Capitolo 57

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Avete presente quelle belle mattine in cui vi alzate e tutto il mondo gira per il verso giusto? Tutto è perfetto e siete pronti ad affrontare la giornata con positività?

Ecco io no.

Stamattina mi sono alzata con un mal di testa assurdo, non mi ricordo come sono arrivata a casa, non mi ricordo cosa ho fatto per maggior parte della serata ma so una cosa; il mio livello alcolico era molto alto.

Con enorme fatica mi trascino giù per le scale, la testa sta letteralmente esplodendo e giuro che fosse per me mi toglierei la testa e me ne andrei in giro senza.

Raggiungo la cucina dove trovo i miei genitori sorridenti e felici davanti a me, che avranno da essere così gioiosi alle dieci di mattina?

"Buongiorno raggio di sole" urla mia mamma provocandomi dolore, mi siedo e mi porto le mani alle tempie massaggiandole
"Gradisci qualcosa di colazione?" Urla mio papà, perché cazzo urlano?

Scuoto la testa ma mio papà mi ignora e comincia a muoversi in cucina facendo sbattere pentole, piatti, bicchieri se non la smette in tre secondi la mia testa esploderà.

"Allora Rebecca come è andata la magnifica serata?" Chiede mia mamma guardandomi sorridente
"Bene" rispondo io perché non credo di essere in grado di formulare altre parole

"Ecco a te, allora qui abbiamo una bella omelette con bacon e pezzettini di peperoni, poi un bel muffin alla Nutella bello pieno e stopposo e anche una barretta al caramello dolcissima"

In genere butterei giù sta cosa in meno di un minuto ma ora mi viene solo la nausea a pensarci.

"Ah e anche una pastiglia per il dopo sbronza" dice mia mamma dandomi una pillola bianca in mano, per fortuna che c'è la mamma.

Aspetta

Facciamo due passi indietro.

Come fa lei a sapere della mia sbronza?!

Li guardo allarmata e loro mi sorridono appoggiati al bancone
"Sai volpetta, siamo stati adolescenti anche noi e in più stasera un certo giovanotto ha fatto parecchio rumore entrando in casa e credo sia riuscito a scegliere pure i vicini." Dice papà incrociando le braccia.

"Mh, siete incazzati?" Chiedo io preoccupata
"Tesoro il karma ti ha già punita, avrai nausea e starai da schifo tutto il giorno credo sia abbastanza" dice mamma prendendo la borsa

"Dove andate?" Chiedo io
"Dovevamo andare tutti insieme al pranzo con i Lisson ma sia te che Veronica non sapete reggere una festa dunque andremo solo noi genitori" dice papà prima di stamparmi un bacio in fronte per poi storcere il naso

"Fatti una doccia che puzzi di enoteca"

Appena loro se ne vanno con riluttanza mangio un pezzettino di muffin e ingoio la pillola sperando faccia qualche miracolo, sempre con la stessa voglia di vivere mi alzo e salgo le scale per andarmi a fare una bella doccia calda.

L'acqua sciacqua via ogni odore nauseante che ho addosso e mentre il vapore si addensa nel box comincio ad avere piccoli flash della serata.

Allora, mi ricordo bene di aver fatto un brindisi con Mark, mi ricordo di aver ballato con Dave, allora qui ho un problema perché dopo essermi allontanata dal mio amico non ricordo una assoluta mazza.

Chiudo gli occhi e appoggio la testa al vetro freddo, mi ricordo il volto di Veronica, si sì, lei mi parlava, cosa mi diceva?

Ah già che Jack era figo, brava Rebecca continua così, poi?

Mi ricordo di essere andata da Jack ma c'è tipo un blocco nella mia memoria, peggio di Clary quando Magnus le protegge la memoria.

Le alternative sono due, o cerco un stregone o esco dalla doccia e cerco di capirci qualcosa perché ho un vuoto incredibile e una strana sensazione addosso che non mi piace.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora