Capitolo 27

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Alla fine della giornata in spiaggia Jack mi ha riportato a casa ed ora sono distesa a testa in giù sul divano con le gambe per aria a cercare di passare la noia.

Ho chiamato Cece per chiederle se voleva fare una tipica serata "film e depressione" ma mi ha dato buca per andare a casa di Kyle, non mi sono più di tanto offesa del resto è il suo ragazzo ed è giusto che passino del tempo assieme.

A proposito di ragazzo, anche io in teoria ne ho uno, usiamolo.

Prendo il cellulare e chiamo Mark, dopo tre squilli mi risponde
-Bellissima, è successo qualcosa?- chiede con un tono rilassato e dolce
-no niente, mi stavo chiedendo se stasera fossi libero- chiedo io arricciandomi una ciocca di capelli con le dita, oddio Rebecca sei ridicola smettila.

-per te sono completamente libero, che programmi avevi?-

Che ragazzo dolce posso avere?

-non lo so, non avevo molta voglia di uscire-
Dico io distendendomi come una persona normale.
- allora vengo da te, porto anche del cibo, ti piace il cinese?- chiede lui, e io credo proprio di amarlo.
-adoro il cinese, ti aspetto qui- dico felice ed entusiasta
- parto tra mezz'ora, ciao bellissima-

Chiudo la telefonata e stringo il cuscino a me come se fosse un pupazzo, mio dio non solo Mark è un figo da paura ma è anche il ragazzo perfetto, preferisce passare la serata con me piuttosto che andare a qualche festa con gli amici.

Sono in casa da sola ed essendo sabato Sophie non è passata per sistemare casa dunque in poche parole è un cesso, mi guardo attorno e vedo confezioni di patatine vuote, lattine lasciate da mio papà ieri sera, cuscini per terra e in disordine per colpa mia, non posso fare vedere ciò a Mark.

Mi alzo e comincio a sistemare rendendo il salotto vivibile e non un porcile, ormai è buio fuori e di sicuro i miei non torneranno prima dell'una, succede ogni volta così quando hanno delle cene di lavoro.

Guardo l'orologio e vedo che sono solamente le sette e mezza e Mark probabilmente arriverà tra quaranta minuti dunque ho il tempo anche per sistemarmi e assomigliare ad una ragazza e non ad una barbona.

Mi guardo allo specchio e vedo i capelli biondi tutti arruffati e disordinati, in più l'acqua del mare e la sabbia non aiutano, il trucco che avevo messo stamattina sbavato ai lati e sono in pigiama, Mark non deve assolutamente vedermi così, la bambina di the Ring era più carina di me.

Corro nella doccia e fingendomi Flash alla velocità della luce mi lavo ed uscendo dal box cado per terra sulle piastrelle dure, e cazzo che male.

Trattengo le lacrime del dolore, non ho tempo per i lividi ora, mi alzo gemendo per la mia povera chiappa e corro in camera mia praticamente nuda ma chissene non c'è nessuno in casa mia ed ho solo venti minuti per finire di vestirmi e sembrare al naturale.

Apro l'armadio e lancio vestiti a caso in cerca di qualcosa di carino ma non troppo appariscente, di comodo ma non troppo sportivo, odio essere una ragazza, guardate Jack lui è sempre vestito con jeans e maglietta ed è sempre adatto.

Okay ho trovato cosa mettere, prendo una maglietta nera leggermente attillata e poi un paio di jeans a vita alta larghi e strappati, forse Zoe non approverebbe molto questo stile leggermente alla Rihanna ma lei non è qui giusto?

Oppure potrebbe aver inserito telecamere nei miei pupazzi per osservarmi e sgridarmi dopo, Rebecca oddio muoviti non hai tempo per queste stronzate.

Grazie coscienza.

Mi accorgo di avere ancora i capelli bagnati e solo dieci minuti, me li asciugo con poca cura e decido di legarli in una coda alta e lasciare le punte bagnate.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora