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-Cara che succede?! - chiesi più nervoso che mai.

-Alcatraz, sa tutto di te e di Arzaylea, eh... Aspen, sua sorella è andata a casa poco fa, e mi ha chiamata dicendomi che Alcatraz non è ancora tornata da scuola... Luke... - supplicò lei lanciandosi sulle mie spalle.

-Shhtt, non piangere la troveremo, anzi so benissimo dove trovarla- dissi, staccandomi Cara dalle braccia e alzandomi in piedi.

Cara mi guardò con aria allibita.

-Non ti preoccupare, sono sicuro, che è sul tetto di casa sua - risposi.

-Perché?! - esclamò Cara asciugandosi le lacrime.

-Perché è lì che tutto è iniziato, ed è lì che tutto è finito. - risposi, dirigendomi verso la porta.

-Luke... Aspetta! - gridò Cara rincorrendomi.

La guardai in attesa che parlasse ma scose il capo, e non disse nulla.

Mi misi a correre verso casa sua.

Salì la scaletta che si trovava all' angolo della casa.

Ed eccola lì.

Stava guardando il cielo, sdraiata sulle tegole. Immobile come una statua, ma allo stesso tempo perfetta... Era bellissima.

Mi avvicinai dolcemente.

Lei non rizzò il Capo.

Mi sdraiai al suo fianco e guardati le nuvole che scorrevano sopra di noi.

-Cosa ti succede Alcatraz?- domandai.

Lei girò leggermente il capo nella mia direzione.

-Niente.- rispose, con voce stanca, anzi assente.

-Niente? Non credo proprio. Sei qui su uno stupido tetto a guardare le nuvole, quando potresti venire con me e gli altri a casa di Cara. - risposi, posando la mia mano sulla sua.

Per un istante lei la tenne ferma, lasciandomi percepire il calore della sua pelle, ma poi la tolse, sbuffando.

-Stupido tetto? Per te sarà stupido, ma per me non lo è affatto. Io qui ho conosciuto un amore, ma ovviamente non ricambiato. - si alzò cautamente mettendosi a sedere.

I capelli biondi le ricadettero sulle spalle, aveva delle foglie incastrate tra essi, ma non sembrava farci tanto caso.

-Se non è stupido per te, non è stupido neanche per me. - risposi imitandola a sedermi.

-Piantala Hemmings....va dalla tua ragazza incinta. - sbuffò lei alzandosi in piedi.

Mi alzai di scatto, rischiando di di scivolare sulle tegole e cadere , ma per fortuna mi aggrappai alla spalla della ragazza.

-1 non stiano più insieme...2 non credo sia incinta. 3 da quand'è che non dormi? -

Sotto i suoi occhi verdi, spuntavano due occhiaie.

Lei si tastò. -Strano... Ho dormito... - rispose.

Mi avvicinai a lei e le misi una mano sotto il mento, alzandoglièlo.

-Alcatraz. Io ti amo. - dissi.

Lei rimase a guardarmi con quei grandi occhioni verdi.

Sapevo cosa le stava frullando per la mente.

Lo ha detto davvero? Cosa faccio? Gli dico che lo amo? Lo bacio? Mi butto tra le sue braccia, rischiando di cadere giù dal tetto?

-Io non credo nelle favole. - iniziò lei abbassando lo sguardo.

-Ti chiederai cosa centra. Bhe ecco una risposta. Spesso le storie d'amore in queste favole hanno un lieto fine... Spesso si dice che la nostra vita sia una favola, beh sé e così la mia è ben diversa da quella che c'è scritta sui libri.
Non finirà mai con un vissero felici e contenti.
La mia finirà con un addio. Arrivo al sodo, perché ho capito che non stai capendo niente di ciò che dico... -

La interruppi.

Le poggiai una mano sulla guancia, sentendo una scossa nelle dita, nel punto in cui la sua guancia, che si stava rigando di lacrime era al contatto con il mio palmo.

-Capisco perfettamente. Alcatraz, so che anche tu mi ami, ma non voi provarci perché pensi che stia con Arzaylea o hai paura di rovinare il nostro rapporto...ma ti prego proviamoci. -

Lei sorrise amaramente.

-Non capisci Hemmings. Fai tanto lo spavaldo tanto io so tutto, solo che alla fine non ti accorgi che non stai facendo del male a te stesso ma anche a chi ti ama veramente.- spostò la mia mano e si asciugò le lacrime.

-Io ti amo. Si, e credo che questo si sapeva perfettamente. Ma tu avresti dovuto capirlo prima di farti rovinare da quella. Non pensare che io non ti accetti soltanto perché sei già stato usato. Io non ti accetto perché é troppp tardi. -

Corrugai la fronte.

-Spiegati meglio Astrid.- dissi a voce cupa.

E in quel momento capì dalla sua faccia sorpresa, amareggiata, delusa e ferita che l'avevo chiamata per nome.

E sapevevo cosa stava pensando.

È un rimprovero, come quando i tuoi genitori ti chiamano per nome e cognome, richiamandoti e tu capisci subito che hai combinato qualcosa, qualcosa di tremendamente sbagliato.

Scose la testa lasciando che altre lacrime le rigasserò il viso.

-Faccio prima a dirlo, che cercare di fartelo capire. Perché secondo me è meglio dirtelo qui, dove tutto è iniziato e dove tutto si conclude. -

Con voce tremante di prima disse

- È finita Luke Hemmings. Non puoi lottare ora è pretendere che una cosa non tua in pochi istanti diventi tua. Io non sarò mai più tua... Come Cara e Ashton che si appartengono a vicenda... Zendaya e Calum... Noi non saremo mai così... Accettalo e vattene. - fece una breve pausa nella quale cercò di eliminare ogni lacrima, ma fu tutto inutile perché furono sostitute da delle nuove

-Io me ne vado. Abbandonò Sydney, vado a vivere in Inghilterra.-

1974raffa BeatriceVitulano best_player Dreamer2491 FeltsonHoranHemmings francyemicky Ilenia2109 jackihungergames lukehemmo9616 Lukey01 Martina_Bosio RobertaMalfoy Accio_Firebolt_
Le vi chiedere come mai ho scelto quest'immagine e perché è l'immagine che mi ha dato ispirazione a questa storia...e l'immagine che ha espresso l'amore di Luke e Alcatraz, ma è anche l'immagine che lo ha distrutto...

||Alcatraz|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora