Capitolo 3

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"Sei pazza di lui" la voce di Jack mi fa quasi venire i brividi e non perché sento il suo fiato sul collo ma perché è tremendamente vero, io sono follemente maledettamente cotta di Mark.

Mi allontano un po' e sbuffo appoggiando la testa sul palmo della mano.
"Non ho speranze, lo vedo da anni in questa scuola e lui non mi ha mai rivolto uno sguardo" dico io esasperata se potessi batterei la testa al muro fino a scordarmi del esistenza di quel ragazzo.

Jack invece di ridere come mi aspettavo che facesse avvicina la sedia alla mia e mi mette la mano sulla coscia, il che mi lascia un attimo perplessa

"Tu non hai nulla di sbagliato, okay forse potresti vestirti meglio, truccarti decentemente e anche lasciarti i capelli sciolti, per non parlare della postura, sembri gobba e sono sicuro che la sotto hai delle belle tette ma non le metti in mostra in più.."
Lo blocco prima che possa andare avanti con il suo discorso
"Hai intenzione di elencare tutti i miei difetti?" Chiedo io scocciata, lui scuote la testa sorridendo
"Non sono difetti, sono particolari che puoi cambiare, anzi possiamo cambiare"
Dice lui cambiando la frase all'ultimo e illuminandosi all'improvviso come se avesse avuto la migliore idea del mondo.

"Hai una faccia da folle non mi piace per niente la cosa" dico io preoccupata, lui non smette di sorridere in modo malefico
"Io mia dolce ma allo stesso tempo acida Rebecca Bennet ti cambierò" dice lui guardandomi in modo indescrivibile.

"No, tu non cambi proprio nessuno" dico io scuotendo con vigore la testa
"Se tu ti rendessi più visibile al popolo maschile pure Lui ti noterebbe" dice facendo un cenno verso Mark, mi giro e guardo mister perfezione che con impegno sta tracciando delle linee sul foglio ancora bianco, i suoi capelli dorati gli cadono sulla fronte incorniciando il volto e la sua espressione concentrata è meravigliosa.

"Tu cosa ci guadagni?" Chiedo girandomi verso Jack
"Faccio un'opera di bene" dice lui alzando le spalle innocentemente
"Non ti credo, dimmi il vero motivo" dico io decisa, lui alza gli occhi
"Okay principessa, io sono un giocatore di Lacrosse, ma io non gioco tanto per divertirmi io gioco per vincere, il tuo caro Mark è capitano , ruolo che devo avere a tutti i costi per avere la mia borsa di studio per il college, dunque se io ti cambierò e ti renderò visibile al biondo lui sarà preso da te e non si concentrerà sulla squadra e indovina chi approfitterà della sua sconcentrazione e gli Ruberà il ruolo?"

Ci penso un attimo, e collego il tutto, Jack ha parlato della Lacrosse come se fosse la sua vita ed è molto deciso a completare i suoi piani.

"Tu" dico io
"Brava ragazza, dunque ora che sai la più sincera verità ci stai?" Chiede lui porgendomi la mano per sigillare il patto.
"Cosa ti fa pensare che mi troverà più importante del suo sport preferito? È comunque un uomo" dico io ragionando sulla storia
"Rebecca io ti renderò la ragazza dei suoi sogni se ti fiderai di me" dice lui guardandomi dritta negli occhi, se accetto potrei avere l'occasione giusta con Mark, e poi che vuoi che sia un cambio d'abito, o un po di trucco, per Tompson lo farò.

"Ok ci sto" dico stringendogli la mano, lui sorride compiaciuto.

"Bennet White , volete anche dei pasticcini o del the per conversare meglio o siete a posto così?" Chiede la prof Barnaby facendomi girare di scatto la testa
"Se ha dei cannoli al cioccolato sarebbe fantastico e il the lo gradirei con un po di latte"
Dice Jack spavaldo e sorridente
"White fuori dalla mia classe, Bennet visto che il tuo amico fa il simpatico lo seguirai anche te"
Apro la bocca sorpresa, per una volta che non faccio niente perché devo essere punita?
"Ma prof.." Provo a rispondere
"BENNET FUORI" mi alzo facendo apposta rumore e raggiungo Jack fuori dalla classe sbattendo la porta.

"Che cazzo fai?" Chiedo io guardando il moro sorridente
"Ti ha notata" dice lui appoggiandosi al muro
"Cosa?" Chiedo io non capendo di che cosa sta parlando.
"Mark ti ha notata" dice lui estraendo un pacchetto di sigarette dalla tasca
"Questo faceva parte del tuo meraviglioso piano?" Chiedo io incredula
"Già, non c'è bisogno di ringraziare tranquilla, vieni a fumare una sigaretta con me?" Chiede lui porgendomi il pacchetto, scuoto la testa e lui rimette il contenitore in tasca.

"Okay allora ci vediamo dopo, a più tardi Rebecca" dice lui allontanandosi sorridente come se progettasse il piano più malvagio del mondo.

Il resto della giornata lo passo cercando di rimanere attenta alle lezioni, quest'anno voglio andare bene a scuola e uscire con una media decente.

L'ultima campanella suona e io tiro un sospiro di sollievo, esco dalla classe di biologia e mi avvio verso i parcheggi dove sicuramente troverò Cece ad aspettarmi.
Come immaginavo riconosco il colore sbiadito di Caroline e accanto vedo una chioma verde mossa dal vento, allungo il passo e saluto la mia amica.

"Studiamo insieme?" Chiedo io
"Per studiare insieme intendi guardare Teen Wolf sul divano e le patatine?" Chiede lei conoscendomi meglio delle sue tasche
"Si" dico io scoppiando a ridere
"Va bene andiamo" dice lei aprendo la portiera della macchina, la imito ma una voce mi ferma prima di entrare nel veicolo.

Mi giro e vedo Jack che corre verso di me, mi fermo e vedo Cece che mi guarda stranita.
"Dove stai andando?" Mi chiede lui
"A DisneyLand parto adesso" dico io sarcastica, lui mi guarda male
"Vado a casa Jack dove vuoi che vada?"dico io con ovvietà
"Devi venire alle selezioni con me" dice lui sorridente
"Che selezioni?" Chiedo confusa come se mi fossi persa un pezzo del suo discorso
"Alle selezioni di Lacrosse"

Non so perché, non so come e non so nemmeno quando, ma Jack mi ha convinta ad accompagnarlo alle sue selezioni di Lacrosse cosa di cui me ne frega minimante ma visto che ci teneva tanto e ha pure fatto gli occhi da cucciolo non ho potuto proprio dirgli di no.

E ringrazierò Jack a vita perché io ora sono in paradiso, si sono finita decisamente in paradiso. Davanti a me c'è il campo verde e pulito di Lacrosse e all'interno di esso ci sono una intera squadra, tutti bellissimi e tutti rigorosamente senza maglietta, e in mezzo al gruppo Mark, anche a questa distanza riesco a vedere le goccioline di sudore che scivolano sui suoi addominali.

"Oh mio dio" dico io
"Rebecca chiudi la bocca che entrano le mosche" dice Jack ridacchiando e prendendo la sua racchetta si mette davanti a me
"Mi copri la visuale" dico io scocciata
"È per farti stare attenta alle mie parole prima che le debba ripetere mille volte, allora tu vatti a sedere sulle tribune e evita gridulini da dodicenne esaltata o stupidi applausi eccitati, stai buona e quando io ti sorrideró ricambia, tutto chiaro?" Chiede lui, evito di fare domande e annuisco.

Lui mi fa un ultimo cenno di intesa e poi corre verso il coach, intanto io vado a sedermi sulle tribune come mi ha detto, le mie chiappe incontrano il freddo metallo e rimpiango la mia scelta di non aver messo un giacchetto.
I ragazzi cominciano a giocare e tra la squadra noto dei nuovi componenti che come Jack cercano di entrate a far parte del team dei sogni, mi concentro sul gioco e noto che Mark ha il compito di placcare e marcare i novellini e quando riesce a rubargli la palla loro sono espulsi dalla partita ed escono affranti.

Con agilità Tompson riesce a schivare i novellini che tentano di rubare a lui la palla e con altrettanta scaltrezza li sorprende e li elimina dalla partita, sembra una macchina da guerra, una macchina molto sexy però.

Noto che ora in campo è entrato Jack, al contrario degli altri entra in campo con una postura decisa e fiera e un sorrisetto di sfida contro Mark, seguo ogni suo movimento e lo vedo mentre schiva i primi due giocatori che cercano di togliergli la palla, con una velocità incredibile arriva all'area di difesa dell'altra squadra dove lo aspetta deciso Mark, il moro dopo avermi sorriso parte come una scheggia verso il biondo e con un incredibile salto lo supera e con un tiro potente e deciso riesce a centrare perfettamente la rete, segnando.

La faccia di Mark è impagabile è quella del coach non è da meno, io ancora non capisco come abbia fatto a schivare così tante persone, guardo il moro che dopo essersi passato una mano tra i capelli prima guarda Mark e poi me sorridendo, capisco il segnale e ricambio.

"White" urla il coach
"Sei dentro" e a quel punto Jack sfoggia un sorriso malvagio che mi fa rabbrividire.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora