro.
-Luke.. - borbottai.
Lui non rispose, anzi mi sorpassò, ed andò nella stessa direzione in cui era andato Ashton.

-Cara! Ascoltami bene! - gridò.
Cercai di rincorrerlo, ma con le stampelle era un po' difficile correre.
Arrivai anch'io in cucina e trovai Cara a guardare Luke con aria furibonda, ed Ash tenere in mano il suo telefono con aria "Lo faccio il selfie si o no? "

-Io non ho nessuna intenzione di farti perdere tempo. Ma di farti capire un po' di cose! - ringhiò lei.

Luke mi guardò, e tutt'uno tratto mi sentì piccolissima.
Era tutta colpa mia.
-Luke ciò che hai visto... Non è vero. Jace ha cercato di baciarmi, si è vero ma io l'ho respinto! - risposi.

Ora quella sorpresa era Cara, e Luke sembrava incerto sul che fare.
Ash aveva stampato in faccia il suo solito sorriso con le fossette.

-Jace Rayon è un porco- annuì Cara.
Ashton rise. -Hahah io non lo trovo porco, ci sa fare... - rispose, ma prima che potesse continuare Cara gli lanciò un occhiata.
"Se non stai zitto quelle tue adorabili fossette si volatizzano in Cina"

-Tu lo conosci?! - chiese beffarda.
-Ovvio. Era un mio amico. Fidati ha sempre ottenuto ogni ragazza che voleva- rispose lui.

Tornai a guardare Luke, e fui sorpresa dal fatto che anche lui fissava me.
-Dobbiamo parlare- annunciò.

-Certo-risposi indietreggiando con le stampelle.
-Non ora. Stasera da te. Ora devo vedermi con la mia ragazza-rispose il ragazzo, e sfrecciò fuori.

Rimasi immobile a guardare Cara.
-Alcatraz... Mh non vorrei allarmarti, ma... Il tuo piede... - farfugliò lei.
Mi guardai il piede.
Ero appoggiata su di esso, e a dire la verità non mi faceva per niente male. Anzi sembra che quella pomata mi aveva guarito tutto.

-Ragazzi io vado a casa. Nel caso Luke arriva prima devo farmi trovare lì. E poi devo parlare con mia madre.- annunciai, girandomi con le stampelle e camminando fuori.

La macchina di mia sorella era ancora lì. Mi stava ancora aspettando.
Salì in macchina e mi lasciai scorrere sotto gli occhi il paesaggio pomeridiano di Sydney...

N. A
Come regalo di compleanno questo capitolo è dedicato a lukehemmo9616
Come solito la dedica è alla mia vita jackihungergames
E ringrazio di cuore Martina_Bosio e la mia nuova fan di Alcatraz 1974raffa

||Alcatraz|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora